L’aereo spia britannico che sta complicando i piani di Putin: il Rivet Joint della RAF

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Il Rivet Joint RC-135W della Royal Air Force, aereo spia considerato dagli americani come “uno dei gioielli della Corona”, ha un’altissima capacità di raccogliere informazioni in tempo reale sui teatri di guerra e spedirli direttamente al Defence Intelligence (DI) a Whitehall, sede del ministero della difesa britannico. Il DI aveva avvertito governo e servizi di una probabile invasione russa già nell’aprile del 2021

Aerei spia britannici e americani stanno svolgendo missioni regolari ai margini dello spazio aereo dell’Ucraina, dove fonti della RAF (la Royal Air Force britannica) monitorano costantemente le comunicazioni russe sul campo di battaglia. Lo riporta il Times in un articolo molto dettagliato. Le informazioni intercettate dagli aerei di sorveglianza elettronica RC-135W Rivet Joint della RAF, noti anche come Air Seekers, spiega il Times, vengono raccolte direttamente dagli analisti del Defence Intelligence (DI) con sede presso il Ministero della difesa a Londra e poi eventualmente condivise con gli ufficiali ucraini sul campo. Queste informazioni vengono incrociate con altre informazioni per prevedere le mosse dell’esercito russo.

Questi velivoli usano sensori speciali per raccogliere le comunicazioni del campo di battaglia russo e possono geolocalizzare un ampio spettro di segnali, aiutando a dipingere un quadro realistico di ciò che sta accadendo a terra. La sofisticazione di questi congegni è tale da poter intercettare le trasmissioni radio di un convoglio di truppe a centinaia di miglia di distanza o anche più. Le conversazioni in russo o altra lingua vengono tradotte a bordo e poi mandate direttamente a Whitehall, sede del Ministero della difesa di Londra. Il Rivet Joint della RAF è considerato dagli americani come “uno dei gioielli della corona” in termini di raccolta di informazioni. 

In effetti è un velivolo interamente dedicato alla sorveglianza elettronica che può essere impiegato in tutti i teatri in missioni strategiche e tattiche. I suoi sensori “assorbono” le emissioni elettroniche dalle comunicazioni, dai radar e da altre fonti. Il velivolo impiega sofisticati sistemi come il Weapons System Officer (WSO) e il Weapons System Operator (WSOp) la cui missione è quella di rilevare, identificare e geolocalizzare i segnali in tutto lo spettro al fine di ricavare informazioni per i comandanti ucraini. L’interno di un Rivet Joint ospita più di 30 persone, tra cui l’equipaggio della cabina di pilotaggio, ufficiali di “guerra elettronica”, operatori di intelligence e tecnici di manutenzione in volo. Ad analizzare tutti i dati forniti dal Rivet Joint è una squadra di ufficiali dell’intelligence militare del Defence Intelligence (DI) con sede al settimo piano del palazzo del Ministero della difesa a Londra, che lavora 24 ore su 24 per definire il piano di battaglia dell’esercito russo e fornire controindicazioni ai generali ucraini che in questo modo avranno sempre un vantaggio sugli assalitori. I dati accumulati dal DI vengono anche incrociati con i dati forniti dal MI6, il servizio segreto britannico. 

In realtà, il fiore all’occhiello di tutta questa operazione, oltre al Rivet Joint che ne è la punta di diamante, è il Defence Intelligence inglese. Un dipartimento in cui lavorano 5.000 addetti, di cui due terzi sono militari e un terzo civili. Gli esperti includono linguisti, scienziati civili, psicologi, geografi e data analysts (esperti di dati). Al suo timone, spiega il Times, c’è il tenente generale Sir Jim Hockenhull, capo dell’intelligence della difesa. È stato integrato ai corpi di intelligence nel 1986 e come ufficiale junior ha trascorso i suoi primi anni concentrandosi proprio sulla Russia, che conosce molto bene. Hockenhull e la sua squadra hanno cominciato a focalizzarsi sull’Ucraina già dall’aprile dello scorso anno, quando la Russia ha cominciato ad ammassare truppe lungo il confine. Il DI ha avvertito il governo inglese – e i suoi partner internazionali in tutto il mondo – dell’intenzione della Russia di invadere l’Ucraina molti mesi prima dell’inizio del conflitto. 

Fonti della difesa britannica hanno spiegato al Times che lo sforzo è parte di un impegno più ampio tra i governi della Nato per utilizzare tutta l’intelligence raccolta per rivelare le mosse di Putin ed infine cercare di aiutare a salvare l’Ucraina. Ed in effetti, dopo l’avanzata lampo iniziale delle truppe russe, l’intelligence inglese sta dando alle forze armate ucraine un vantaggio innegabile sui russi e potrebbe a lungo temine persino decidere le sorti della guerra. Philip Ingram ad esempio, ex ufficiale superiore dell’intelligence militare, ha detto che la Russia sta fallendo tutti gli obiettivi a causa della sua mancanza di intelligence. “I gruppi tattici dei battaglioni non capiscono come lavorare insieme, la GRU, l’agenzia di intelligence estera della Russia, non è alimentata correttamente. I soldati vanno alla cieca e reagiscono solo agli ordini. Inoltre le forze russe sono anche mal equipaggiate e per giunta alcuni soldati utilizzano telefoni commerciali per comunicare che sono facili da intercettare”.

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