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Il ricordo di Anna Marchesini, talento e coraggio non conformista

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Risentire domenica sera da Marzullo, a RaiUno, l’elegantissima Ludina Barzini, discendente dell'”eretico” inventore degli inviati speciali, Luigi Barzini senior, di Orvieto, inventore della Parigi-Pechino, inviato della rivolta dei GiovaniTurchi, morto in povertà… ecco risentire lei, la nipote, dire che Virginia Raffaele è la più grande, e non nominare mai la sua pur di fatto concittadina Anna Marchesini mi ha fatto un po’ incavolare. Mi spiego: il punto per me non è tanto che Anna fosse come me di Orvieto. Il punto non è tanto mettere gli orvietani, seppur i grandi orvietani, al primo posto. Orvieto lo era all’epoca del grande Comune medievale che arrivava fino a Orbetello, ovvero la piccola Orvieto. Poi, chiusa lì. Orvieto non se ne fece mai una ragione, neppure oggi. Ma amen.

Il punto è per me che qui non si riconoscono neppure i meriti che a Marchesini riconobbe Federico Fellini: “Anna la più grande comicarola degli ultimi 30 anni”. Già, ma stando alle parole della signora Ludina: “Virginia Raffaele è la più grande perché lei è un’interprete, coglie l’essenza, non è un attore comico chessò come Franca Valeri..”. A parte il fatto che suona davvero disinvolto liquidare così la grande “Sora Cecioni”, ma non nominare proprio Anna (liquidata anche lei a clown?) neppure una volta, ecco mi è parsa una vera gratuita bestemmia. A pensar male come diceva qualcuno certo si pecca ma a volte ci si azzecca.

ra capisco che Anna, morta ancora giovane, non fece in tempo a vivere e in piene forze fino ai nostri giorni per fare le imitazioni antiberlusconiane politicamente corrette di Francesca Pascale. Anna le avrebbe fatte però un po’ meno ideologiche e incattivite. E sicuramente avrebbe fatto ridere molto di più. La sua comicità a differenza della sua giovane un po’ affannosa imitatrice era davvero trasversale, colpiva tutti ‘n do coio coio, ma sempre nel suo ruolo da comica, di più attrice satirica, grande interprete. E questo con quella bonarietà di una certa “mattia degli umbri”. E degli orvietani della “Signora Flora”. Il massimo che Anna e il Trio Lopez Solenghi, di cui era anima e leader, facevano era sfottere Craxi che prendeva un bicchier d’acqua e dire “Bettino, bevi qualcosa”.

Il massimo della bonaria comicità però era davvero a Sanremo, soprattutto un esplosivo combinato disposto del politicamente scorretto che graffiava e faceva male molto più di Crozza ora il comico-politico, più politico che comico. Come quando Anna, accompagnata dai suoi “fratelli”, diceva: “Sai quante galoppate (non certo le sue!) pe’ ‘sta a Sanremo…”. E Solenghi: “Cantanti divisi in tre: Dc, Psi, Pci. Poi ci sono le quote…”. Evviva, descrivevano senza pietà e ipocrisia la realtà, senza ridicoli e piognoreattivi me-too. A riaverla Anna e il suo Trio. Che sfotteva i leader arabi parlando arabo maccheronico, come nel celebre sketch di Anna-Lollo “Ciao Mino (Damato ndr), io so’ qui inviata a Tripoli e c’ho un guardaroba pesante…” e intanto i due finti Gheddafi e Arafat litigavano a tappetate in faccia. Di più: Anna la fece proprio grossa, da brutto incidente diplomatico con l’Iran. Estrasse dal suo magico cilindro “Sora Komeina”, l’immaginaria madre dell’Ayatollah che al figlio diceva: “aho che te piji a colazione, voi un ovo?”. Tutto qui. Il video non è più disponibile. Ma non solo Anna e il Trio furono messi sotto scorta. Lo fu l’intera famiglia Marchesini. E suo fratello Gianni che cercava di sviare la scorta nel labirinto medievale dei vicoli di Orvieto sembrava cosa da sketch del Trio.

Ma tutto ciò non poteva essere solo sepolto da una risata. Tutto ciò è costato gran fatica, sforzo di libertà, coraggio vero. Altro che prendersela con la signora Pascale. Ecco, ma perché Ludina non ha dato ad Anna quel che è di Anna? O forse a Orvieto ci dobbiamo aspettare qualche prossimo “premio Barzini”, che ora non c’è più, assegnato a qualcuno o qualcuna in Rai del Pd o affini? A quando il premio Anna Marchesini? E “quando quando, dimmi quando… “ Sanremo si deciderà a ricordare Anna a tre anni dalla sua prematura scomparsa?

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