C’è chi è pronto a scommettere che il 25 aprile, a Forte dei Marmi, saranno presenti Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Merito (o colpa?) dell’inaugurazione del sontuoso palazzo “La Datcha” del magnate russo Oleg Tinkov, banchiere e immobiliarista, destinato a diventare l’albergo più lussuoso della costa tirrenica. Già operativo in Versilia, dopo aver acquistato il Bagno Minerva, il proprietario della Tinkoff Bank ha investito oltre 20 milioni di euro per aggiungere l’edificio toscano a quelli di Val Thorens, Courchevel e Astrakhan, già nel suo portafogli. E’ un uomo conosciuto anche per il suo carattere esuberante e sopra le righe, capace di creare inattesi colpi di scena. L’albergo prenderà il posto dell’ex hotel Nettuno, a due passi dal centro commerciale che gravita attorno a piazza Marconi.
I russi amano Forte dei Marmi: la tratta aerea che collega San Pietroburgo a Pisa ha triplicato i voli, e quella da Mosca è stata raddoppiata. La compagnia Pobega, del gruppo Aeroflot, scommette sulla Versilia: il presidente di Federalberghi Toscana Paolo Corchia, che è laureato in filosofia nell’ateneo pisano, prevede un arrivo di turisti di alto livello, in grado di spendere cifre a sei zeri in gioiellerie e negozi di lusso. L’imprenditore russo ha pianificato che ogni settimana l’albergo avrà un cliente unico, che avrà prenotato camere e servizi esclusivamente per le vacanze con la propria famiglia o gli amici. Il palazzo offrirà, infatti, sistemazioni confortevoli per venti persone. Il prezzo include il soggiorno di sette giorni per il cliente e per le persone che insieme a lui parteciperanno alla vacanza, tra colazioni e pranzi, e naturalmente l’accesso ai servizi della spiaggia privata.
Tinkov, classe 1967, è un uomo d’affari che ha provato a innovare il mondo delle due ruote, amando la bicicletta, vincendo un Giro d’Italia, due Vuelta, un Giro delle Fiandre e diversi titoli nazionali. Quando seguiva i campioni è stato capace di twittare questa frase: “Gli hotel italiani in montagna non sono abbastanza lussuosi”. I suoi corridori di punta, come Sagan, Contador e Majka, hanno vinto una decina di tappe, oltre ad alcuni importanti premi individuali, come il campionato del mondo vinto da Sagan nel 2015, ma Tinkov ha lasciato il campo con rammarico e numerose polemiche, anche contro i ciclisti che aveva ingaggiato: “La mia banca ha sponsorizzato per cinque anni la squadra e dal punto di vista del marketing siamo giunti a un limite, non attiriamo più investitori. Abbiamo quindi deciso di spostare la nostra pubblicità sulle tv. L’altra parte della mia decisione è più complessa. Ho capito che nessuno vuole lavorare con me per cambiare il modello di affari di questo sport. Ho provato a combattere con gli organizzatori delle corse, ho cercato di trovare nuove fonti di reddito ma nessuno mi ha veramente appoggiato. Mi sono sentito come Don Chisciotte. Se nessuno si occupa veramente del futuro del ciclismo, lo devo fare io?”
Comunque, Tinkov non vuole dimenticare la passione per lo sport: “La Toscana è un luogo ideale per il ciclismo e Forte dei Marmi per la vacanza perfetta in grande stile. Le persone che vogliono avere il meglio dei due mondi ameranno il nostro palazzo”. C’è molto da pedalare, in Italia. Anche nella politica. Certo, se Di Maio e Salvini sceglieranno “La Datcha” per trascorrere qualche giorno di vacanza, non passeranno inosservati. A proposito, ma l’Anpi non ha nulla da dire sulla data che è stata scelta per inaugurare l’albergo di lusso?