Sul Sole24Ore di ieri ho trovato un titolo assurdo: “Assicurazioni a rischio clima: premi potenziali da 5 miliardi”. Con un titolo del genere, leggi e dici: “Cazzo, che sarà successo?”. Dovete sapere che questo folle governo ha previsto l’obbligo delle assicurazioni contro gli eventi climatici per le piccole e medie imprese. Manca il decreto attuativo, ma il titolo in prima pagina del Sole 24 Ore è fattuale. Mi sono fatto un po’ di conti e la morale è che le compagnie assicurative avranno degli introiti potenzialmente maggiori di 5 miliardi. Sì, perché questa è la notizia. Il clima non c’entra nulla.
La notizia è che con questo decreto il governo obbliga le piccole e medie imprese ad assicurarsi e quindi le PMI dovranno pagare miliardi. Il clima non c’entra assolutamente una ceppa, c’entra un decreto di un governo che mette una nuova tassa sulle piccole e medie imprese italiane.
Peraltro, le PMI saranno obbligate a proteggersi da inondazioni e terremoti. Qualcuno mi deve spiegare: che c’entra il clima con i terremoti? A meno che voi non mi stiate dicendo che i terremoti sono più frequenti per colpa del riscaldamento climatico, questo è solo un tentativo di prenderci per i fondelli.
Il sistema statale italiano ha deciso di mettere un’assicurazione obbligatoria, come quella con la macchina. In un mondo liberale, l’azienda che si trova in una zona che ha una possibilità sismica cerca di assicurarsi perché pensa che ci sia un rischio tangibile che lei non governa. Stessa cosa per le zone a rischio inondazioni: è nell’interesse delle aziende assicurarsi anche perché sono consapevoli che i nostri amministratori locali non fanno quello che devono fare per contenere e per risolvere il problema idrogeologico. Se poi non si assicurano, si assumono un rischio ma, in fin dei conti, il mestiere dell’imprenditore è proprio decidere quali rischi prendere o non prendere. Questo è il mercato, ma purtroppo il libero mercato non piace e spesso non viene capito, quindi oggi sono tutti contenti che le compagnie assicuratrici incasseranno 5 miliardi per queste assicurazioni obbligatorie.
Nicola Porro, dalla Zuppa di Porro del 20 agosto 2024