Lettera aperta all’attenzione:
Dell’Onorevole Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana;
Dell’Onorevole Matteo Piantedosi, Ministro dell’Interno;
Dell’Onorevole Antonio Tajani, Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale;
Del Segretario del Partito Democratico Onorevole Elly Schlein;
Della Senatrice Liliana Segre Presidente della Commissione Straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza;
Della Dott.ssa Noemi Di Segni, Presidente dell’UCEI, Unione delle Comunità Ebraiche Italiane;
Noi, Israele Senza Filtri, siamo un collettivo di giornalisti israeliani in lingua italiana che dal 7 ottobre 2023 opera sui social, e quando possibile anche su carta stampata o altri media, al fine di contrastare la propaganda online e quella parte dell’informazione in lingua italiana che fino ad oggi, e in troppi casi, si è dimostrata palesemente un megafono a senso unico della narrativa palestinese, ignorando completamente quella israeliana, e venendo meno al dovere etico di fare informazione mantenendosi al di sopra delle parti.
Noi siamo convinti che l’onda anomala di antisemitismo che sta colpendo l’Europa – e l’Italia purtroppo non ne è immune – sia dovuta anche al clima che si respira a causa della costante demonizzazione dello Stato di Israele e de-umanizzazione dei cittadini israeliani da parte di certi media, di certi “influencer” e attivisti attivi sui social media: si tratta di un antisemitismo che si sta manifestando con una virulenza che non si registrava dalla promulgazione delle leggi razziali da parte del regime fascista nel 1938.
Notiamo inoltre con preoccupazione che gli atti di antisemitismo che arrivano da certi attivisti e influencer identificabili come ideologicamente vicini alla sinistra non ricevono la stessa attenzione che i media e la politica riservano a quelli di destra.
Abbiamo apprezzato l’inchiesta di Fanpage, riportata dalla totalità dei mezzi di comunicazione, su alcuni dirigenti della giovanile di FDI, “Gioventù Nazionale”. Questa inchiesta ha avuto il merito di aver portato all’espulsione, per decisione degli organismi di garanzia del partito Fratelli d’Italia, di chi si è macchiato di gesti e parole antisemite e comportamenti nostalgici.
Al contrario, le due inchieste di Israele Senza Filtri:
1) Su Cecilia Parodi e le sue parole d’istigazione all’odio razziale – attivista propal invitata a dialogare a un evento dei “Giovani Democratici”, la Giovanile del Pd, a un dibattito con Oxfam e MsF;
2) Su Giuseppe Flavio Pagano, impiegato presso le Biblioteche Comunali Fiorentine, che minacciava giornalisti, faceva spregevoli post antisemiti e istigava a lanciare molotov contro sedi consolari;
vede la segreteria del PD, nella persona di Elly Schlein, e il Comune di Firenze, latitare. Il tutto, nonostante le denunce depositate da Marco Carrai, console onorario di Israele.
L’antisemitismo è uno: non esistono antisemitismi di Serie A e di Serie B.
La sinistra italiana, a cominciare dal suo principale partito, il Partito democratico, non può continuare impunemente a parlare di diritti e tutele che a quanto pare valgono per tutti, tranne che per gli ebrei e i cittadini dello Stato di Israele.
Vorremmo una presa di coscienza, un percorso di autocritica e una pulizia interna dagli elementi antisemiti presenti nel Pd, nel Movimento 5 stelle e nell’Allenza Verdi-Sinistra.
La sinistra non deve e non può strumentalizzare gli ebrei a fini politici quando a macchiarsi di antisemitismo sono i suoi avversari, mentre continua a coprire ogni antisemita che: a) milita tra le sue file, b) partecipa ai suoi eventi, c) è dipendente nelle cooperative che prestano servizio per le sue amministrazioni.
Siamo purtroppo sicuri che senza le nostre inchieste questo spargimento di odio nei confronti di Israele e dell’ebraismo in generale sarebbe passato sotto silenzio e avrebbe continuato ad alimentare il bacino di antisemitismo, in questo caso di sinistra, che sta pericolosamente traboccando e travalicando ogni linea rossa degna di un Paese democratico e liberale.
Lo vogliamo ribadire: il silenzio della segreteria del del Pd e del Comune di Firenze è indecente.
Se a destra abbiamo visto l’espulsione delle mele marce, a sinistra, almeno fino al momento che scriviamo questa lettera, continuiamo a vedere il vuoto assoluto.
Con questa lettera esortiamo la Presidenza del Consiglio, il Ministero degli Interni, il Ministero degli Esteri, l’Onorevole Elly Schlein, la Senatrice Liliana Segre e la Dott.ssa Noemi Di Segni ad agire nei loro ambiti e in base ai loro poteri affinché l’antisemitismo in crescendo, di atti se ne registrano quotidianamente, sia arginato e, dove possibile, perseguito prima che sia troppo tardi.