Le scuole in Africa utilizzano la divisa scolastica anche per creare un senzo di appartenenza, e se loro possono permettersi il costo con orgoglio, mi fa pensare che l’Italia si trova veramente MALE!
In India hanna eliminato tante cose Brittaniche, ma non la divisa scolastica.
A Londra fotografai un gruppo di studenti di varie etnie, e si capiva subito che erono felici assieme. Come detto da voi, elimina la divizione (per snobbismo?) che è probabile se non ci fosse la divisa.
Gianfranco Benetti Longhini
6 Maggio 2019, 12:28 12:28
Come i cittadini percepiscono la maggioranza dei “politici” del nostro PAESE 1) Domanda fatta ….. non ho mai votato, e adesso che posso, mi trovo confuso dai tanti partiti che promettono l’improbabile, allora mi puoi aiutare a decidere come scegliere. Risposta di uno ….. dipende da cosa consideri, dal tuo punto di vista, sia importante per te…. Credo sia importante che sappia gestire il paese, l’onestà, che consideri il bene del nostro paese, valorizzare il merito, e così via ….. (Dopo una grande risata) ….. Allora non voterai mai in Italia!! (anno 1990) 2) Noi contadini seminiamo sperando di raccogliere, mentre i politici vogliono raccogliere senza mai seminare!! 3) Se ci fosse veramente la volontà, la mafia e simili sarebbero eliminati in poco tempo. Fa pensare che molti politici siano ricattabili o corruttibili!! 4) Perché i partiti, alle elezioni, raramente parlano di sconfiggere la corruzione?? e altri ne parlano da anni, ma dal parlare all’agire ci stanno di mezzo i soldi (derivati dal potere). 5) Per avere socialismo un paese deve essere ricco, ma il nostro governo, con tasse eccessive, burocrazia, ecc. , distrugge tutti quelli che creano la ricchezza, o obbliga loro a lasciare il nostro paese. Il governo non crea ricchezza, toglie da chi la crea per poi spartirla al suo stesso interno o solo per ottenere voti.… Leggi il resto »
Orlo
6 Maggio 2019, 11:55 11:55
Bello,bello il tuo pezzo,caro Desiderio.
Uno spaccato di caustica ironia che ormai si esige quanto il pane quotidiano.
Il tuo approccio,semplice(nn semplicistico)in cui si coglie la statura dell’intellettuale nn organico dovrebbe essere preso ad esempio dal mondo che si dice “liberale” mentre sforna articolesse dove l’impronta retriva si vorrebbe spacciare per “conservatorismo”.
In effetti viviamo nel nostro Paese una fase infantile consciamente e la viviamo credendo,come fecero in Grecia,in una sorta di visione collettivista fomentata dai retrivisti dove il “potere del popolo” si vorrebbe esaurito in una sorta di autocompiacimento dei propi limiti,ma credo che quando l’iva aumenterà e anche la “mancetta”(cosi la definiscono i “difensori del popolo” molto lontani dagli stipendi dei loro elettori)degli 80 euro vedrà la fine,nn saranno bei momenti per nostri “bimbi al governo”,problema di infimo grado,ma quella rabbia da viziati troppo a lungo ci renderà la realtà più dura da affrontare.
Ma andrà affrontata e,finalmente,il dare la colpa al “nemico esterno” nn potrà essere più usata per difendere i nostri vizi. Restituendoci quel dinamismo che ci rese la quinta potenza economica.
carlottacharlie
6 Maggio 2019, 11:16 11:16
La maggior parte degli italiani sono diventati infantili e non meraviglia che nel parlamento ci sia lo specchio dove rimirarsi; pochi giorni fa discutevo con amici della deriva Asilo Mariuccia a cui sembriamo condannati e nessuno è stato capace dare una risposta seria riguardo il fenomeno, si sono sprecati frizzi e lazzi e ci siamo aggregati per un momento agli infantili. Alcuni di noi sostengono che la deriva iniziò quando si cominciò sfilare in gregge eterodiretto per ogni quisquilia passasse per la mente dei cretini che, non sapendo fare e non capendo un’acca, trovarono l’escamotage delle folle -immancabilmente con facce ottuse- sbandieranti garrule e felici facendogli credere che la soluzione dei problemi è lo sbandieramento urlante. Dopo decenni di tale cura eccoci diventati idioti infantili. Nessuno si preoccupò più dell’educazione, della scuola e dell’intelligenza, divenne d’importanza assoluta affossare quel poco che c’era e far entrare qualsiasi cretino nei gangli delicati inerenti l’istruzione; si elevò a legge l’irresponsabilità totale. Poco fa in un Tg si è visto l’ennesimo infantilismo italico: -Il gregge a Napoli che sfila per dire No alla camorra e dove il figlio del camorrista viene indicato come quasi eroe- senza che nessuno ascolti davvero e conosca il significato delle parole che usa il figliol-camorrista mentre arringa gli infantil-cretini che non si sentono responsabili del degrado napoletano ed incolpano,… Leggi il resto »
Saverio Fedato
6 Maggio 2019, 10:35 10:35
Nel suo stile ruspatorio Salvini evoca Ordine e Disciplina nelle scuole: scusate, non ha forse ragione nella sostanza ? Possiamo anche cambiare i termini, più “democraticamente” chiamare buona educazione e consapevolezza di ruolo ciò che non farebbe male ai nostri scolaretti, e chiederci quale miglioramento abbia generato l’abbandono dell’antica tradizione del grembiule. E magari anche riflettere sulle motivazioni che vennero date all’abbandono della “divisa” , per verificarne la coerenza.Altri gruppi “omogenei” usano “divise” nell’espletamento delle loro funzioni: nell’ambito militare, nell’ambito di tantissime professioni o servizi, nell’ambito dello sport, nell’ambito delle varie confessioni religiose, nell’ambito addirittura del tempo libero. La “divisa” in tanti casi è indispensabile, ma sempre dà consapevolezza di ruolo, orientamento all’unione ed al gruppo piuttosto che all’individualismo, ecc. ecc. Poco capisce chi blatera con il luogo comune che “ci sono ben altri problemi più importanti”; meglio sarebbe dire “anche questo è un problema importante” .
Purtroppo agli incapaci presuntuosi che portarono all’abbandono della divisa scolastica, corrispondono i diversamente incapaci di oggi che(a proposito di spirito di squadra) non sanno mettere insieme quaderni, pastelli e grembiuli.
Paolo
5 Maggio 2019, 18:10 18:10
Tutti vestiti uguali per avviarsi tutti ugualmente verso il fallimento. Matteo Stalini: il ‘comunista’ più amato dai ‘liberali’ statalisti de noantri (cioè tutti tranne lodevoli eccezioni, tra cui Desiderio).
Ringrazio per il suo sito,
Le scuole in Africa utilizzano la divisa scolastica anche per creare un senzo di appartenenza, e se loro possono permettersi il costo con orgoglio, mi fa pensare che l’Italia si trova veramente MALE!
In India hanna eliminato tante cose Brittaniche, ma non la divisa scolastica.
A Londra fotografai un gruppo di studenti di varie etnie, e si capiva subito che erono felici assieme. Come detto da voi, elimina la divizione (per snobbismo?) che è probabile se non ci fosse la divisa.
Come i cittadini percepiscono la maggioranza dei “politici” del nostro PAESE 1) Domanda fatta ….. non ho mai votato, e adesso che posso, mi trovo confuso dai tanti partiti che promettono l’improbabile, allora mi puoi aiutare a decidere come scegliere. Risposta di uno ….. dipende da cosa consideri, dal tuo punto di vista, sia importante per te…. Credo sia importante che sappia gestire il paese, l’onestà, che consideri il bene del nostro paese, valorizzare il merito, e così via ….. (Dopo una grande risata) ….. Allora non voterai mai in Italia!! (anno 1990) 2) Noi contadini seminiamo sperando di raccogliere, mentre i politici vogliono raccogliere senza mai seminare!! 3) Se ci fosse veramente la volontà, la mafia e simili sarebbero eliminati in poco tempo. Fa pensare che molti politici siano ricattabili o corruttibili!! 4) Perché i partiti, alle elezioni, raramente parlano di sconfiggere la corruzione?? e altri ne parlano da anni, ma dal parlare all’agire ci stanno di mezzo i soldi (derivati dal potere). 5) Per avere socialismo un paese deve essere ricco, ma il nostro governo, con tasse eccessive, burocrazia, ecc. , distrugge tutti quelli che creano la ricchezza, o obbliga loro a lasciare il nostro paese. Il governo non crea ricchezza, toglie da chi la crea per poi spartirla al suo stesso interno o solo per ottenere voti.… Leggi il resto »
Bello,bello il tuo pezzo,caro Desiderio.
Uno spaccato di caustica ironia che ormai si esige quanto il pane quotidiano.
Il tuo approccio,semplice(nn semplicistico)in cui si coglie la statura dell’intellettuale nn organico dovrebbe essere preso ad esempio dal mondo che si dice “liberale” mentre sforna articolesse dove l’impronta retriva si vorrebbe spacciare per “conservatorismo”.
In effetti viviamo nel nostro Paese una fase infantile consciamente e la viviamo credendo,come fecero in Grecia,in una sorta di visione collettivista fomentata dai retrivisti dove il “potere del popolo” si vorrebbe esaurito in una sorta di autocompiacimento dei propi limiti,ma credo che quando l’iva aumenterà e anche la “mancetta”(cosi la definiscono i “difensori del popolo” molto lontani dagli stipendi dei loro elettori)degli 80 euro vedrà la fine,nn saranno bei momenti per nostri “bimbi al governo”,problema di infimo grado,ma quella rabbia da viziati troppo a lungo ci renderà la realtà più dura da affrontare.
Ma andrà affrontata e,finalmente,il dare la colpa al “nemico esterno” nn potrà essere più usata per difendere i nostri vizi. Restituendoci quel dinamismo che ci rese la quinta potenza economica.
La maggior parte degli italiani sono diventati infantili e non meraviglia che nel parlamento ci sia lo specchio dove rimirarsi; pochi giorni fa discutevo con amici della deriva Asilo Mariuccia a cui sembriamo condannati e nessuno è stato capace dare una risposta seria riguardo il fenomeno, si sono sprecati frizzi e lazzi e ci siamo aggregati per un momento agli infantili. Alcuni di noi sostengono che la deriva iniziò quando si cominciò sfilare in gregge eterodiretto per ogni quisquilia passasse per la mente dei cretini che, non sapendo fare e non capendo un’acca, trovarono l’escamotage delle folle -immancabilmente con facce ottuse- sbandieranti garrule e felici facendogli credere che la soluzione dei problemi è lo sbandieramento urlante. Dopo decenni di tale cura eccoci diventati idioti infantili. Nessuno si preoccupò più dell’educazione, della scuola e dell’intelligenza, divenne d’importanza assoluta affossare quel poco che c’era e far entrare qualsiasi cretino nei gangli delicati inerenti l’istruzione; si elevò a legge l’irresponsabilità totale. Poco fa in un Tg si è visto l’ennesimo infantilismo italico: -Il gregge a Napoli che sfila per dire No alla camorra e dove il figlio del camorrista viene indicato come quasi eroe- senza che nessuno ascolti davvero e conosca il significato delle parole che usa il figliol-camorrista mentre arringa gli infantil-cretini che non si sentono responsabili del degrado napoletano ed incolpano,… Leggi il resto »
Nel suo stile ruspatorio Salvini evoca Ordine e Disciplina nelle scuole: scusate, non ha forse ragione nella sostanza ? Possiamo anche cambiare i termini, più “democraticamente” chiamare buona educazione e consapevolezza di ruolo ciò che non farebbe male ai nostri scolaretti, e chiederci quale miglioramento abbia generato l’abbandono dell’antica tradizione del grembiule. E magari anche riflettere sulle motivazioni che vennero date all’abbandono della “divisa” , per verificarne la coerenza.Altri gruppi “omogenei” usano “divise” nell’espletamento delle loro funzioni: nell’ambito militare, nell’ambito di tantissime professioni o servizi, nell’ambito dello sport, nell’ambito delle varie confessioni religiose, nell’ambito addirittura del tempo libero. La “divisa” in tanti casi è indispensabile, ma sempre dà consapevolezza di ruolo, orientamento all’unione ed al gruppo piuttosto che all’individualismo, ecc. ecc. Poco capisce chi blatera con il luogo comune che “ci sono ben altri problemi più importanti”; meglio sarebbe dire “anche questo è un problema importante” .
Purtroppo agli incapaci presuntuosi che portarono all’abbandono della divisa scolastica, corrispondono i diversamente incapaci di oggi che(a proposito di spirito di squadra) non sanno mettere insieme quaderni, pastelli e grembiuli.
Tutti vestiti uguali per avviarsi tutti ugualmente verso il fallimento. Matteo Stalini: il ‘comunista’ più amato dai ‘liberali’ statalisti de noantri (cioè tutti tranne lodevoli eccezioni, tra cui Desiderio).