Nasce l’Osservatorio sul Radicalismo e il Contrasto al Terrorismo (ReaCT)

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Con la presentazione alla Camera dei deputati dello scorso 17 aprile, parte ufficialmente l’Osservatorio sul Radicalismo e il Contrasto al Terrorismo (ReaCT) che nasce con lo scopo di integrare attività istituzionali e private attraverso la diffusione e la promozione di prodotti di studio, ricerca e analisi sviluppati nell’ottica degli obiettivi comuni: prevenzione del radicalismo, contrasto al terrorismo, analisi delle politiche di difesa e sicurezza dei Paesi Ue e Nato nei confronti delle potenziali minacce.

Un’iniziativa ambiziosa alla quale contribuiranno accademici, giornalisti e tecnici di diversa natura che in collaborazione con partner istituzionali e privati forniranno contributi in termini di analisi, report, monitoraggio delle strategie di contrasto al terrorismo e organizzazione di seminari.

In Europa, benché il numero di vittime sia in calo negli ultimi anni (81 vittime nel 2017, fonte GTI), il dato relativo agli attacchi continua a rimanere rilevante a riprova che il fenomeno del terrorismo nel vecchio continente sia tutt’altro che sopito. La minaccia terroristica è in continua evoluzione, basti pensare che la maggioranza degli attentati perpetrati sono stati condotti dai “lone wolves”, i lupi solitari, ossia individui che hanno intrapreso la via della radicalizzazione senza appartenere a nessun gruppo terroristico. Questo fenomeno è stato favorito in gran parte a causa dell’introduzione da parte dell’Isis della strategia di comunicazione massiva sulla rete, rendendo la radicalizzazione a portata di mano anche per quegli individui che da anni vivono in occidente. La rete oltre ad essere veicolo per la propaganda radicalizzante è la dimensione in cui si espande un’altra attuale minaccia, quella del cyber crime. È ormai arcinoto che una delle sfide del futuro sarà quella della protezione delle reti sulle quali circolano i dati e tramite le quali è possibile raggiungere infrastrutture critiche danneggiandole, mettendo così in ginocchio interi paesi.

È in questo contesto che si colloca l’Osservatorio sul Radicalismo e il Contrasto al Terrorismo presentato – come dicevamo – pochi giorni fa alla Camera dei deputati, alla presenza del ministro della difesa Elisabetta Trenta, e nel quale sono intervenuti altri eccellenti relatori quali: Claudio Bertolotti, Paola Giannetakis, Andrea Carteny, Marco Lombardi, Andrea Manciulli, Matteo Bressan, Chiara Sulmoni, Stefano Dambruoso e Claudio Galzerano solo per citarne alcuni.

L’auspicio è che iniziative come questa possano favorire la sicurezza del Paese e aumentare la sensibilità su minacce nei confronti delle quali non si può in nessun caso abbassare la guardia.

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