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Sanzionata dagli Usa e bandita da Parigi e Berlino, la “Pasdaran Air” raddoppia in Italia

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Secondo quanto riporta la stampa iraniana – ma anche quella italiana (anche se non quella dedicata al grande pubblico) – la compagnia iraniana Mahan Air, ha iniziato a viaggiare anche tra Teheran e Roma. Si tratta di una nuova tratta dopo quella tra Teheran e Malpensa, inaugurata dalla Mahan Air nel 2015. Qual è il problema? Molto semplice: il problema si chiama Mahan Air. Già, perché questa compagnia iraniana, è tutt’altro che “civile”. La Mahan, infatti, ha un ruolo fondamentale nell’apparato militare iraniano perché, su ordine dei Pasdaran, trasferisce costantemente uomini e armamenti in Siria. Ovviamente, personale che viene usato a scopi militari, per la difesa del regime di Bashar al Assad.

Per queste ragioni, la Mahan Air è stata inserita (sin dal 2011) dal Dipartimento di Stato americano nella lista delle sanzioni, accusata in particolare di trasportare in Siria miliziani della Divisione Fatemyoun e della Brigata Zaynabiyoun, ovvero i foreign fighters sciiti afghani e pakistani che Teheran manda a morire in Siria, in cambio di un salario e della promessa di un passaporto iraniano. La Mahan, come suddetto, è anche accusata di trasportare sui suoi voli “civili” materiale bellico destinato alla Forza Qods, unità speciale dei Pasdaran comandata dal Generale Qassem Soleimani.

Il bando della Mahan Air, non riguarda soltanto gli Stati Uniti: proprio per questo suo ruolo militare, la Mahan Air è stata cacciata anche dagli aeroporti francesi e da quelli tedeschi. L’Italia, se confermato quanto scritto dai media, sembra andare drammaticamente in direzione contraria. È una scelta che preoccupa, perchè favorisce il business dei Pasdaran e mette il Governo italiano in totale contrapposizione non solo con Washington, ma anche con Parigi e Berlino.

Si tratta di una questione fondamentale, che dovrebbe investire direttamente gli interessi dell’esecutivo, soprattutto quelli del Ministero dei Trasporti e del Ministero dell’Interno. Per quanto nell’ambito aeroportuale molte competenze sono demandate all’ENAC e all’Autorità di regolazione dei trasporti, al MIT resta il dovere di valutare che i piani di investimento aeroportuali siano in linea con gli atti normativi e di formulare pareri su temi specifici, soprattutto quando investono gli interessi nazionali. Dal Viminale, quindi, dipende direttamente la Polizia di Frontiera, che deve garantire che tramite gli aeroporti non entrino nel Paese uomini e mezzi pericolosi per la sicurezza nazionale. Per queste ragioni, la questione Mahan Air deve essere affrontata direttamente, anche e soprattutto per evitare una rotta di collisione politica con la Casa Bianca.

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