Questo venerdì migliaia di giovani in tutto il mondo scenderanno in piazza per manifestare per il clima. Secondo il sito web Fridays for the Future sono state programmate 1.325 manifestazioni in 98 Paesi. Anche in Belgio se ne terranno diverse, anche a Bruxelles. Ma questa volta, alcuni dei giovani presenti non salteranno necessariamente la scuola per partecipare alla marcia per il clima. Diverse scuole nelle Fiandre obbligheranno i loro studenti a partecipare come una sorta di attività extrascolastica. Secondo il ministro dell’educazione Hilde Crevits (CD&V) ciò è permesso: “La partecipazione alla manifestazione è un’attività extra-muros, legata al progetto pedagogico, agli obiettivi educativi e al programma di apprendimento”, ha spiegato in un messaggio scritto alle scuole fiamminghe che avevano chiesto chiarimenti.
Anche le organizzazioni “cupola” dell’educazione, quella pubblica e quella cattolica, nelle Fiandre sostengono la partecipazione obbligatoria alla marcia per il clima. “Saltare la scuola per il clima non va bene. Allora è meglio che anche le scuole facciano qualcosa”, dice Pieter-Jan Crombez di Katholiek Onderwijs Vlaanderen. “Se le scuole poi obbligano i loro studenti a partecipare, la scuola segue effettivamente la legge vigente.”
Due osservazioni:
- Secondo questa legislazione, le scuole non possono organizzare tali attività se legate a “posizioni politiche”, ma evidentemente le marce per il clima non lo sono, né per il ministro dell’educazione – poco importa che il ministro dell’ambiente, costretta alle dimissioni per polemiche proprio riguardo le marce, sia dello stesso partito – né per le “cupole” educative fiamminghe.
- Sempre secondo i regolamenti, gli studenti e i loro genitori possono decidere di non partecipare a tali “attività extra-muros” solo se si tratta di attività che comportino un soggiorno esterno di qualche giorno. Questo vuol dire che nel momento in cui la scuola organizza questa “attività”, tale è effettivamente obbligatoria, e chi decide di non partecipare è illegittimamente assente e dunque sottoponibile a delle sanzioni.
Da diverse parti però arrivano voci dissenzienti, soprattutto dal partner di governo fiammingo N-VA, ma si sa, sono “fascisti climatici”… Fiamminchiate!