Esteri

Archiviato il caso Mar-a-Lago: accusa incostituzionale

Un giudice sconfessa l’amministrazione Biden: il procuratore speciale Smith non aveva l’autorità per perseguire Trump. Illegali tutti i suoi atti

Donald Trump primarie colorado

Dopo essere sopravvissuto ad un attentato per un paio di centimetri e un casuale gesto della testa, l’ex presidente Donald Trump segna un punto importante in uno dei tanti procedimenti giudiziari in cui è stato coinvolto.

Il giudice federale Aileen Cannon ha infatti archiviato il caso dei documenti classificati trovati nella sua residenza di Mar-a-Lago, Florida, per cui era stato incriminato dal procuratore speciale Jack Smith. La motivazione sconfessa non tanto l’accusa, quanto la sua stessa legittimità e quindi le scelte del Dipartimento di Giustizia dell’amministrazione Biden.

Nomina incostituzionale

Le accuse sono archiviate perché la nomina del procuratore speciale Smith da parte dall’Attorney General Merrick Garland era incostituzionale. “Esiste una legge che consente la nomina del procuratore speciale Smith per condurre questa accusa? Dopo attento esame, la risposta è no”, scrive il giudice Cannon. Quindi tutto il procedimento era viziato all’origine.

L’ordinanza, di 93 pagine, esamina metodicamente i casi e le leggi applicabili alla nomina dei pubblici ministeri. La Costituzione Usa impone un processo di conferma per i procuratori che non può venire aggirato da un sistema ad hoc di nomine unilaterali di procuratori speciali, è la tesi del giudice Cannon, in linea con la posizione espressa dal giudice della Corte Suprema Clarence Thomas, che così scriveva:

Se questo procedimento giudiziario senza precedenti deve procedere, deve essere condotto da qualcuno debitamente autorizzato a farlo dal popolo americano. I tribunali di grado inferiore dovrebbero quindi rispondere a queste domande essenziali riguardanti la nomina del procuratore speciale prima di procedere.

Incostituzionale sia la nomina, che le risorse assegnate a Smith, entrambe senza il consenso del Congresso. “Dopo un attento esame dei ricorsi fondamentali sollevati nella mozione, la Corte è convinta che il perseguimento di questa azione da parte del procuratore speciale Smith viola due pilastri strutturali del nostro schema costituzionale: il ruolo del Congresso nella nomina dei funzionari (articolo II, sezione 2, clausola 2) e nell’autorizzare spese per legge”.

La Costituzione, come ha spiegato tempo fa Andrew McCarthy, prevede solo due modi per qualificarsi come funzionario degli Stati Uniti: l’incaricato deve essere nominato dal presidente e confermato dal Senato, oppure nominato ad una posizione che “sarà stabilita per legge”, da una legge del Congresso.

Smith, che ha condotto le indagini su Trump sin dalla sua nomina da parte di Garland il 18 novembre 2022, non è stato nominato in base a nessuna di queste procedure. Il fatto che Smith non sia stato nominato dal presidente Biden e confermato dal Senato per agire come procuratore speciale non è necessariamente squalificante. È possibile che un pubblico ministero, il cui mandato è equivalente a quello di un procuratore degli Stati Uniti, sia un “funzionario inferiore”, e in questo caso la Costituzione non richiede nomina presidenziale e conferma del Senato.

Ma appunto, spiega McCarthy, deve avere come minimo lo status di “funzionario inferiore”. E Smith non rispondeva a questi requisiti. Non è un procuratore distrettuale, non è stato nominato ai sensi del paragrafo 541 e la sua presunta autorità di esercitare gli stessi poteri dei procuratori distrettuali non è stabilita dalla legge. Avrebbe potuto lavorare al caso, ma sotto la supervisione di un funzionario adeguato, come qualsiasi altro dipendente governativo.

Dunque, illegale il raid a Mar-a-Lago dell’FBI con agenti autorizzati all’uso di “forza letale”. Illegale la perquisizione. Illegali le accuse di “spionaggio”. Illegali tutti gli atti dell’accusa.

La decisione del giudice Cannon rappresenta senz’altro un’eccezione. Ciò non significa però che la sua tesi, sostenuta da altri giuristi, tra cui un giudice della Corte Suprema, sia infondata. Nella sua arroganza l’Attorney General Merrick Garland ha deciso di presentare appello, con il rischio di impantanarsi per un altro anno, mentre avrebbe potuto far ripartire subito il caso semplicemente assegnandolo ad un procuratore distrettuale nominato da Biden.

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