Politica

Vademecum per marziani sulla Terra/1: il lessico della politica

Proviamo a spiegare agli alieni alcuni dei termini più usati (e abusati) dalla politica e dai media, da “sostenibile” a “inclusivo”

Mars Attacks

Mettiamo che dei marziani, che sappiamo ci spiano da chissà quanto tempo, decidano di fare una puntatina sulla Terra per saggiare se vi sia la possibilità di convivere con i terrestri in modo più o meno pacifico. Ciò deciso, incaricano degli scienziati italiani (molto stimati dagli abitanti del pianeta rosso) di preparare un vademecum da consegnare agli esploratori incaricati della missione di avanscoperta.

Ovviamente, gli scienziati non hanno la minima difficoltà a esporre nel Grande Libro della Terra la teoria della relatività, le leggi di Newton e tutto il patrimonio scientifico umano. Si sa, i marziani sono molto più avanti di noi e per loro parlare di meccanica quantistica è come leggere sulla confezione di una merendina per i nostri bambini. Ma (anche su Marte esistono i “ma”) il team che lavora in segreto per spiegare agli alieni come funzionano le cose sul nostro da noi, sorge un’immensa difficoltà: essendo stato loro richiesto di spiegare la nostra politica per trarne un’indicazione di massima e sapere come comportarsi con noi, subito s’imbattono negli ostacoli della nostra terminologia.

Sapendo bene che raccontare balle agli abitanti di Marte potrebbe essere esiziale per noi (dotati di armamenti di distruzione di massa immediata, gli ometti dalla testa grossa sono anche notoriamente assai suscettibili), gli scienziati cercano di dare un significato preciso ai termini che la politica e i nostri mass media utilizzano quotidianamente, senza perdere tempo con la semantica. Vediamone alcuni che hanno dato filo da torcere ai compilatori del librone, scelti a caso tra i tanti.

Progressisti – Dovrebbe indicare quelli che mirano al progresso scientifico e umanistico del Paese.  In realtà, indica unicamente, per loro stessa ammissione, gli appartenenti alla sinistra, dai comunisti agli ex democristiani filo-Donat Cattin. Chi non sia di sinistra, non essendo progressista, è un oscurantista, un retrogrado e, probabilmente, un coglione.

Sostenibile – Dicesi di qualsiasi processo industriale o strategia economica che mirando a future risorse energetiche “pulite” e alla salvaguardia del Pianeta, per adesso fa impiego massivo di materie prime scarsissime e detenute in gran parte da nazioni alle quali l’ecologia fa un baffo, le quali ci obbligano a comprare da loro sempre più cose. L’auto elettrica (almeno quella attuale) è un fulgido esempio di concentrato di sostanze pericolose, tossiche, difficilissime da smaltire ed il suo utilizzo è maledettamente energivoro. Ma se è “sostenibile”, qualunque ciofeca va bene.

Inclusivo – Aggettivo che rasenta pericolosamente il sostantivo, viene utilizzato come una clava contro chi non sia ritenuto tale. Ca va san dire, la sinistra italica è inclusiva per natura e per privilegio assoluto. Ne danno prova quelli che impediscono di parlare in un ateneo a chi non la pensi come loro o appartenga alla religione ebraica (eccezione alla regola dell’inclusività religiosa) e quelli che i migranti vanno bene se a casa degli altri. Difendere i propri sudati averi, la propria famiglia, la propria casa e il proprio lavoro rischia di essere poco o niente inclusivo. Prestino attenzione, i marziani.

Fascista – è tale chi non ha nemmeno l’età anagrafica per esserlo stato davvero e venga additato come tale, spesso soltanto perché si ostina a ragionare con la propria testa oppure sia semplicemente e ragionatamente anticomunista. Su questo punto ( e i marziani ne ridono) si fa molta confusione: si dice e scrive che Vladimir Putin sia un fascista, mentre basterebbe definirlo in base al partito che presiede e di cui è unico padrone, ossia un comunista in purezza.

Privacy – Sarebbe la tutela della sfera privata dei consociati, ma, in realtà, indica un guazzabuglio di norme subite passivamente dall’Unione europea, applicando le quali, pur essendoci iscritti la favoloso Registro delle Opposizioni, veniamo tartassati anche a casa, con telefonate moleste a tutte le ore da parte di quelli che all’Autorità Garante della Privacy fanno una serie di pernacchie alla Totò.

Lo stesso quando ci venga chiesto di mettere una firma aggiuntiva su un contratto, dicendoci che è “per la privacy”; una firma che ci fa accettare condizioni inaccettabili e talvolta illegali. Stipendio annuo del Garante (ma anche gli altri dello stesso Collegio non stanno male): euro 240.000,00 annui. I marziani qui usano un’espressione extraterrestre: esticazzi.

Fisco amico – Parte dall’assioma “pagare le tasse è bellissimo” e funziona, più o meno, così: Mettiamo che tu non abbia pagato (per motivi che raramente sono criminali) 500 euro al fisco. Male, malissimo: sei un delinquente, ma ecco cosa fa il tuo “amico”: te ne chiede subito dopo 150. Se non hai neppure quelli (putacaso non fosse migliorata la tua condizione economica senza tua colpa), entro pochi anni diventeranno 5000. Sei un evasore (essere immondo) e a noi non importa niente se non li hai, men che mai i cinquemila.

Fermi tutti: l’amico si comporta da tale: “puoi darmeli in sette anni a rate mensili, ma se ne salti una sola decadi da ogni beneficio e ti pignoro persino la pensione”. Al tuo amico non interessa se quel mese hai saltato la rata perché li hai spesi in medicine o per pagare un funerale. I marziani, a questo punto, ci dicono: “Intanto non sappiamo ancora se scenderemo sulla Terra, ma sia ben chiaro che, nel caso, gli amici ce li porteremo noi da casa nostra”.

Servizio pubblico radio-televisivo – Che spettacolo vederli lodarsi tra loro nominandosi uno per uno anche per le trasmissioni sul traffico! Asinus asinum fricat. Che sollievo riscontrare che il canone televisivo, fottutamente messoci in bolletta della luce, è stato abbassato! Adesso è piacere farcelo prelevare forzosamente!

Ma possiamo contare su un servizio qualitativamente ineccepibile, con un segnale televisivo che arriva ovunque e senza interruzioni continue, con programmi di assoluta imparzialità politica e grande spessore culturale. Persino ci possiamo gloriare di far durare il Festival di Sanremo per sei mesi e vederci riproporre i suoi eroici protagonisti a iosa. Ci vogliono bene e pensano a tutto loro, cosa credete, stupidi marziani?

E questo è soltanto l’inizio, perché il vademecum è voluminoso…

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