Nonostante i sondaggi, Elly Schlein ha vinto le primarie e sarà lei a guidare il Partito democratico. Molti vedono la donna come la figura che accompagnerà il Pd verso la definitiva scomparsa politica. Questa convinzione è talmente radicata nel centrodestra che diversi elettori di destra pare si siano recati alle urne per votare Schlein. Ma il centrosinistra è davvero destinato a scomparire?
Fatti per stare insieme
Al di là delle scaramucce per intruppare l’elettorato, Movimento 5 Stelle e Pd sono fatti per stare insieme. All’epoca del suo primo governo, Conte dichiarò candidamente di aver sempre votato Pd. Dopotutto, le idee dell’”avvocato del popolo” che nell’arco di due settimane è passato dal sovranismo all’europeismo, dal decreto sicurezza ai porti aperti, sono quelle del (finto) rivale chiamato Pd.
Alle ultime elezioni, contro ogni aspettativa, Conte è riuscito a far sopravvivere il Movimento facendo presa sull’unica promessa elettorale spendibile: il reddito di cittadinanza. Un’operazione non da poco, dal momento che tutti lo davano per morto.
La figura perfetta
Con la vittoria di Schlein alle primarie del Pd si apre un nuovo scenario all’interno del centrosinistra. Elly Schlein è la figura perfetta per la sinistra: è apertamente bisessuale, possiede tre cittadinanze ed è particolarmente sensibile ai temi dell’inclusione. È inattaccabile.
Il neoeletto segretario ancor prima delle elezioni del 25 settembre 2022 strizzava l’occhio al leader 5 Stelle e anche quando era in corsa per la segreteria ha più volte parlato di comunione d’intenti col Movimento.
Conte e Schlein assieme potrebbero raccogliere i consensi di un vasto elettorato: il Movimento 5 Stelle può continuare a pescare voti tra i sostenitori accaniti del reddito di cittadinanza e i pacifisti (grazie alle posizioni ambigue di Conte).
Dall’altra parte, il Pd guidato da una bisessuale – è da sinistra che si tende a sottolineare questi dettagli – oltre al suo elettorato “tradizionale” può far presa sui temi arcobaleno, intruppare gli ambientalisti (area politica da cui proviene Schlein) e strizzare l’occhio all’estrema sinistra, anarchici compresi.
Pur di non avere la destra al governo, i “compagni” sarebbero disposti a mettere da parte la loro lotta al capitalismo, che nella loro confusione mentale significa anche razzismo, omofobia, maschilismo, etc.
Il collante antifascista
Non sappiamo in termini elettorali quanto possa valere un’accozzaglia del genere, ma di certo l’antifascismo potrebbe essere il collante di tutta la sinistra. Il rischio è quello di una polarizzazione dell’elettorato, con l’estrema sinistra che fa il lavoro sporco (scontri di piazza per mettere in difficoltà il governo). Il centrodestra è in crescista nei sondaggi, sarà all’altezza delle aspettative?