Concordo; Troppo spesso si rispermia sulla sicurezza e troppo spesso per fare presto e per fare di più si fanno sconti alle procedure ed anche al buon senso.Chi ha scritto l’articolo sembra non aver capito cosa è successo
Alberto
2 Settembre 2023, 16:09 16:09
Ma cosa pretendere da un ottuagenario fuso (lo sono quasi anche io, sia ottuagenario che fuso) se non frasi di circostanza ed ad effetto?
Ottimo articolo, andrebbe fatto pervenire a quell’anziano signore.
gianfranco benetti longhini
2 Settembre 2023, 13:27 13:27
Sono completamente in sintonia con quanto letto qui. E’ per quello che vi furono religioni per la guida umana, prima della capacità di lettura universale. Pure le regole stradali e anche per l’uso corretto di strumenti …. tutto per rendere meno pericolosa la vita. Non dare colpa alla società.
Lettieri Natalino
2 Settembre 2023, 11:12 11:12
Colpevoli.. di essersi salvati…mah
La carota gira gira..sempre la’ finisce…..
Maurizzzio
2 Settembre 2023, 9:34 9:34
Mentre da anni si cerca di “minimizzare” a livello dei conteggi statistici gli incidenti “in itinere”, cioè quello che un lavoratore ha mentre va o torna dal lavoro (per es. si addormenta al volante dopo il turno di notte). Questi morti sul lavoro pare “contino meno”
Maurizzzio
2 Settembre 2023, 9:31 9:31
Mi sembra che si dimentichi il concetto di base: VIVERE E’ PERICOLOSO. Anche standosene chiusi in casa (6000 morti/anno in Italia per incidenti domestici). Per altro molti incidenti sul lavoro vengono contati ANCHE tra gli incidenti stradali.
Concordo; Troppo spesso si rispermia sulla sicurezza e troppo spesso per fare presto e per fare di più si fanno sconti alle procedure ed anche al buon senso.Chi ha scritto l’articolo sembra non aver capito cosa è successo
Ma cosa pretendere da un ottuagenario fuso (lo sono quasi anche io, sia ottuagenario che fuso) se non frasi di circostanza ed ad effetto?
Ottimo articolo, andrebbe fatto pervenire a quell’anziano signore.
Sono completamente in sintonia con quanto letto qui. E’ per quello che vi furono religioni per la guida umana, prima della capacità di lettura universale. Pure le regole stradali e anche per l’uso corretto di strumenti …. tutto per rendere meno pericolosa la vita. Non dare colpa alla società.
Colpevoli.. di essersi salvati…mah
La carota gira gira..sempre la’ finisce…..
Mentre da anni si cerca di “minimizzare” a livello dei conteggi statistici gli incidenti “in itinere”, cioè quello che un lavoratore ha mentre va o torna dal lavoro (per es. si addormenta al volante dopo il turno di notte). Questi morti sul lavoro pare “contino meno”
Mi sembra che si dimentichi il concetto di base: VIVERE E’ PERICOLOSO. Anche standosene chiusi in casa (6000 morti/anno in Italia per incidenti domestici). Per altro molti incidenti sul lavoro vengono contati ANCHE tra gli incidenti stradali.