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Delirio eco-chic a Roma: la Ztl di Gualtieri paralizzerà migliaia di vite

Fabrizio Santori (Lega): invece di far funzionare i mezzi pubblici, condanna i romani alla fascia verde più vasta e restrittiva d’Europa. Meno abbienti confinati nelle periferie

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Il piano del sindaco di Roma Roberto Gualtieri per una nuova Ztl che limiti drasticamente la circolazione delle auto a combustibili fossili nell’intera fascia verde ha messo in allarme decine di migliaia di cittadini romani che potrebbero trovarsi costretti a cambiare la propria auto nell’arco di pochi mesi.

Abbiamo intervistato Fabrizio Santori, capogruppo della Lega nel Consiglio comunale di Roma, membro delle Commissioni Bilancio, Lavori pubblici, Ambiente e Rifiuti, e vicepresidente della Commissione Roma Capitale, che chiede la revoca della delibera e invita a partecipare alla manifestazione del Comitato No Ztl Roma mercoledì 10 maggio, alle 17, al Campidoglio.

Stop anche alle auto a gas

TOMMASO ALESSANDRO DE FILIPPO: Può spiegarci in cosa consiste lo stop alle auto a doppia alimentazione deciso dal sindaco Gualtieri?

FABRIZIO SANTORI: Significa che a Roma si vogliono bloccare le auto alimentate a gas, gpl o metano, oltre a quelle a benzina o gasolio, se non di recente motorizzazione, dal momento che gli impianti montati a bordo dello stesso veicolo consentono agli automobilisti di scegliere di volta in volta quale carburante utilizzare.

Chi ha scelto un impianto a doppia alimentazione per la propria auto, ha affrontato una spesa importante, finalizzata proprio a risolvere i problemi legati all’inquinamento del proprio veicolo, ottenendo anche dei finanziamenti. Per Gualtieri tutto questo non esiste.

Confino nelle periferie

TADF: Come nasce questa decisione?

FS: L’inquinamento deve diminuire, questo non è in discussione. Esistono norme della Regione Lazio e della Ue sulle quali il Campidoglio basa la propria decisione, ma entrambi i provvedimenti cui si riferiscono il sindaco Gualtieri e l’assessore alla mobilità di Roma, non chiedono di paralizzare la vita di migliaia di romani, né di condannarli a subire la fascia verde urbana più vasta dell’Europa intera.

Ci sono molti strumenti per limitare l’inquinamento da polveri sottili: in primis, far funzionare bene tutti i mezzi pubblici, rinnovare anche i camion di Ama, trovare metodi che coinvolgano gradualmente tutti e non solo chi usa il mezzo privato, auto, moto o furgone che sia.

TADF: Quali sarebbero le conseguenze per i cittadini?

FS: In generale, per tutti si paventa un’ulteriore limitazione al diritto alla mobilità. Per i cittadini meno abbienti, quelli che hanno veicoli meno recenti e sono colpiti da questo provvedimento, si prospetterebbe di fatto il confino nelle periferie della città (pena sanzioni pesantissime), con anche il ritiro della patente in caso di recidiva.

I costi

TADF: Quali i costi che dovrebbero affrontare?

FS: Cambiare auto significa andare incontro ad un costo comunque pesante, e in moltissimi casi non previsto, per quasi tutte le famiglie comunque colpite dalla crisi, dopo la pandemia, con la guerra e l’inflazione e i costi delle materie prime che fanno aumentare i prezzi dei veicoli nuovi.

A questo inevitabilmente si aggiungerebbe la speculazione sui prezzi dovuta alla grande richiesta. Ci sono costi anche in termini di tempo, stress, lentezze: gli ordini diventerebbero ancora più lenti e molti acquirenti sarebbero costretti a comprare quello che è disponibile, accontentandosi, oltre a dover sostenere prezzi gonfiati.

La particolarità di Roma

TADF: Quali sono le vostre iniziative per contrastare tale decisione?

FS: La Lega chiede confronto, ascolto dei cittadini, delle associazioni dei consumatori, del commercio e dell’impresa, dei comitati contro la Ztl. Roma non può essere scaraventata nel caos a causa di una decisione presa al colmo di un delirio ambientalista condiviso da pochi privilegiati che non hanno contatto con la realtà quotidiana di una metropoli che deve consentire di spostarsi, e con agio, a milioni di persone.

Insisteremo, forti anche dell’impegno a livello governativo e in vista del Giubileo, sulla realizzazione rapida di infrastrutture per mezzi pubblici, ferrovie e metropolitane. Progetti che rivestono priorità anche nel Lazio governato dal centrodestra.

Anche il turismo è un volano fondamentale, che spazia dalla permanenza del lusso al semplice pernottamento, con l’intero indotto di servizi, shopping, ristoranti, bar, locali, cinema e teatri. Se tutto deve essere rinnovato – gradualmente – bisognerà tener conto non solo della vastità, ma anche della particolarità di Roma.

TADF: C’è il rischio che tale scelta possa rappresentare un esempio ed essere imitata in altri comuni del Paese?

FS: La norma riguarda i centri abitati più grandi, dove è già documentato un problema di inquinamento. Chiusure sono state attivate a Milano e Firenze, ma né milanesi né fiorentini vivono in città grandi e con mezzi pubblici di basso livello come Roma. Inoltre, la fascia verde voluta da Gualtieri è la più grande d’Europa e comporta le misure più restrittive rispetto al restante territorio nazionale.

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