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Bodensee Klassik: una festa per i 50 anni di Opel Gt, gioiello della collaborazione franco-tedesca

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E’ un’auto che ha segnato un’epoca: per tre giorni, grazie a cinque tappe e a un percorso di circa 6 mila chilometri, le Opel Gt saranno protagoniste della Bodensee Klassik, in programma dal 3 al 5 maggio, rally riservato alle auto d’epoca che partirà e terminerà nella città di Bregenz, sulla riva orientale del Lago di Costanza.

Uno dei partecipanti di spicco di questa edizione sarà l’attore berlinese Ludwig Trepte, vincitore dell’Emmy Award per il ruolo interpretato nel film tv “Generation War” e noto per per aver fatto parte del cast della mini serie tedesca “Deutschland 83”. Durante la Bodensee Klassik, Trepte guiderà una Opel Gt 1900 del 1969, una vettura costruita 19 anni prima della sua nascita. Anche Joachim Winkelhock, brand ambassador di Opel ed ex pilota Dtm, sarà al volante di una Gt del ’69. E gli spettatori avranno anche l’occasione di ammirare più da vicino la Opel Insignia Gsi che sarà affiancata davanti alla Festspielhaus di Bregenz da uno dei modelli che l’hanno preceduta, la Opel Commodore A Gs/E.

La prima Opel Gt, uscita dalla linea di assemblaggio nel 1968, è un primo esempio di collaborazione franco-tedesca. Le carrozzerie francesi Chausson e Brissoneau & Lotz, che avevano già collaborato con Opel alla realizzazione di alcuni progetti congiunti ed erano quindi considerate partner consolidati, avevano infatti svolto le operazioni di stampaggio, saldatura, verniciatura e installazione degli interni sulla Gt prima che questa fosse inviata il Germania per l’assemblaggio finale di telaio e propulsore.

Gli acquirenti della Gt potevano scegliere fra due motori a quattro cilindri: uno con cilindrata di 1.1 litri e potenza di 60 cv mutuato dalla Kadett, e l’altro con cilindrata di 1.9 litri e 90 cv di potenza preso dalla Rekord. La Gt 1900 ha riscosso un successo particolare sin dall’inizio, con la sua velocità massima di 185 km/h e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 11,5 secondi. Le ruote posteriori erano azionate da un cambio manuale a quattro rapporti. Era raro che i clienti europei ordinassero la versione opzionale con cambio automatico a tre velocità, ma dall’altro lato dell’Atlantico era questa la trasmissione che andava per la maggiore.

Friedhelm Engler, design director exterior di Opel, descrive così l’atteggiamento dei suoi colleghi di allora:

“Sfrontato! Era alquanto audace proporre un concetto costruttivo con motore in posizione anteriore-centrale basato sulla Kadett B. Invece di limitarsi a racchiudere in un involucro nuovo una serie di parti consolidate prodotte in serie, hanno avuto il coraggio di creare qualcosa di assolutamente estremo: una vera Gran Turismo. Si può definire la Gt un esempio di puro coraggio rivestito di lamiera d’acciaio”.