Giornata devastante per gli organizzatori delle Olimpiadi di Parigi 2024. Se il CIO (il Comitato olimpico) ha fatto harakiri con lo scandalo dei pugili maschi che molto probabilmente andranno a medaglia nella boxe femminile (ne parliamo in questo articolo), un batterio sicuramente fascio-putiniano ha definitivamente ridicolizzato i vanagloriosi Emmanuel Macron e Anne Hidalgo, sindaca di Parigi, rivelando al mondo più di qualsiasi analisi il livello di inquinamento della Senna.
Ieri infatti la squadra di Triathlon belga è stata costretta al forfait perché una delle sue atlete che aveva partecipato alla nuotata nella Senna, Claire Michel, si è beccata l’Escherichia Coli ed è ricoverata in ospedale da ben quattro giorni. “Siamo solo burattini in uno spettacolo di marionette”, aveva tuonato il compagno di squadra Marten Van Riel pochi giorni fa.
Un caso? No. Anche la squadra svizzera ha perso due elementi per infezione gastro-intestinale: Sylvain Friedelance ha dovuto rimpiazzare Simon Westermann, che a sua volta aveva sostituito Adrien Briffod.
I dati sulla Senna
In tutto questo, ovviamente, le autorità parigine si guardano bene dal pubblicare i dati ufficiali dei test effettuati sulle acque di quella che sembra essere una fogna a cielo aperto. A meno che non siano stati proprio aboliti i test batteriologici per rispetto del fiume parigino, così come il CIO ha eliminato i test genetici negli sport femminili. Pareva brutto. Ma evidentemente non quanto far combattere uomini contro donne in nome della “inclusività”.
Secondo Fluidion, startup francese specializzata nell’analisi della qualità dell’acqua, la Senna sarebbe salita a 3.538 UFC di Escherichia Coli per 100 ml di acqua durante la gara. La balneazione è vietata in Francia dalla soglia di 900, e in alcuni Paesi anche da 200… Se i livelli di E. Coli sono superiori a 1000 CFU/100 ml, la frazione di nuoto del Triathlon dovrà essere annullata, secondo le regole della competizione, a meno che il comitato medico dell’organizzazione decida che la gara può andare avanti.
Villaggio invivibile
Notizie che arrivano a coronare una giornata iniziata con la foto del nuotatore azzurro Thomas Ceccon costretto a dormire per terra in un parco perché il villaggio olimpico senza aria condizionata è invivibile. Per non parlare della dieta povera – quasi solo vegetali, poca carne – somministrata agli atleti in nome della “sostenibilità”.
L’ideologia sopra tutto
Olimpiadi che verranno senz’altro ricordate. A Parigi 2024, più che a Pechino 2008, lo sport fu un pretesto per celebrare l’ideologia delle élites dominanti in Europa: green, gender, woke.