Biden/Harris sono il Medvedev di Obama. Con la vittoria della “Resistenza” anti-Trump, lo spettro di una dittatura soft negli Stati Uniti: dietro il volto moderato di Biden, e la retorica “adesso bisogna unire il Paese”, “ritornare alla normalità”, il tentativo di istituzionalizzare l’estrema sinistra e la sua agenda. Troppo comodo… Non si può strillare per quattro anni che si è “La Resistenza”, accusando chiunque sta con Trump di razzismo e intelligenza col nemico russo e i suprematisti bianchi, e poi dire: “Oh, abbiamo vinto le elezioni”…
*Nel migliore dei casi gli Stati Uniti hanno un sistema elettorale per definire il quale bisognerebbe inventare il termine “quarto mondo”. Perché chiamarlo terzo mondo sarebbe ingiusto verso il terzo mondo.
Nel peggiore dei casi hanno appena truccato un’elezione, anche se dubito che si riuscirà mai a provarlo. Il che per me costituisce un’aggravante, non un’attenuante.
*Se a questo aggiungiamo quattro anni di disinformazione, censura, bassa propaganda, tentati colpi di stato, sabotaggi del Deep State, violenza politica da strada, gli Stati Uniti non hanno più alcun titolo per essere considerati la nazione guida dell’Occidente. Poi bisognerebbe parlare su che strada sta finendo tutto l’Occidente. Dopo lo spettacolo di questi ultimi anni, ha ancora il titolo per definirsi “democratico”, “liberale”, “avanzato”?
Perché dovremmo credere che i manifestanti arrestati da Lukashenko in Bielorussia siano brave persone e non terroristi, quando solo poche settimane fa Biden e Pelosi ci raccontavano che gli agenti federali che arrestavano Antifa a Portland erano “Trump’s stormtroopers” che stavano “rapendo pacifici manifestanti”? Non so niente di Lukashenko, e la loro parola non mi basta più. Le chiamate alle armi delle élite non sono più sufficienti. Farò le mie valutazioni da solo, ma dove trovare fonti affidabili?
*In ogni caso, gli Stati Uniti e l’Occidente non hanno più alcun titolo di fare la morale al resto del mondo e di intimargli di diventare come essi. Questo non significa che adesso la Russia, la Cina, la Turchia, il Venezuela, l’Iran, eccetera sono passati nella lista dei meritevoli. Solo che la lista degli immeritevoli si è allungata.
*Una buona fetta dell’opinione pubblica americana è ora convinta che l’elezione sia stata rubata. Che sia vero o falso, e non ci si può fare niente.
Le misure che più verosimilmente verranno adottate per cercare di far rientrare questo genietto nella bottiglia consisteranno in ancora più censura e repressione di notizie e opinioni, e più umiliazioni rituali per gli scontenti. Complottista! Fanatico! Nazista! Che ne vuoi capire tu di elezioni!
Funzionerà alla grande.
*Biden non sarà il presidente, né lo sarà Kamala Harris. Sono solo fantocci della macchina che gli sta dietro. E di Obama. Obama si è sempre lamentato di non aver potuto avere un terzo termine. Adesso ne ha l’occasione. Biden/Harris sono il suo Medvedev.
*L’amministrazione Biden, che ha fatto campagna sostenendo nemmeno troppo velatamente che chiunque voti per Trump è un nazista per un partito che ha passato gli ultimi quattro anni ad accusare chiunque gli stava contro di razzismo e intelligenza col nemico russo, adesso si lancerà in grandi panegirici su come non esistono due Americhe, bisogna ricomporre le divisioni, unire il Paese, eccetera. Sarà mia cura ricordare a tutti quelli con la memoria corta come stanno davvero le cose. E chi abbraccerà questa retorica non riceverà da me nessuna pietà. Giocateci voi al gioco del “ritorno alla normalità per il bene comune”. Troppo comodo. Non si può strillare per quattro anni che si è La Resistenza, circondata da suprematisti bianchi in un regime nazista, e poi dire: “Oh , abbiamo vinto le elezioni”.
*Trump era la grande balena bianca. Farlo fuori controbilancia ogni mancato successo che i Democratici possano aver avuto alle elezioni del Congresso. Perciò la narrazione secondo cui i Dem sono disperati non è credibile. L’establishment repubblicano ha passato gli ultimi due giorni a darsi pacche sulle spalle perché “Mitch ha mantenuto il Senato”. Nel frattempo la loro base guardava video di sospetti brogli in internet urlando: “Dov’è il Gop?!?!”
La risposta del Gop presto sarà: “Hey, Mitch ha concordato col presidente Biden di mettere al bando soli i caricatori da 30 colpi, ma non quelli da 5 colpi! Non siamo stati bravi a tenere il Senato in un’elezione che voi siete convinti sia stata rubata?”
Il Gop avrà presto un brutto, bruttissimo, risveglio.
*La nuova narrazione che vedrete emergere a momenti è che nessuno ha veramente vinto perché Trump ha perso la presidenza e i Dem non hanno preso il Senato, e che ciò è successo perché entrambi erano troppo estremisti. Poi ricicleranno Biden come moderato unificatore, e lui comincerà a fare di tutto, con l’aiuto dei Repubblicani, perché sembri così.
Questa narrazione è falsa fino al midollo e serve solo come cortina di fumo per istituzionalizzare l’estrema sinistra in maniera tranquilla. Ma su questo è presto per elaborare più a fondo.
*Così come bisognerà elaborare man mano quali sono i pericoli, più striscianti che istituzionali, che questa vittoria della “Resistenza” comporta.
Per ora anticiperò soltanto che l’amministrazione Biden ha buone possibilità di essere l’inizio di una dittatura soft negli Stati Uniti.
Non c’è motivo per cui un sistema che ha funzionato così bene debba essere accantonato.
Non c’è motivo per cui i media dovrebbero iniziare a sorvegliare responsabilmente l’amministrazione Biden dopo aver mentito e coperto tanto per farla eleggere.
Non c’è motivo per cui BigTech dovrebbe rinunciare al potere di dirigere opinioni ed elezioni tramite algoritmo e censura dopo aver provato a sé stessa di poterlo fare.
Non c’è motivo per cui la punditria debba rispettare un pubblico che ritiene non abbastanza responsabile per essere onestamente informato e votare.
Non c’è motivo di ritenere che la burocrazia permanente non eletta, il cosiddetto Deep State, non debba continuare a governare da dietro le quinte e ad applicare le leggi in maniera selettiva, o addirittura a farsele da solo, senza mai aver pagato le conseguenze dei suoi maneggi.
Non c’è un motivo per cui la storia dovrebbe venire riscritta in maniera onesta ed equilibrata dopo che è stata scritta come quella di una grande resistenza a un dittatore.
Non c’è motivo per ridurre la polarizzazione dopo che da una parte ci saranno gli eroi che hanno salvato l’Occidente e dall’altra i deplorevoli che volevano distruggerlo.
E sicuramente non c’è motivo di cambiare il sistema elettorale.