A conclusione della Fashion Week, a Milano Le Gallerie d’Italia – Piazza Scala, sede museale e culturale di Intesa Sanpaolo, dedicano la mostra-dossier True Perfection. La Cassetta Farnese di Capodimonte a un capolavoro dell’arte di tutti i tempi. Nel caveau, fino al prossimo 28 ottobre, è possibile ammirare l’opera, tradizionalmente esposta nella Wunderkammer del Museo e Real Bosco di Capodimonte a Napoli. Prima di questa esposizione la celebre cassetta è stata sottoposta a un delicato intervento di restauro presso il laboratorio del museo, dove, per la prima volta, è stata smontata nei suoi singoli pezzi, offrendo così una occasione unica di studio e approfondimento. Per il direttore centrale arte, cultura e beni storici di Intesa Sanpaolo Michele Coppola “l’incredibile bellezza della Cassetta Farnese colpisce e ci ricorda come l’estro e la creatività contemporanea abbiano origine nella storia e nella grande arte italiana. Presentarla nel caveau di Piazza Scala appositamente aperto restituisce pienamente la passione e la convinzione con cui la nostra Banca è impegnata a promuovere cultura e a valorizzare il patrimonio artistico nazionale. L’eleganza e la perfezione dell’opera sono ancora più risaltate dalla vicinanza del dipinto di Tiziano, due eccezionali prestiti che confermano il rapporto di amicizia e collaborazione tra l’importante Museo di Capodimonte e le Gallerie d’Italia”. E il direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte Sylvain Bellenger dichiara che “la Cassetta Farnese è considerata uno dei maggiori capolavori dell’oreficeria manieristica del Cinquecento, simbolo indiscusso di eleganza, lusso raffinato, creatività artistica e artigianato d’eccellenza insieme alla celeberrima Saliera di Benvenuto Cellini, conservata al Kunsthistorisches Museum di Vienna. Un vero caposaldo della nostra collezione Farnese che, in via eccezionale, prestiamo per questa mostra a testimonianza del primato italiano nelle arti e nella moda che continua ad imporsi sui mercati mondiali senza rivali nel corso dei secoli, ieri come oggi”. La Cassetta Farnese è un preziosissimo scrigno d’argento dorato, riccamente ornato di cesellature e piccoli bassorilievi con lapislazzuli e cristalli di rocca incisi, realizzato tra il 1543 e il 1561 dall’argentiere fiorentino Manno di Bastiano Sbarri, allievo di Benvenuto Cellini, e da una serie di collaboratori attivi a Roma nel quinto decennio del Cinquecento, su commissione del cardinale Alessandro Farnese. L’altissimo livello qualitativo dell’opera è, tra l’altro, testimoniato dal fatto che per i disegni di alcune scene, tradotte in cristallo di rocca da Giovanni Bernardi da Castel Bolognese, fu chiamato Perin del Vaga, che negli stessi anni guidava l’équipe di decoratori attiva in Castel Sant’Angelo, uno dei più importanti cantieri romani del XVI secolo. Molte le ipotesi sostenute in passato sulla funzione della cassetta: si è a lungo pensato che servisse a custodire altri celebri e preziosi oggetti appartenuti alla casata. È ormai certo però che essa non ebbe una funzione precisa in quanto fu utilizzata come sontuoso dono del cardinale Farnese a Maria d’Aviz di Portogallo, che nel 1565 andò in sposa ad Alessandro Farnese, futuro duca di Parma e Piacenza, nipote nonché omonimo del prelato. Un superbo ritratto del cardinale Alessandro Farnese eseguito da Tiziano, ugualmente proveniente dal Museo di Capodimonte, affianca in mostra la cassetta. Il ‘gran cardinale’, come fu chiamato dai contemporanei, fu elevato alla dignità cardinalizia a soli quattordici anni. Personaggio di spicco della Roma cinquecentesca, noto per le grandi capacità diplomatiche, che contribuirono a consolidare il potere politico ed economico della famiglia, fu tra i più grandi collezionisti e mecenati del suo tempo. In questo contesto d’arte e raffinatezza si inserisce il contributo di un grande maestro fotografo, Giovanni Gastel, che ha immortalato in pochi scatti lo splendore dell’opera. Forte della sua lunga esperienza, Gastel ha saputo esaltare, in oltre quarant’anni di attività, le bellezze culturali e artistiche del nostro paese, con ineguagliabili stile ed eleganza. Un profeta del bello con un talento naturale che ha trovato la sua massima espressione nel mondo della moda, collaborando con i maggiori esponenti del settore. Progetto Cultura di Intesa Sanpaolo è il piano triennale delle iniziative con cui la banca esprime il proprio impegno per la promozione dell’arte e della cultura. Alle Gallerie d’Italia, i tre musei di Intesa Sanpaolo a Milano, Napoli e Vicenza, è esposta una selezione delle oltre 30 mila opere appartenenti al Gruppo, dall’archeologia al contemporaneo: il Martirio di Sant’Orsola, capolavoro di Caravaggio, insieme a opere di ambito meridionale tra Seicento e inizi Novecento alle Gallerie di Napoli; a Vicenza, le ceramiche attiche e magnogreche, la pittura veneta del Settecento e le icone russe; a Milano, le collezioni dell’Ottocento e del secondo Novecento italiano. Accanto all’attività espositiva permanente, Progetto Cultura organizza alle Gallerie d’Italia mostre temporanee secondo progetti scientifici originali, anche grazie a prestiti e scambi con importanti istituzioni museali nazionali e internazionali. Il programma Restituzioni dal 1989 cura e sostiene il restauro di opere del patrimonio italiano individuate in collaborazione con gli organismi ministeriali di tutela. Alla valorizzazione dei beni d’arte di proprietà e pubblici, la Banca affianca un vasto sostegno ai principali musei, istituzioni e iniziative culturali, dal teatro alla musica, dalle mostre ai festival, con particolare attenzione alla promozione del libro e della lettura. L’Officina delle idee mira ad offrire a giovani, laureati e post–laureati, occasioni formative qualificanti nel mondo dell’arte. Progetto Cultura è realizzato dalla direzione centrale arte, cultura e beni storici di Intesa Sanpaolo, la cui responsabilità è affidata a Michele Coppola.
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Il Rome Cavalieri, vero e proprio resort di lusso nel cuore della Città Eterna, sospeso tra le piscine e le terrazze, già noto per la sua offerta gourmande poliedrica grazie al ristorante stellato La Pergola di Heinz Beck, al ristorante L’Uliveto, magistralmente diretto dallo chef Fabio Boschero, ora si arricchisce oggi di una nota dolce grazie all’arrivo del nuovo pastry chef Dario Nuti. Toscano del Mugello, con ascendenze siciliane e milanesi, eredita dalla madre la sensibilità per il gusto. Cresce nella campagna fiorentina, dove sperimenta nell’orto le sue prime “ricette” fatte di terra, sassi ed erbette. La nonna comprende il suo grande talento e la sua passione e decide di avviarlo ai segreti della cucina. “Da piccolo ‘pasticciavamo’ in famiglia, con papà e nonna”, racconta Nuti, “è così che ho scoperto la mia passione per la preparazione dei cibi”. La sua carriera inizia in alcune pasticcerie e nella sezione pastry dell’hotel 5 stelle “Le Maschere”. Nel 2008 entra al Four Season come sous chef di cucina, dove per un gioco della sorte, approda poi in pasticceria, affidata all’epoca a Romain Renard , da cui impara i segreti della lavorazione dei dolci francesi. Resta tre anni al Four Season come assistant pastry chef al fianco di Domenico Di Clemente. Insieme a lui si consolida il suo modus operandi fatto di richiami e di un azzeccato ed equilibrato connubio di pasticceria francese e italo-canadese, tramandata da Di Clemente. Il passaggio successivo della sua carriera è all’hotel Hassler di Roma, al fianco di Francesco Apreda. Conclusa anche questa esperienza approda adesso con il ruolo di executive pastry chef del Rome Cavalieri, che comprende il ristorante L’Uliveto, il Tiepolo Terrace, il pool bar, il room service ed i grandi eventi che si svolgono in albergo. La sua visione della pasticceria sposa la tecnica aristocratica e la valorizzazione della materia prima tutte francesi armonizzate magistralmente con l’approccio più popolare e festoso della pasticceria italiana. Per Nuti creare dolci non è solo un esercizio di stile che si traduce in un mirabile dessert dopo pasto, ma il suo lavoro inizia sin dalla prima colazione con i croissant e i dolci da forno. Si passa poi al caffè di metà mattina accompagnato da mignon assortiti, per arrivare al pranzo, dove Nuti gestisce menu differenti, studiati appositamente, in base alle differenti destinazioni d’uso, per il ristorante L’Uliveto, il Tiepolo Terrace e il pool bar. Si prosegue con il the delle cinque accompagnato da una selezione di pasticceria da the italiana, affiancata dai britannici scones, e dalle francesi madeleine, per poi passare alla sezione gelateria con gelati e sorbetti home made e totalmente naturali. Si conclude la giornata con la cena, in cui il dessert è il coronamento di una giornata all’insegna della dolcezza. Una linea dedicata di amenities e dessert è destinata al room service. Un discorso a parte merita la pasticceria realizzata in occasione di grandi eventi, dove l’organizzazione della brigata è essenziale per la buona riuscita e la “convivenza” con le altre attività dell’albergo.
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L’informazione, la gestione ed il controllo delle patologie respiratorie sono punti essenziali per il paziente, per questo FederAsma e Allergie Onlus da sempre è impegnata, in collaborazione con le più importanti società scientifiche dell’area pneumologica e allergologica, a promuovere iniziative volte a sollecitare le istituzioni ad adottare decisioni politico-sanitarie a tutela dei pazienti stessi. Così da FederAsma e Allergie Onlus è stata organizzata una giornata di informazione ed educazione sulle malattie respiratorie rivolta ai pazienti, con la collaborazione di medici specialisti. Le patologie dell’apparato respiratorio costituiscono un grave problema; in particolare durante l’autunno e l’inverno, sono molte e frequenti: raffreddore, influenza, bronchite, rinite, per non dire di quelle più gravi e croniche come l’asma allergica e la Bpco che a causa di stili di vita non corretti (fumo di tabacco, alcol), dell’esposizione professionale a sostanze irritanti (polveri, agenti chimici, fumi e vapori), dell’inquinamento atmosferico e domestico e dell’invecchiamento della popolazione, stanno aumentando in questi ultimi anni in tutto il mondo. L’asma è un problema mondiale: secondo l’Oms nel mondo ne soffrono tra i 100 e i 150 milioni di persone. La Global Initiative for Asthma (Gina) stima che in Europa ci siano oltre 30 milioni di asmatici. L’asma allergico grave, che colpisce bambini e adulti, è una patologia complessa caratterizzata dall’iperespressione di immunoglobuline E (IgE), in risposta agli allergeni ambientali quali acari della polvere, pollini e muffe. Le linee guida Gina stabiliscono come obiettivo primario nella gestione del paziente il raggiungimento del controllo ottimale della patologia. Non controllare la patologia comporta il persistere dei sintomi e l’insorgere di frequenti riacutizzazioni che spesso possono causare l’ospedalizzazione e, addirittura, mettere a rischio la vita di chi ne è affetto. La Bpco (Broncopneumopatia cronica ostruttiva) è una malattia dell’apparato respiratorio caratterizzata da un’ostruzione progressiva delle vie aeree non reversibile; associata ad una infiammazione cronica che coinvolge sia il parenchima polmonare che le vie aeree, con conseguente importante riduzione della capacità respiratoria. Il fumo di tabacco è la causa più comune della condizione insieme ad altri fattori, quali l’inquinamento dell’aria e raramente associata a forme genetiche. Colpisce il 5 per cento della popolazione nel mondo (329 milioni di persone), l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) stima che la Bpco possa essere nel 2030 la terza causa di morte, con un conseguente enorme aumento dei costi socio-sanitari indispensabili alla gestione della malattia. La progressiva diminuzione della funzione polmonare si manifesta clinicamente con il sintomo principale la dispnea riducendo inevitabilmente la qualità di vita e diventando una condizione progressivamente invalidante che condiziona lo svolgimento di abituali attività fisiche quotidiane (camminare, salire le scale e persino vestirsi o lavarsi). In considerazione di queste motivazioni, FederAsma e Allergie Onlus, sotto la guida di Carlo Filippo Tesi, da anni conduce campagne di informazione volte a far sì che il maggior numero di persone possa essere edotto nei confronti delle patologie respiratorie, spesso sotto diagnosticate, per mettere in atto le migliori forme di prevenzione. Tra queste la possibilità per i pazienti di confrontarsi con gli specialisti al fine condividere le proprie storie e acquisire informazioni utili per il loro percorso di convivenza con la malattia.