La condanna di Assadi in Belgio ci ricorda che Teheran è una minaccia anche per l’Europa

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Venti anni di carcere. Questa è la pena che un tribunale belga ha inflitto a Asadollah Assadi, diplomatico iraniano di stanza a Vienna, condannato per il suo ruolo di organizzatore di un attentato terroristico contro l’opposizione iraniana in Francia. Un attentato che avrebbe dovuto colpire l’annuale meeting dei Muhjaeedin del Popolo (MeK), a cui partecipavano anche rappresentanze internazionali, tra cui parlamentari e politici italiani (come l’ambasciatore Giulio Terzi di Sant’Agata e il senatore del Pd Roberto Rampi).

Fortunatamente quell’attentato fallì e i due terroristi che volevano compierlo furono arrestati. Per la cronaca Assadi, con il nome falso di Daniel, aveva compiuto diversi viaggi in Europa per reclutare agenti e terroristi, tra cui anche diverse visite in Italia, come ha riportato Guido Olimpio in un articolo pubblicato sul Corriere della Sera. Il tribunale belga che ha condannato Assadi ha considerato invalida la sua immunità diplomatica, perché Assadi è stato arrestato nel luglio del 2018 mentre si trovava in vacanza in Germania, su richiesta dell’Europol.

Ovviamente, neanche a dirlo, il regime iraniano ha negato ogni coinvolgimento e accusato l’Occidente di ordire un complotto ai danni della Repubblica Islamica. Nessuna sorpresa.

Resta il fatto che la condanna di Assadi è l’ennesima dimostrazione della pericolosità del regime iraniano, una minaccia alla sicurezza globale, Europa inclusa. Bisogna ricordare che nello stesso periodo in cui Assadi veniva arrestato, altri diplomatici iraniani venivano espulsi da Paesi come Austria, Olanda e Albania, per aver provato ad organizzare attentati contro dissidenti iraniani o contro obiettivi ebraici e israeliani. Bisogna ricordare la denuncia dell’ambasciatore americano Nathan Sales che, solamente qualche mese fa, aveva rivelato la presenza di depositi di nitrato di ammonio di Hezbollah in Europa, anche in Italia. Lo stesso nitrato di ammonio la cui esplosione ha causato la strage al porto di Beirut il 4 agosto 2020.

Cosa dobbiamo aspettare per riconoscere la Repubblica Islamica come una minaccia anche per l’Europa, che gli riesca una strage anche sul territorio europeo?

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