Mentre Usa e Israele discutono, ecco come Hamas si sta rigenerando

Il Movimento sta reclutando e addestrando nuove leve e riprendendo il controllo del territorio. Voci di un trasferimento della leadership dal Qatar all’Iraq

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Hamas Leader Yahya Sinwar

Negli ultimi mesi Hamas ha intensificato significativamente i suoi sforzi per rigenerare le proprie forze e infrastrutture nella Striscia di Gaza. Perché “you cannot completely get Hamas to disappear because it’s an idea, a concept”. È stato lapidario Tzachi Hanegbi durante una tavola rotonda alla conferenza annuale della Reichman University di Herzliya.

Il consigliere per la sicurezza nazionale israeliana conferma quanto riportato dai recenti rapporti dell’Intelligence di Gerusalemme: i terroristi palestinesi del Movimento Islamico di Resistenza da mesi stanno attivamente reclutando diciottenni e addestrando nuove leve come parte di una campagna più ampia di ricostituzione delle proprie capacità militari.

Reclutamento e addestramento

Secondo recenti rapporti dell’Intelligence israeliana, menzionati dal sito Critical Threats, la ricostituzione di Hamas si articola in due fasi principali: riorganizzazione e rigenerazione. La riorganizzazione implica la riallocazione delle risorse disponibili per ripristinare le unità a un livello minimo di efficacia operativa.

La rigenerazione, invece, è un processo più complesso e lungo, che richiede risorse significative per sostituire il personale, l’equipaggiamento e le forniture. Questo include l’addestramento delle nuove reclute, un passo critico per ricostruire la forza combattente del gruppo.

Gli sforzi di reclutamento di Hamas indicano un focus non solo sul mantenimento delle forze esistenti, ma anche sulla rigenerazione delle capacità militari. Con la recente ritirata delle forze israeliane da porzioni significative della Striscia di Gaza, Hamas sta sfruttando l’opportunità per riorganizzare e rigenerare le proprie forze. Questa fase di rigenerazione comprende l’integrazione di nuove reclute e il rifornimento di equipaggiamenti e forniture, essenziali per ripristinare l’efficacia delle unità di combattimento.

Il controllo locale

Hamas inoltre è impegnata in manovre politiche volte a riaffermare il controllo locale. A Khan Younis, ad esempio, il gruppo terroristico ha dispiegato combattenti per le strade, gestito la polizia locale e preso il controllo della distribuzione degli aiuti umanitari. Queste azioni dimostrano un impegno concertato per ripristinare il proprio potere di governo e consolidare l’autorità nella regione.

I recenti raid israeliani nella città di Gaza rappresentano una risposta diretta agli sforzi di ricostituzione di Hamas che si sta concentrando sulla rigenerazione delle proprie forze in aree non più controllate dalle IDF. Questo ha portato le forze israeliane a prendere di mira i funzionari di Hamas coinvolti in queste attività, nel tentativo di interrompere il processo di ricostruzione delle infrastrutture militari e politiche del gruppo.

La produzione di armi

Parte integrante della rigenerazione di Hamas è la ricostruzione delle capacità di produzione di armi. Secondo recenti analisi dell’Institute for the Study of War, Hamas sta creando piccoli siti di produzione di armi in tutta la Striscia di Gaza per ricostituire le scorte di equipaggiamenti militari. Questo sforzo è cruciale per il ripristino delle capacità combattive del gruppo e rappresenta una componente chiave del processo di ricostituzione.

Leader di Hamas in Iraq?

Nel frattempo, la leadership di Hamas sta valutando la possibilità di trasferirsi dal Qatar, dove risiede attualmente, in Iraq, secondo un rapporto apparso su The National. Il governo iracheno ha approvato la mossa il mese scorso, come ha rivelato un alto parlamentare iracheno al quotidiano in lingua inglese di proprietà del governo degli Emirati Arabi Uniti.

L’Iran si assumerebbe presumibilmente la responsabilità di proteggere i leader, gli uffici e il personale di Hamas a Baghdad. Questo accordo farebbe seguito ai colloqui tra il leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, e i rappresentanti dei governi iracheno e iraniano. Nonostante la mancanza di consenso tra i gruppi politici iracheni, la decisione del governo di ospitare Hamas rimane in piedi.

Hamas ha recentemente aperto un ufficio politico a Baghdad e ha in programma di aprire un ufficio media nelle prossime settimane. Tuttavia, secondo un rapporto di Ynet, Hamas ha respinto queste voci, dichiarando: “Non c’è verità nei rapporti che suggeriscono che Hamas stia pianificando di lasciare il Qatar e trasferirsi in Iraq”. In fin dei conti, sono meglio i palazzi d’oro di Doha che la sabbia di Baghdad.

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