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Fare presto: ecco le proposte della Lega contro il caro-energia

Intervista a Benedetta Fiorini (Lega): subito scostamento di bilancio da 30 miliardi, rigassificatori e sospensione dell’ETS. Covid, basta obblighi

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Quali sono le proposte della Lega per affrontare il drammatico caro-energia? Ne abbiamo parlato con la deputata Benedetta Fiorini, candidata alla Camera all’uninominale U05 di Imola e al plurinominale P01 Emilia.

Caro-energia, non c’è tempo da perdere

WILLIAM ZANELLATO: Onorevole Fiorini, quali sono le proposte della Lega per far fronte alla crisi energetica?

BENEDETTA FIORINI: Mi permetta una premessa: come Lega siamo stati i primi a sollecitare il governo sul tema già lo scorso anno. Prova ne sono i diversi provvedimenti a nostra firma per mettere in sicurezza famiglie e imprese.

Uno dei più recenti, la cancellazione del ‘de minimis’ per le imprese, la norma che avrebbe limitato il riconoscimento dei crediti d’imposta alle aziende per i consumi di energia elettrica e gas. Non solo; grazie al lavoro incessante della Lega, nel Decreto Semplificazioni abbiamo evitato a molte aziende, energivore e non, di essere danneggiate permettendo loro di godere a pieno delle misure adottate dal governo a partire dal primo trimestre 2022 per contrastare il caro-energia.

Quindi, come metodo, sono convita che sia necessario agire in parallelo sia nell’immediato che nel medio-lungo termine, ma con concretezza e velocità e diversificando. Non c’è tempo da perdere.

Oggi è necessaria l’attuazione in tempi certi della gas release e dell’electricity release, già previste dalla legislazione di emergenza nei mesi scorsi. Un altro dei provvedimenti immediati da mettere in campo è quello di sospendere il meccanismo degli ETS, il pagamento dell’emissione della CO2 accollato alle imprese e che incide sul prezzo dell’energia elettrica per il 30 per cento.

Ancora, estendere il credito di imposta al quarto trimestre con un incremento dell’aliquota attualmente prevista, investire sulle rinnovabili e semplificare.

È necessario uno scostamento di bilancio da 30 miliardi, da mettere subito, perché diversamente il rischio è quello di pagarne 100 fra tre mesi per fronteggiare gli effetti catastrofici che questa crisi rischia di avere sul lavoro e sulla sopravvivenza di imprese, anche quelle che oggi sono perfettamente sane, ma che stanno valutando di chiudere perché schiacciate dal caro energia, dal caro carburanti e delle difficoltà contingenti.

Lasciare crollare chi crea lavoro, significa esporre il Paese a problemi sociali inimmaginabili.

Poi, sul piano internazionale, confidiamo in una immediata introduzione di un “price cap” per il gas a livello europeo. L’obiettivo finale è quello di lavorare per raggiungere quell’autosufficienza energetica che l’Italia non è mai riuscita a costruirsi e salvare i posti di lavoro.

Chi si oppone ai rigassificatori

WZ: Le proteste contro il rigassificatore a Piombino sono state portate avanti anche da esponenti del suo partito. Giorgia Meloni sembra essere favorevole. La Lega come si pone a riguardo?

I rigassificatori sono un passo avanti necessario verso la maggiore autosufficienza energetica che serve al nostro Paese. In Emilia Romagna è in progetto la realizzazione del rigassificatore da mettere al largo di Ravenna.

Ecco, andate a chiedere al presidente Stefano Bonaccini, nominato commissario da Draghi, cosa ne pensa del portavoce dei Verdi, Angelo Bonelli, candidato e catapultato dal Pd nel mio collegio, UO5 Imola, che sta facendo opposizione in tutti i modi al progetto.

Non solo a questo, va detto, ma a tutti i progetti di sviluppo verso una vera transizione ecologica non ideologica, oggi più che mai necessaria, anche nei più piccoli interventi indispensabili se vogliamo restare attrattivi e competitivi. Se volete ancora sentire dei “no” assolutamente fuori dal tempo, dovete rivolgervi all’indirizzo di Bonelli.

Centrodestra compatto

WZ: Una volta al governo, non c’è il rischio che possiate scontrarvi con i vostri alleati sulla politica estera? Sulle sanzioni alla Russia non siete molto in linea con Fratelli d’Italia.

BF: Lo escludo, il centrodestra è unito e compatto. La posizione dell’Italia in politica estera è una sola ed è condivisa da tutti e la collocazione internazionale del nostro Paese non cambierà: siamo e saremo in Occidente e in democrazia.

Siamo membri dell’Unione europea, della Nato e nessuno pensa di cambiare la nostra prospettiva geopolitica. E sono certa che il centrodestra al governo darà all’Italia stabilità e una voce più forte in Europa per tutelare gli interessi del Paese e del nostro made in Italy.

Rigettiamo al mittente tutte le strumentalizzazioni usate dai nostri avversari che, invece di pensare agli italiani che oggi sono in grande difficoltà, cercano di sollevare inutili polemiche.

Covid, basta obblighi

WZ: Quale sarà la posizione della Lega sulle restrizioni Covid e in particolare sull’utilizzo del Green Pass?

BF: La questione vaccini era stata introdotta per cercare di arginare il pericolo generato da una situazione di emergenza globale. Oggi restiamo convinti dell’importanza della vaccinazione diffusa in particolare per le categorie più fragili, ma questa, per i cittadini, deve essere offerta senza imporre alcun obbligo.

Quello che conta è assicurare una vasta campagna di informazione e comunicazione chiara e lineare, che è mancata in passato creando numerosi problemi, per una consapevole tutela della propria salute e di quella altrui e promuovendo prima di tutto le cure domiciliari. Tutte queste considerazioni saranno nell’agenda dei primi cento giorni, quando avremo finalmente un governo stabile, forte e coeso.