Allarme al Campidoglio di Washington. Ieri, a metà giornata, nel tardo pomeriggio in Italia, il presidente della Commissione Intelligence della Camera Mike Turner ha reso noto di aver messo a disposizione di tutti i membri del Congresso informazioni riguardanti una “grave minaccia alla sicurezza nazionale”. “Chiederò che il presidente Biden declassifichi tutte le informazioni riguardanti questa minaccia in modo che il Congresso, l’amministrazione, e i nostri alleati possano apertamente discutere le azioni necessarie a rispondere a questa minaccia”.
Oggi si riunirà alla Casa Bianca il “gruppo degli otto” del Congresso, composto da quattro senatori e quattro rappresentati della Camera di entrambi i partiti, per essere informato e discutere di questa nuova minaccia, descritta da alcune fonti alla Cnn come “altamente preoccupante e destabilizzante“.
Un’arma nucleare spaziale
Con il passare dei minuti è poi emerso che si tratta di una nuova capacità militare sviluppata dalla Russia: il dispiegamento di un’arma nucleare nello spazio per distruggere la rete di satelliti degli Usa e dei loro alleati.
In effetti, di recente, a partire dal dicembre scorso, avevano destato un qualche interesse i molteplici lanci di razzi Soyuz-2, inclusa la missione Cosmos-2575 del 9 febbraio, dal carico ignoto. Possibile che i russi si stiano avvicinando alla realizzazione di quello che appare come un sistema nucleare spaziale anti-satellitare, anche se i particolari tecnici non sono ancora noti.
Uno scenario che ricorda quello del film “Space Cowboys”, di Clint Eastwood, in cui un gruppo di anziani astronauti viene mandato nello spazio per rimettere in orbita un vecchio satellite sovietico, salvo scoprire una volta sul posto che il bestione conteneva ben sei testate nucleari.
Minaccia non imminente
Canada, Regno Unito, e molti altri alleati, sarebbero già stati informati. Tre membri della Commissione Intelligence della Camera hanno riferito a Politico che la minaccia alla sicurezza nazionale causata da questa nuova capacità russa è “inquietante”, ma “non è cosa di oggi”, si tratta di una preoccupazione a lungo termine, un “problema serio” ma non una minaccia immediata. La nuova arma sarebbe ancora in via di sviluppo e non sarebbe stata dispiegata.
Anche se un ex funzionario ha spiegato al New York Times che “un’arma di questo tipo, se impiegata, potrebbe distruggere le comunicazioni civili, la sorveglianza dallo spazio e le operazioni militari di comando e controllo degli Stati Uniti e dei loro alleati” e che, al momento, gli Stati Uniti non avrebbero la capacità di contrastare un simile attacco, di armare e difendere i loro satelliti.
“Vogliamo solo assicurare a tutti che al volante ci sono mani ferme e che ci stiamo lavorando. Non c’è motivo di allarme il pubblico”, ha dichiarato lo Speaker della Camera Mike Johnson.
Durante un briefing con la stampa il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan si è mostrato contrariato dall’annuncio di Turner: “Sono un po’ sorpreso che Turner sia uscito pubblicamente oggi, era un incontro programmato”, ha detto. “Non sono nella posizione di aggiungere altro in questo momento”, ha aggiunto. Anche la Casa Bianca ha fatto sapere di essere rimasta “sconcertata” dalla nota di Turner.
La coincidenza
Certo, singolare coincidenza che la Casa Bianca decida di condividere con il Congresso informazioni classificate riguardanti una nuova e preoccupante capacità militare russa proprio dopo il voto del Senato sul pacchetto di aiuti all’Ucraina e alla vigilia del voto alla Camera dove rischia la bocciatura. Una forma di pressione per convincere i riottosi deputati Repubblicani?