EsteriQuotidiano

Non solo Jacinda Ardern, una piccola “stella” è nata anche a destra: il libertario David Seymour

4.4k

Si sono svolte sabato le elezioni in Nuova Zelanda. Tutti parlano di Jacinda Ardern ed è naturale. La premier laburista ha ottenuto una larga vittoria, sulla scia del consenso ottenuto per aver gestito in termini di efficienza – per quanto non senza significativi impatti per l’economia – l’emergenza coronavirus.

Queste elezioni hanno fatto emergere, però, anche una piccola “stella” nella parte destra dello schieramento politico. Si tratta di David Seymour che ha imposto il suo partito di “destra libertaria” ACT come terza forza dello scenario politico, con l’8 per cento dei voti e 10 seggi.

Seymour ha senza dubbio approfittato del pesante arretramento del National Party, il tradizionale partito conservatore neozelandese, che, dopo la perdita del governo tre anni fa, è rimasto costantemente in ombra rispetto alla forte immagine della premier Ardern.

Il National Party ha cambiato tre leader solo negli ultimi sei mesi. Dopo il siluramento di Simon Bridges, affondato da sondaggi sfavorevoli, il suo successore Todd Muller è durato alla guida del partito per appena due mesi, prima di decidere di ritirarsi. Alla fine il cerino è rimasto in mano a Judith Collins che niente ha potuto contro la giovane e dinamica leader laburista.

Di fronte alla crisi del National Party, ACT ha riguadagnato uno spazio politico perso da tempo.

ACT (che originariamente era l’acronimo di Associazione per i Consumatori e i Contribuenti) fu fondata da Roger Douglas e da Richard Prebble che negli anni ’80 furono gli economisti protagonisti della “svolta liberista” neozelandese. Pur avendo operato, allora, in seno ai governi laburisti, il loro contributo è spesso considerato l’equivalente delle “rivoluzioni conservatrici” di Ronald Reagan e di Margaret Thatcher.

Douglas e Prebble fondarono ACT quando il Partito Laburista tornò ad una più classica connotazione socialdemocratica. Il nuovo partito si configurò rapidamente come forza di centro-destra “liberale classica”, ottenendo buoni risultati alle elezioni del 1996, del 1999 e del 2002.

Purtroppo, per tutto questo periodo, l’effettivo impatto di ACT sulle scelte politiche fu limitato dal fatto di trovarsi all’opposizione del governo laburista di Helen Clark.

Nel 2008, tuttavia, il National Party andò al governo con il nuovo leader di John Key ed ACT entrò a far parte della maggioranza parlamentare come “junior partner”. Questa intesa di centro-destra proseguì negli anni successivi, ma la popolarità di John Key ridusse ACT ai minimi termini, tanto che l’effettiva sopravvivenza del partito “libertario” fu garantita proprio da accordi ad hoc di “desistenza” concessigli dal partito maggiore.

Oggi ACT torna ad essere una forza politica significativa e l’impianto sostanzialmente proporzionale del sistema elettorale neozelandese fa sì che potrebbe consolidare nel tempo il proprio contributo ad un’alternativa di centro-destra al governo di Jacinda Ardern.

Di certo, David Seymour, con la sua immagine fresca e le sue notevoli capacità comunicative, sembra avere quelle doti che, nel dopo John Key, mancano al National Party.

Ed è sicuramente significativo come, in questa fase storica, almeno nel mondo anglofono, si possa ancora pensare di “vincere i voti” attraverso politiche e princìpi cristallini nel senso della libertà individuale, del libero mercato e del governo limitato.

Per Seymour la popolarità della Ardern potrebbe essere più effimera di quanto possa sembrare oggi. “I laburisti sono stati rieletti perché hanno gestito bene la crisi del Covid, non perché abbiano messo in atto particolari riforme. La mia sensazione è che il governo abbia ottenuto una larga vittoria senza disporre di nessuna reale politica per affrontare le sfide che la Nuova Zelanda ha di fronte”.

In questo senso, la missione di una destra “liberale classica” e “libertaria” dovrà essere proprio quella di creare la ricetta per la “ripresa”, una volta che i costi e le conseguenze economiche e sociali del lockdown saranno più evidenti.