Come la mettiamo, professor Roberto Burioni, con la presunta “irresponsabilità” dei giornalisti, colpevoli di aver messo in evidenza i rischi del vaccino Astrazeneca? Su Twitter, come al solito, lei faceva il leone: “Purtroppo può capitare che 10 giorni dopo il vaccino qualcuno ci lasci. Seminare panico è da irresponsabili”. A parte il fatto che qualcuno ci ha “lasciato” poche ore e non pochi giorni dopo aver ricevuto la dose. Ma insomma, era vietato pubblicare notizie che portassero le persone a dubitare del sacro siero. Era vietato dire la verità.
Ad ogni modo: oggi, gli enti regolatori che hanno bloccato il vaccino Astrazeneca, sono forse pure loro irresponsabili? Stiamo parlando dell’Aifa, stiamo parlando delle autorità tedesche e francesi, stiamo parlando della stessa Ema, che pur ribadendo la sicurezza del farmaco, ha comunque disposto ulteriori approfondimenti. O, se qualcuno “ci lascia”, come dice lei, dobbiamo limitarci a fare spallucce? La scienza è questa? Un dogma? O è trasparenza e capacità di correggere eventuali errori? Questo è il modo di fare di voi virologi? Le nuove superstar dei nostri tempi. Sempre pieni di sicurezze, rifiutano di confrontarsi pubblicamente con chi esprime posizioni diverse, liquidano come negazionista chiunque, per esempio, metta in discussione la loro ricetta di lockdown come unica soluzione scientifica, anziché strategia medioevale per contrastare un virus su quale loro, evidentemente, indagano meno di quanto indaghino sul proprio indice d’ascolto in tv…
Nicola Porro, 15 marzo 2021