In tempi di campagna elettorale permanente, e con le elezioni europee alle porte, è bene ricordare le 10 regole d’oro che determinano il successo o l’insuccesso di un uomo politico. Ecco un how-to pronto su misura per chi vuole cimentarsi nell’arena:
- Siate voi stessi. Niente è respingente per gli elettori come gli antipatici che vogliono fare i simpatici, gli elitari che vogliono fare gli “uomini del popolo”, i seri che anelano al faceto. Ricordatevi Monti da Daria Bignardi con il boccale di birra e il cane Empy…
- Ricordatevi sempre che resterete in sella finché avrete voti. Il vostro unico padrone è l’elettore, il popolo. Accordicchi e inciuci prolungheranno la vostra (bella) vita per qualche mese ma non per qualche anno.
- Vincerete la conta nel partito con una chiara linea politica, ma la maggior parte degli elettori non vi voterà perché predicate un “riformismo di stampo europeo” o una “destra moderna”. Vi voterà perché piacete come persona e vi riterrà genuino.
- Non siate schizzinosi. Il voto di Gino, il fruttivendolo sotto casa vostra, vale quanto quello dell’Ad di una qualsiasi multinazionale o fondo sovrano. Spesso, tra l’altro, Gino va a votare alle elezioni, l’Ad è a Montecarlo.
- Questo potrebbe essere un punto 4b in realtà. Un’apparizione televisiva da Barbara D’Urso o Giletti, e sui giornali patinati che girano dalla parrucchiera, valgono molto di più di un’intervista a un giornalista ritenuto serio o credibile. Vi farà percepire come un personaggio che entra nei salotti e nelle cucine delle case degli italiani, uno della famiglia.
- Non lesinate in spese per lo staff, e, soprattutto, assumete un social media manager “con le palle”, che sappia creare uno storytelling adatto alla vostra persona, con una narrazione costante e coerente. Pare impossibile, ma ancora oggi ci sono politici che lasciano Facebook, Twitter e Instagram al caso. Alcuni sanno essere social media manager di se stessi, altri, purtroppo, proprio no.
- Prendete spunto dai grandi personaggi politici della storia, recente e non. In fondo quello che piace alla gente non è mai cambiato. Non cadete nel ridicolo con una citazione di Kennedy o Reagan alla bocciofila di Bereguardo, ma ispiratevi a chi in passato ha avuto successo.
- Ricordatevi che il linguaggio politico si è “depoliticizzato”. Parlare di legge elettorale o premierato non solo farà scappare vostra moglie, ma potrebbe annoiare anche la vostra amante. Parlare (e postare) di calcio, cibo, figli, dischi e momenti di relax vi farà apparire come più “alla mano” e meno uomini del Palazzo.
- Se proprio dovete partecipare a dei “tagli del nastro”, almeno non postateli su Facebook.
- …avete presente cosa fa il Pd? Bene, fate il contrario.