Commenti all'articolo Un Paese allergico alla libertà: il romanziere keynesiano e la peronista di sinistra
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Valter Valter
27 Maggio 2022, 15:11 15:11
La libertà é un valore che costa caro ma non si può comprare così come é vano pensare che possa essere ottenuto attraverso il progresso tecnologico. É un tratto inscritto nel carattere della persona che l’ambiente, inteso come tradizione culturale e struttura sociale, può sviluppare garantendone l’espressione oppure soffocare reprimendolo. Per soffocare la libertà dell’individuo non serve ricorrere alla violenza delle tirannie, é sufficiente il controllo dei media e dell’apparato culturale che fa capo alle “accademie”, oltre ad incentivare una iperproduzione normativa che risulti pervasiva in ogni ambito così da poter sanzionare ogni manifestazione incompatibile con il codice moralistico imperante. E questa é la condizione in cui sono stati ormai ridotti la gran parte degli italiani che la libertà non hanno avuto modo di frequentarla non avendo mai conosciuto una rivoluzione liberale e sono transitati dall’autoritarismo clerico-fascismo al catto-comunismo giustizialista dei nostri giorni.
Flavio Pantarotto
27 Maggio 2022, 13:48 13:48
Libertà è responsabilità.
I preti prima, gli statalisti dopo, hanno “allevato” i popoli in gabbie di deresponsabilizzazione. Chiamale categorie, caste, classi sociali o cosche mafiose, poco cambia. Un cognome, il colore della pelle, lo Stato di origine, sono gabbie. L’appartenenza a… qualsiasi gruppo.
Chi appartiene non è libero. Nemmeno chi appartiene ai movimenti liberali.
L’uomo è ciò che fa, e fa ciò che ha imparato.
Se gli è stata insegnata l’importanza dell’appartenenza non sarà mai libero, cercherà rifugio nella famiglia, nella tribù, nella “classe”, nel “popolo”.
Perché la gabbia protegge, deresponsabilizza.
-“Non posso essere stato io, ero in prigione!”-
Bell’alibi, la gabbia.
Davide Beccani
27 Maggio 2022, 9:24 9:24
Condivido pienamente.
La dicotomia tra statalisti e liberali liberisti libertari è insanabile. Per fortuna il processo di Decentralizzazione iniziato dalla tecno Blockchain non si fermerà alle sole valute (e già non sarebbe poco). Pervaderà tutti gli ambiti della società fino alla cosiddetta Politica. Il destino di Peronisti Keynesiani Marxisti et c. e, sull’altro versante, quello degli statalisti “nazionalisti” è segnato.
La libertà é un valore che costa caro ma non si può comprare così come é vano pensare che possa essere ottenuto attraverso il progresso tecnologico. É un tratto inscritto nel carattere della persona che l’ambiente, inteso come tradizione culturale e struttura sociale, può sviluppare garantendone l’espressione oppure soffocare reprimendolo. Per soffocare la libertà dell’individuo non serve ricorrere alla violenza delle tirannie, é sufficiente il controllo dei media e dell’apparato culturale che fa capo alle “accademie”, oltre ad incentivare una iperproduzione normativa che risulti pervasiva in ogni ambito così da poter sanzionare ogni manifestazione incompatibile con il codice moralistico imperante. E questa é la condizione in cui sono stati ormai ridotti la gran parte degli italiani che la libertà non hanno avuto modo di frequentarla non avendo mai conosciuto una rivoluzione liberale e sono transitati dall’autoritarismo clerico-fascismo al catto-comunismo giustizialista dei nostri giorni.
Libertà è responsabilità.
I preti prima, gli statalisti dopo, hanno “allevato” i popoli in gabbie di deresponsabilizzazione. Chiamale categorie, caste, classi sociali o cosche mafiose, poco cambia. Un cognome, il colore della pelle, lo Stato di origine, sono gabbie. L’appartenenza a… qualsiasi gruppo.
Chi appartiene non è libero. Nemmeno chi appartiene ai movimenti liberali.
L’uomo è ciò che fa, e fa ciò che ha imparato.
Se gli è stata insegnata l’importanza dell’appartenenza non sarà mai libero, cercherà rifugio nella famiglia, nella tribù, nella “classe”, nel “popolo”.
Perché la gabbia protegge, deresponsabilizza.
-“Non posso essere stato io, ero in prigione!”-
Bell’alibi, la gabbia.
Condivido pienamente.
La dicotomia tra statalisti e liberali liberisti libertari è insanabile. Per fortuna il processo di Decentralizzazione iniziato dalla tecno Blockchain non si fermerà alle sole valute (e già non sarebbe poco). Pervaderà tutti gli ambiti della società fino alla cosiddetta Politica. Il destino di Peronisti Keynesiani Marxisti et c. e, sull’altro versante, quello degli statalisti “nazionalisti” è segnato.