Politica

L’assurdo odio dei liberal americani e canadesi verso i bambini

L’indottrinamento comincia nelle scuole: falsificazione della storia, Critical Race Theory e ideologia gender. E per la sinistra i genitori non possono rifiutarsi

© maroke, inkdrop e Golib tramite Canva.com

A volte mi chiedo se i liberal nordamericani (alias di sinistra, alias comunisti, alias democratici) siano consapevoli del loro odio verso i bambini. Dio solo sa che sembrano nutrire un odio apparentemente inesauribile per i bianchi, per i loro Paesi, per i conservatori, per la Costituzione, per i lavoratori (“rednecks”), per la polizia, per i Padri Fondatori, per la commedia, per storia, per la scienza, per chi la pensa diversamente, per chi ha rifiutato l’iniezione del vaccino anti-Covid – avete capito cosa intendo. Ho questo pensiero che se dovessi camminare lungo un corridoio, e sul punto di passare davanti a una stanza piena di liberal dovessi urlare: “Donald Trump!”, loro crollerebbero a terra, in preda a convulsioni.

L’indottrinamento nelle scuole

Per quanto riguarda i bambini, so che l’atteggiamento dei liberal nei loro confronti non è solo quello di implementare la loro ideologia nella società e di rendere i bambini cloni ideologici di se stessi, e se questo li danneggia in qualche modo, beh, non puoi fare una frittata senza rompere le uova.

Si comincia con l’indottrinamento nelle scuole. I comunisti hanno una lunga e ben documentata esperienza nella falsificazione di fatti storici e scientifici. Ingigantiscono e sono costantemente ossessionati dagli episodi oscuri del passato, o li inventano del tutto. Inoltre, attraverso la Critical Race Theory e le sue varianti, promuovono l’odio razziale – divide et impera – in modo che i bambini bianchi vengano attaccati fisicamente dai neri, o i bambini bianchi siano tormentati dal senso di colpa per essere bianchi.

Inoltre, sembra che i liberal siano interessati a rendere i bambini ignoranti, il che suona controintuitivo dal momento che allo stesso tempo insistono sull’istruzione (il doppio standard è davvero affascinante). Durante il fiasco del Covid, ad esempio, le scuole sono state chiuse con prevedibili risultati dannosi per i bambini.

Questo obbligo di chiudere le scuole da parte dei Democratici è stato fatto presumibilmente per salvaguardare la vita dei bambini dal Covid, anche se era stato stabilito fin dall’inizio che erano praticamente immuni al virus. E poi, c’è la spinta verso l’”equità” eliminando i requisiti per le competenze di base in lettura, scrittura e matematica, con l’idea che “se non possiamo rendere tutti intelligenti, rendiamo tutti stupidi. Inoltre, se sono ignoranti, sono più facili da manipolare”.

L’indottrinamento Lgbtq

Un’ulteriore indicazione del fatto che i Democratici odiano i bambini e stanno facendo loro la guerra è la campagna per trasformare il maggior numero possibile di bambini in omosessuali o transgender. Ciò viene fatto attraverso insegnanti tossici e squilibrati, alcuni dei quali pedofili clandestini che adescano i bambini. Alcuni insegnanti hanno bandiere del Pride e cose simili nelle loro classi, alcuni insegnanti maschi vanno a scuola vestiti da drag queen, alcune scuole organizzano spettacoli di drag queen o portano i bambini a spettacoli di drag queen all’insaputa dei genitori e gli studenti sono costretti a partecipare agli eventi Pride, proprio come nell’Unione Sovietica e nella Germania nazionalsocialista i bambini erano costretti a partecipare alle marce di propaganda. Per quanto riguarda la trasformazione dei bambini in transgender, si concentrano sui più vulnerabili, utilizzando giochi di prestigio linguistici.

Che si tratti di omosessualità o transgender, gli sforzi sono sostenuti da madri tossiche e nevrotiche. Nel regno animale alcune femmine mangiano i loro piccoli. In America e Canada, alcune madri liberal trasformano i loro figli in transgender e omosessuali. Di solito sono madri single, con padri che non hanno la custodia dei figli, alcune chiaramente psicotiche.

Per garantire la mutilazione sessuale dei bambini sottoposti a lavaggio del cervello, la sinistra ha fatto ricorso al potere dello Stato, sottraendo i bambini alla custodia dei genitori. Anche questa tattica si è rivelata molto efficace ed è stata accompagnata dalle solite giustificazioni e giochi di prestigio linguistici, da “ci vuole cooperazione per crescere un bambino” al parlamentare canadese di sinistra che proclama allegramente che i genitori non hanno diritti sui propri figli.

Un recente sondaggio del Pew ha rilevato che la maggioranza dei Democratici ritiene che i genitori non dovrebbero avere il diritto di rifiutare l’indottrinamento dei propri figli riguardo alla CRT o all’omosessualità, in modo che presumibilmente lo Stato intervenga per assicurarsi che i bambini piccoli conoscano certe pratiche sessuali (anche se questa è una domanda che dovrebbe essere posta ai liberal: perché è molestia sessuale parlare di sesso sul posto di lavoro, ma è “educativo” con i bambini piccoli?).

Pertinente a questo fenomeno è il precedente storico nei Paesi marxisti in cui i bambini erano ritenuti appartenenti allo Stato e spesso venivano impiegati contro i loro genitori.

Sparatorie nelle scuole

Come se non bastasse trasformare i bambini in omosessuali o transgender mutilati fisicamente da tanti Mengele, arriviamo agli orribili casi di sparatorie nelle scuole. Conosciamo tutti lo scenario famigliare. Uno studente squilibrato decide, per qualsiasi motivo, di andare a scuola e fare una sparatoria di massa, dopo di che i liberal chiedono l’eliminazione di tutte le armi dalla società, e i conservatori rispondono con flaccidi “pensieri e preghiere”.

Il fatto interessante che tutti hanno trascurato è che nei primi due secoli numerosi bambini in America conoscevano a fondo ed erano abili nel maneggiare le armi, ma le sparatorie nelle scuole divennero relativamente comuni solo dopo la sparatoria alla Columbine. Indipendentemente da ciò, i liberal si oppongono alle misure di buon senso di avere una guardia armata nelle scuole o di avere un solo ingresso nelle scuole.

L’aborto

E veniamo infine alla controversa questione dell’aborto. Uccidere i bambini non ancora nati è un obiettivo democratico da decenni, a volte fino all’ultimo trimestre. In tutta onestà, va affermato che molte donne apolitiche o che hanno opinioni conservatrici sono a favore dell’aborto. È interessante notare che, sebbene le donne siano tradizionalmente più coinvolte nel benessere dei bambini rispetto agli uomini, ho osservato che sono le donne a commettere più spesso infanticidi, in un modo o nell’altro, rispetto agli uomini. Ma questo è un altro argomento. Resta il fatto che i Democratici amano l’idea di uccidere i bambini in utero. O anche quei bambini che sono a pochi secondi dalla nascita.

La domanda, quindi, è: cosa può fare praticamente il resto della popolazione (compresi i lettori) per proteggere questi bambini dagli sforzi di indottrinamento e mutilazione sessuale dei Democratici, oltre a scrivere commenti rabbiosi sui siti web e tenere inutili riunioni di preghiera?

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