Si chiama Argo ed è la piattaforma d’avanguardia di Autostrade per l’Italia. La novità è che da ora Argo può mappare e gestire anche i tunnel di Aspi, oltre a continuare a monitorare i 4mila ponti, viadotti e cavalcavia che si alternano sulla sua rete. Un ulteriore passo quindi dell’impegno del gruppo guidato dall’amministratore delegato Roberto Tomasi per lo sviluppo e l’applicazione di nuove tecnologie sulla rete autostradale volte al monitoraggio delle infrastrutture. D’altronde la vocazione all’innovazione e alla scoperta è contenuta fin nel nome, essendo Argo anche stata la prima nave mai costruita da mano umana, quella con cui Giasone partì con gli Argonauti alla ricerca del vello d’oro.
Digitalizzate tutte grandi le infrastrutture di Aspi
Con Argo Gallerie, Aspi ha infatti già incluso nel proprio sistema di monitoraggio 300 tunnel della rete e arriverà a coprire entro la fine dell’anno tutte le 600 gallerie che gestisce. Tra poco più di un mese quindi tutte le principali infrastrutture della rete di Autostrade per l’Italia potranno dirsi digitalizzate. Un successo e un’ulteriore garanzia di sicurezza per chi viaggia sia per affari o per piacere. In particolare, Argo Gallerie raccoglie e gestisce in tempo reale i dati strutturali relativi alle singole opere anche grazie al supporto della più recente tecnologia che, per esempio attraverso i rilievi effettuati con il laser scanner, è in grado di creare un gemello digitale di ogni infrastruttura. Tutto questo garantisce ad Aspi una visione a tutto tondo dei ponti, dei viadotti e delle gallerie, facilitando il lavoro di tecnici e ispettori: per avere un’idea solo per le 600 gallerie della rete Aspi, ogni anno sono effettuate più di 2.500 ispezioni in loco. Il risultato finale è poter calibrare al meglio l’avanzamento dell’imponente piano di ammodernamento avviato dal gruppo su tutti gli asset in gestione.
Tomasi: “Innovazione strategica per il Paese”
L’investimento nell’innovazione tecnologica costituisce un punto strategico del piano di sviluppo di Aspi perché – spiega Tomasi – “rappresenta uno strumento prezioso per la gestione e l’avanzamento del grande programma di rigenerazione della rete. Le nostre infrastrutture hanno un valore altissimo per la mobilità del Paese, perché ne garantiscono i sistemi di interconnessione, con transiti che arrivano in alcuni punti anche a 200mila veicoli al giorno, valori molto superiori alla media europea”. La tecnologia oggi, attraverso il monitoraggio sensoristico e la digitalizzazione, “ci consente una conoscenza a tutto tondo del nostro patrimonio infrastrutturale. Solo con questa conoscenza riusciamo ad ottimizzare gli interventi che ciascuna di loro richiede, programmando le attività con lungimiranza e limitando l’impatto sulla fruibilità della rete e quindi sulla mobilità delle persone e delle merci nei singoli territori”, conclude il numero uno di Autostrade per l’Italia.
Informazioni trasparenti e condivise con il Ministero dei trasporti
La piattaforma Argo – creata da Movyon, società del gruppo Aspi leader nella mobilità intelligente – assicura la massima trasparenza, rendendo simultaneamente disponibili alle strutture tecniche tutte le informazioni inserite e dialogando con gli archivi informatici del ministero dei Trasporti. Sempre nell’ottica di garantire un ciclo virtuoso di vita delle infrastrutture e una conoscenza sempre più approfondita del patrimonio gestito, Aspi ha sviluppato un sistema dinamico di monitoraggio delle infrastrutture, anche attraverso l’impiego di droni. Tutti i dati raccolti dai sensori confluiscono nell’ecosistema Argo arricchendone il bagaglio di informazioni: l’obiettivo ultimo è disporre del monitoraggio digitale da remoto per 1.246 tra campate e conci di gallerie, per un totale di circa 100 tra ponti/viadotti e gallerie.
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