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Day by Day: arte e gourmet a Palazzo Braschi a Roma

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Canova promuoverà una pausa gourmet, nel romano Palazzo Braschi. Grazie a Vivi Bistrot, il sogno di due imprenditrici, Daniela Gazzini e Cristina Cattaneo, che nel 2008 hanno deciso di cambiare vita e lavorare insieme per realizzare il loro progetto di healthy food in contesti di charme a Roma. Parchi, musei, teatri e luoghi del centro storico di Roma sono stati scelti da Daniela e Cristina per aprire i locali Vivi Bistrot e diffondere così il loro amore per il bello e la cultura, regalando ai clienti una piacevole pausa gourmet in alcuni tra i posti più suggestivi della città. I locali sono delle ‘oasi urbane’ dall’atmosfera informale, leggera e bucolica in grado di soddisfare ogni esigenza alimentare senza mai rinunciare al gusto. Dal 2008 in poi il marchio Vivi Bistrot si è affermato come sinonimo di una cucina sana basata solo su prodotti biologici. Situate tra natura ed arte, le sedi ad oggi sono cinque: Vivi Bistrot – Villa Pamphili si trova nel parco da cui prende il nome, primo locale ad essere inaugurato; Vivi Bistrot – Palazzo Braschi vicino al “Museo di Roma”, a Piazza Navona; Vivi Bistrot – San Silvestro all’interno del Teatro Sala Umberto in via della Mercede; Vivi Bistrot – Rinascente, all’ultimo piano della Rinascente di via del Tritone, Vivi Bistrot – Galleria Borghese nel prestigioso museo all’interno del parco. A questi si aggiunge l’apertura stagionale presso il Globe Theatre, sempre a Villa Borghese. Vivi Bistrot – Palazzo Braschi è un salotto con un affaccio privilegiato su Piazza Navona. Dalle sale del Bistrot si gode di una vista esclusiva sui capolavori barocchi del Bernini e si può osservare la vivace vita della piazza restando leggermente appartati. In occasione della mostra “Canova. Eterna bellezza” Vivi Bistrot di Palazzo Braschi ha ideato un “Aperitivo Canova”. La head bartender Sara Paternesi firma due drink special edition ispirati all’artista: Amore & Psiche, a base di Gin alla lavanda, prosecco e succo di limone; Canova Spritz: Aperol, prosecco e pompelmo rosa.


Dopo due mesi di soft opening, Reserva Restaurante apre ufficialmente nel pieno centro di Roma. Esattamente in via del Pellegrino. È un progetto dedicato alla ristorazione sudamericana e ai sapori caraibici, realizzato e concepito dagli amici Alessandro Lisi, Giorgio Zancolla e Paulo Aires. Reserva Restaurante è un locale trasversale, informale ma elegante, in grado di descrivere al meglio la visione romantica che i tre hanno per il Sudamerica nella sua interezza e complessità. Ambiente, colori, tonalità, sapori, musica, accoglienza e materie prime ruotano intorno ai cromatismi e alle atmosfere latine, grazie alla cucina di Paulo Aires e ai cocktail del barman Maurizio Musu. I tempi e i sorrisi vengono gestiti invece da Giorgio Zancolla, tra i più conosciuti ed influenti direttori di sala romani, sempre a disposizione per rendere la vostra esperienza al di sopra delle vostre aspettative. Reserva è un ristorante sudamericano. I piatti dello chef Paulo Aires sono il risultato di un continuo studio dei grandi classici della cucina dell’America del Sud, grazie ad una brigata numerosa e formata solo da cuochi di differenti nazionalità proveniente dall’America Latina. Ognuno di loro ha portato la propria tradizione e ha messo in condivisione conoscenze, abilità e tecniche per definire un menu che sia concreto e dai sapori originali. Ingredienti e salse tipiche del Brasile, piccantezze messicane, delicatezze peruviane, asperità cilene, dolcezze colombiane: texture e sapori latini si uniscono a colori caraibici e a materie prime di assoluta freschezza. Reserva offre non solo pesce e crostacei, come nei ristoranti più eleganti di Copacabana, ma anche carne di prima qualità come da tradizione Argentina, innovata da Reserva con il metodo di cottura Broiler System di WeGrill. Questa tecnica consente di ottenere esternamente una perfetta doratura, grazie alle altissime temperature a cui la carne viene sottoposta, e di avere allo stesso tempo una morbidezza fuori dal comune. Inoltre, l’assenza di fuoco diretto, rende il metodo di preparazione particolarmente salubre e naturale, adatto a tutti quelli che amano i sapori “puri” della carne.


Mappare da Nord a Sud le migliori realtà ristorative del Paese, dove l’arte dell’ospitalità è di assoluta eccellenza, e allo stesso tempo raccontarne i protagonisti, che con grande devozione e professionalità valorizzano ogni giorno la ‘sala’ e rendono speciale l’esperienza del cliente. A farlo, per la prima volta in assoluto, è la nuovissima guida “Noi di Sala – I protagonisti dell’Ospitalità nella Ristorazione Italiana”, Giunti Editore, presentata a Roma nel corso della prima edizione dell’evento “Pass”, acronimo di professionalità, accoglienza, servizio e squadra. Un doppio debutto, dunque, che ha acceso i riflettori sui nuovi paramenti della ristorazione e dell’hôtellerie, ormai sempre più decisivi per decretare il successo di un locale, al pari della cucina. E che, allo stesso tempo, ha offerto un’interessante occasione di confronto e dibattito su questo affascinante settore, in forte espansione. Centocinquantanove, in particolare, i ristoranti e le osterie inserite nel volume realizzato dal dream team dell’associazione Noi di Sala, che dal 2012 sostiene e valorizza la professione del cameriere e del personale di sala attraverso attività di networking, formazione e promozione. Nel board nomi del calibro di Marco Reitano, head sommelier de La Pergola (e presidente di Noi di Sala); Luca Boccoli, sommelier e patron di Selezione Boccoli; Matteo Zappile, restaurant manager e head sommelier de Il Pagliaccio; Alessandro Pipero, patron di Pipero Roma; Marco Amato, maitre e sommelier dell’Imago dell’Hotel Hassler; Rudy Travagli, restaurant manager e head sommelier di Enoteca La Torre Villa Laetitia; Davide Merlini, maitre e head sommelier de Le Jardin de Russie. Altro plus della guida, è quello costituito dai contributi di 20 delle più importanti firme del settore food&wine. “Noi di Sala”, spiega il presidente Reitano, “nasce per far comprendere il valore dell’accoglienza, del nostro lavoro fatto di passione e continuo studio, di chi con competenza e sorrisi può regalare al cliente un’esperienza indimenticabile. Oggi sono sempre di più gli chef che guardano con attenzione al mondo della sala e la prefazione della nostra guida affidata ad Heinz Beck ben sintetizza questa evoluzione. Per questo abbiamo deciso di organizzare un grande congresso a Roma e, allo stesso tempo, realizzare una guida ‘diversa’ che raccontasse il locale sotto un altro punto di vista, ugualmente importante e fondamentale per la ristorazione odierna. Niente giudizi ovviamente, ma solo la volontà di fornire una fotografia sullo stato dell’arte di questo nobile mestiere, attraverso i migliori esempi di professionalità, dedizione e ricerca che caratterizzano l’Italia, da Nord a Sud. Non a caso, il volume si focalizza sui profili e sul lavoro di tutto il personale di sala che quotidianamente lavorano in sinergia per garantire un servizio unico ed eccellente”.


Vendemmia in casa F&P Wine Group. La primavera piovosa e fresca, seguita da un’estate calda e soleggiata sono state le condizioni ideali perché le piante potessero crescere bene e con grappoli sani. La maturazione lenta dell’uva, grazie a un settembre dalle notti fresche e con giornate soleggiate, sta permettendo inoltre di sviluppare e conservare gli aromi tipici di queste vigne. Le condizioni sono quindi ideali per ottenere dei vini dai profumi freschi, fruttati e che sappiano raccontare tutte le caratteristiche delle bottiglie dei brand di F&P Wine Group. “Siamo molto soddisfatti di questa vendemmia e possiamo tranquillamente dire che prevediamo un’annata qualitativamente ottima. I risultati dipendono molto dalle condizioni climatiche favorevoli e le piogge dei mesi primaverili si sono rilevate salutari per lo sviluppo del ciclo di maturazione delle uve e per permettere alle piante di superare perfettamente il caldo estivo”, commenta Paolo Perini, enologo del gruppo. “Tutto questo ci fa tirare un sospiro di sollievo dopo qualche anno anomalo rispetto alle vendemmie tradizionali: la raccolta infatti è partita a settembre, come da manuale. La vendemmia è come una cartina tornasole di tutti gli sforzi, l’amore e i mesi di lavoro. La nostra filosofia è non smettere mai di immaginare il futuro, difendere il carattere di ogni singola azienda e continuare a migliorarci sotto ogni aspetto: i nostri vini sono sempre più apprezzati sia in Italia che all’estero, e questo per noi è motivo di orgoglio e ci stimola a proseguire questo percorso di attenzione e cura per i nostri prodotti. Stiamo anche allargando la nostra comunicazione per cominciare a dialogare direttamente con il consumatore finale come dimostra la nuova campagna di comunicazione lanciata proprio in questi giorni a Milano e che entro fine anno raggiungerà una copertura a livello nazionale, dedicata a Gli Spaghi, fiori all’occhiello de Il Poggiarello, il Gutturnio e l’Ortrugo.”