Contrordine, compagne femministe, semplici detentrici di cromosomi XX e antiquatissimi amanti della categoria: ora anche scrivere o dire “donne” è offensivo. La conferma è arrivata dalla Cnn, che, in un testo che parlava di prevenzione ginecologica, ha pensato bene di rivolgersi agli “individui con una cervice” e di non scrivere “donne” o “donna” in alcuna parte di un articolo di poco meno di seicento parole sulla salute delle donne e in particolare sul cancro all’apparato riproduttivo femminile. Sembra una delle geniali fake news di siti satirici come The Babylon Bee, ormai superati a gran velocità dalla sinistra realtà, ma purtroppo si tratta di un pezzo pubblicato davvero, senza elementi di comicità (a parte quella involontaria), da uno dei principali network di notizie al mondo.
Il caso fa seguito a quello ormai famigerato che aveva comportato la dannazione mediatica a imperitura memoria della scrittrice J.K. Rowling, che aveva osato ironizzare su un titolo apparso sulla piattaforma Devex in cui si parlava della necessità di creare un mondo più equo per “le persone che mestruano”. Rowling aveva commentato: “Persone che mestruano. Sono sicura che ci fosse una parola per indicare quelle persone. Qualcuno mi aiuti”. E di commenti del genere, che in un mondo normale sarebbero ovvi e automatici e che invece nel mondo di oggi per qualche oscura ragione sono sufficienti a farti condannare per presunta “transfobia”, ne sono arrivati diversi anche dopo l’ultima uscita della Cnn.
Cnn che però non ha ritrattato e, anzi, tramite il responsabile della comunicazione Matt Dornic ha rivendicato la scelta di cotale linguaggio “inclusivo” (peraltro mutuato dalle altrettanto preoccupanti linee guida della American Cancer Society) e ha attaccato chi ha osato farne notare l’insensatezza (a causa della quale peraltro molte donne non particolarmente ferrate sulla propria anatomia interna potrebbero non cogliere il messaggio relativo alla propria salute): “Immagina di sentirti così minacciato dall’inclusività da sentirti costretto a scrivere qualcosa per colpire un’organizzazione che la pratica”, ha twittato Dornic. La verità è che a sentirsi minacciati sono colossi mediatici e corporativi diversamente coraggiosi come la Cnn, terrorizzati dalla possibilità di finire in maniera immotivata ma irrecuperabile nel girone dei dannati. Intimoriti al punto tale da far sparire la parola “donne” dai propri discorsi sulle donne e specificamente rivolti alle donne in quanto biologicamente tali.
Nel frattempo, solo per aver messo “mi piace” alla risposta di Piers Morgan alla Cnn (“Intendete le donne?”) è finita nei guai la parlamentare britannica del Labour Rosie Duffield: “Sono transfobica per il fatto di sapere che solo le donne hanno la cervice?”, ha twittato ingenuamente la malcapitata, prima di essere subissata di insulti che l’hanno “convinta” a rendere privato il proprio account. Anche nel Labour ora c’è chi ne chiede la testa. Se fosse per gli squadristi internautici, la richiesta sarebbe da intendere in senso letterale.