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Da Wikipedia a “Wokepedia”, l’enciclopedia web pende a sinistra

Sempre più schierata politicamente, strumento di propaganda molto potente. Pregiudizi amplificati nelle IA. Forte sbilanciamento contro Israele e gli ebrei

Sin dalla sua nascita, avvenuta il 15 gennaio 2001 ad opera di Jimmy Wales e Larry Sanger, Wikipedia è diventata un punto di riferimento indispensabile per chiunque debba fare delle ricerche su internet, per qualsiasi argomento. Oggi, “Wikipedia.org” è il settimo dominio più visitato sul World Wide Web, accumulando più di 4 miliardi di visite al mese attraverso i suoi oltre 60 milioni di articoli scritti in 329 lingue.

Negli ultimi anni, l’importanza di Wikipedia è cresciuta ulteriormente, poiché il suo contenuto viene regolarmente utilizzato per fornire informazioni e addestrare gli strumenti di Intelligenza Artificiale come ChatGPT. Di conseguenza, qualsiasi pregiudizio presente su Wikipedia potrebbe finire assimilato nei parametri dei sistemi di IA, perpetuando e amplificando i pregiudizi.

Wikipedia di sinistra?

Sebbene in teoria Wikipedia sia tenuta a riportare informazioni e fatti in maniera neutrale e imparziale, nel corso degli anni c’è stato chi ha accusato l’enciclopedia online di essere politicamente sbilanciata a sinistra. Persino il suo co-fondatore Sanger, intervistato nel luglio 2021 dalla testata online UnHerd, disse che la sua creazione non era più affidabile proprio per questo motivo.

Un’ulteriore conferma di questo sospetto giunge in questi ultimi giorni da un report pubblicato il 20 giugno dal ricercatore David Rozado per conto del think tank conservatore americano Manhattan Institute, intitolato Is Wikipedia Politically Biased?.

Per la sua ricerca, Rozado ha analizzato 1.628 parole utilizzate in riferimento ad argomenti politici, scoprendo che Wikipedia generalmente utilizza termini più negativi in ​​riferimento a personaggi pubblici di destra e più positivi in riferimento a personaggi di sinistra. Si è inoltre scoperto che alcuni termini associati alla politica di destra sono collegati a emozioni negative come rabbia e disgusto. Lo stesso modello può essere visto con le idee di sinistra, che sono più associate ad emozioni positive come la gioia rispetto alle idee di destra.

Secondo Rozado, questa parzialità è più forte nel contesto americano che altrove: politici, giudici, giornalisti e media statunitensi venivano dipinti come positivi o negativi in base all’orientamento politico. Invece, ha riscontrato una maggiore neutralità per quanto riguarda i politici britannici e i think tank americani.

Dopo la pubblicazione del report, l’opinionista e autrice americana Bethany Mandel ha condiviso sul New York Post la sua personale esperienza al riguardo:

Avere una pagina Wikipedia a te dedicata è un’esperienza inquietante per chiunque: gli sconosciuti sono in grado di raccogliere moltissime informazioni su di te in un batter d’occhio, senza nemmeno incontrarti. E se sei un conservatore, il ritratto che fa di te Wikipedia difficilmente sarà la prima impressione che vorresti dare. Essere un conservatore con una voce su Wikipedia significa che tutti quelli che ti incontrano hanno già letto un pezzo di successo su di te, raccolto in crowdsourcing potenzialmente da centinaia di persone determinate a promuovere la peggiore immagine possibile di te affinché il mondo possa vederla.

I precedenti

Questa non è la prima volta che viene pubblicato uno studio volto a smascherare i pregiudizi politici dell’enciclopedia online: nel maggio 2012, una ricerca pubblicata sulla rivista American Economic Review utilizzò un campione di oltre 20.000 voci di Wikipedia in lingua inglese su argomenti di politica americana per dimostrare che gli articoli politici sul sito erano generalmente filo-democratici. Gli autori dello studio, Shane Greenstein e Feng Zhu, replicarono la ricerca nel 2018; i risultati, pubblicati nel settembre di quell’anno sul MIS Quarterly, confermarono la tendenza.

In Italia, già nel 2013 era uscito per le edizioni Bietti un libro-indagine su luci e ombre dell’enciclopedia online, Wikipedia. L’enciclopedia libera e l’egemonia dell’informazione, scritto dai giornalisti Emanuele Mastrangelo ed Enrico Petrucci.

Se nella Wikipedia in lingua inglese la partigianeria politica è assai diffusa, lo stesso si potrebbe dire anche per la versione in lingua spagnola: si va dalla denuncia, nel 2020, di un ritratto celebrativo e acritico della presidente argentina Cristina Fernández de Kirchner, a quella nel 2022 dell’ambigua descrizione del regime comunista a Cuba come di una “democrazia senza partiti”. Al punto che, sempre nel 2022, diversi esponenti del mondo della politica e della cultura, tra cui lo scrittore peruviano e Premio Nobel per la Letteratura Mario Vargas Llosa, firmarono un manifesto per denunciare i pregiudizi politici di Wikipedia in spagnolo.

Israele e gli ebrei

La parzialità di Wikipedia, e in particolare della sua versione in inglese, è diventata particolarmente evidente dopo il 7 Ottobre e il successivo scoppio della guerra tra Israele e Hamas: secondo una ricerca condotta dall’accademica israeliana Shlomit Aharoni Lir e pubblicata nel marzo 2024 dal World Jewish Congress, dal titolo The Bias Against Israel on Wikipedia, l’enciclopedia presenta un forte sbilanciamento contro lo Stato ebraico, del quale si enfatizzano solo gli aspetti negativi, e si citano prevalentemente fonti filopalestinesi. Inoltre, alcuni amministratori hanno bloccato o limitato le attività degli utenti israeliani.

A giugno, gli editori di Wikipedia decisero di bollare l’ADL (Anti-Defamation League), tra le più importanti organizzazioni ebraiche americane, come fonte “generalmente inaffidabile” sul tema dell’antisemitismo. Dall’altro lato, secondo uno studio pubblicato nel 2023 sul The Journal of Holocaust Research, nell’ultimo decennio alcuni utenti avrebbero influenzato i contenuti relativi alla Shoah su Wikipedia, sdoganando ricostruzioni piene di preconcetti e luoghi comuni che prestavano il fianco al negazionismo.

Partigianeria dei dirigenti

Anche se si vanno a vedere le dichiarazioni dei vertici del sito, e in particolare della Wikimedia Foundation che lo gestisce, viene fuori che si sono sempre più schierati pubblicamente a favore di una certa area politica a discapito del principio di neutralità che un tempo era alla base di Wikipedia: a maggio, il co-fondatore Jimmy Wales è stato tra gli oltre 120 imprenditori che hanno firmato una lettera aperta a sostegno del Partito Laburista britannico, in vista delle elezioni del 4 luglio nel Regno Unito.

Ancora più controverse sono state le parole di Katherine Maher, già direttrice esecutiva della Wikimedia Foundation dal 2016 al 2021, e che dal marzo 2024 ricopre il ruolo di presidente della NPR (National Public Radio). Dopo la sua nomina, riemerse un vecchio video in cui disse che il principio fondativo di un’enciclopedia “libera e aperta” era “inerentemente limitato”, poiché replicava una visione del mondo frutto di un “costrutto bianco, maschio e occidentalizzato”.

In conclusione, è chiaro che in questi anni Wikipedia si è sempre più allontanata da quello che era il suo scopo originale, trasformandosi in uno strumento di propaganda molto potente. Non a caso, sul sito libertario britannico Spiked l’enciclopedia online è stata ribattezzata “Wokepedia”. Quando si cerca di ridere per non piangere.

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