Nigel Farage è uscito allo scoperto: il leader di Reform UK ha dichiarato di essere disposto a guidare un partito unitario con i Conservatori dopo le elezioni generali del 4 luglio. Farage ha anche ribadito di non essere disposto a guidare l’attuale Partito Conservatore, gestito dai One Nationist di Rishi Sunak.
Opposizione unitaria
Questi, ha spiegato, hanno perseguito una fallimentare politica di spesa pubblica, alte tasse e interventismo statale, dilapidando l’identità thatcheriana del partito. Tuttavia, ha detto Farage, non è da escludere la formazione di un nuovo partito unitario guidato dall’ala riformista thatcheriana per contrapporsi al Partito Laburista apertamente socialista di Keir Starmer.
In un’intervista con LBC, Farage ha detto: “Prevedo che emergerà qualcosa di nuovo nel centro-destra. E io penso di essere in grado di guidare un’opposizione nazionale contro un Partito Laburista maggioritario, dove posso alzarmi e chiamarli a rispondere dell’azione di governo davanti al Parlamento”. Incalzato sulla possibilità di guidare un partito unitario Reform UK-Conservatori, ha risposto: “Sì”, aggiungendo che i Conservatori sono politicamente finiti e che sarebbe disposto a guidare un grande centro-destra in UK.
Conservatori e Reform UK sono ora appaiati nei sondaggi al 18%, mentre il Partito Laburista è al 38%, in discesa di 7 punti e non distante dal voto conservatore unificato. Contemporaneamente, un sondaggio Redfield e Wilton ha chiesto chi sarebbe il miglior leader dell’opposizione a un governo laburista. I rispondenti hanno scelto Nigel Farage come primo con il 28%.
Tories a favore dell’accordo
All’interno del Partito Conservatore, quel che resta dell’ala thatcheriana insiste per la riunificazione. Sir Jacob Rees-Mogg ha più volte invitato i Conservatori a formare una coalizione con Reform UK per evitare di dividere il voto di destra. Andrea Jenkyns, candidata Tory nello Yorkshire, ha addirittura stampato sui volantini elettorali una foto con Farage. L’ex Attorney General Suella Braverman è attestata su posizioni analoghe.
Il mese scorso, prima che il primo ministro indisse elezioni anticipate, Rees-Mogg aveva chiesto a Rishi Sunak di trovare un accordo con Reform UK, offrendo incarichi di governo a Farage, a Richard Tice, il presidente di Reform UK, e a Ben Habib, il deputy leader, scegliendo inoltre candidati indicati da Reform UK nei collegi pro-Brexit.
Un nuovo centrodestra in UK
Come anticipato da Atlantico Quotidiano, l’obiettivo di Nigel Farage, ora la figura politica più influente in UK, è più ambizioso: Farage e la leadership di Reform UK, un partito chiaramente thatcheriano, che persegue supply side economics, tagli fiscali e deregulation, atlantista e schierato per Israele in politica estera, vogliono acquisire in blocco il Partito Conservatore. Farage è candidato alla House of Commons nel collegio di Clacton-on-Sea, in Essex. Nello spiegare la sua discesa in campo ha aggiunto: “Sta succedendo qualcosa in UK. C’è un rifiuto della classe politica in una misura mai vista nei tempi moderni”.
E mentre in Italia si fatica a comprendere la complessità della politica britannica, continuando a giocare con etichette insulse, il futuro politico del Regno Unito è alla vigilia di un big bang. Un nuovo centro-destra guidato da Nigel Farage è pronto a sfidare lo status quo neo-blairiano che ha monopolizzato la politica UK dal 1997 e a ridefinire il panorama politico, liberandosi dell’ambientalismo talebano NetZero, della Vandea woke progressista, dell’oppressione fiscale socialista, della spesa pubblica parassitaria e improduttiva, e dell’immigrazione clandestina che porta la guerra in casa nelle piazze dell’Occidente.
Farage è l’uomo pronto ad uccidere il Leviatano e restaurare il principio della sovranità parlamentare. È l’uomo giusto per il cambiamento di paradigma, quello che l’Italia non ha, perché la sinistra egemonica nei media è andata così lontano a sinistra che tutto il resto, anche un thatcheriano, va combattuto con l’etichetta unica di estrema destra.
* Bepi Pezzulli è candidato alla House of Commons con Reform UK nel Collegio di Finchley & Golders Green, Londra