Day by Day: olio protagonista del made in Italy e whisky ispirati a Game of Thrones

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Olio protagonista del made in Italy. Un’inedita location di grande prestigio, un giorno in più per assaggiare le nuove frangiture e una new entry tra le Corone d’Olio che saranno assegnate in compagnia di Neri Marcorè. Si preannuncia ricca di novità l’edizione numero sette di Extra Lucca, la mostra mercato sugli oli d’oliva extravergini nuovi, che anche nel 2019 torna nella città murata ma con una versione rivisitata per offrire a esperti, neofiti e operatori un’imperdibile appuntamento dedicato alla cultura olearia dell’Italia. Ideata come sempre dal “Maestrod’olio” Fausto Borella, la manifestazione si prepara, infatti, a traslocare all’interno dello splendido Teatro del Giglio, oggi simbolo culturale della città, per ospitare le migliori aziende olivicole e gastronomiche d’Italia non più per due ma tre giorni, da sabato 9 a lunedì 11 febbraio. Quaranta in particolare i produttori top di olio schierati tra i banchi d’assaggio aperti a tutti e gratuiti, dove sarà possibile degustare e acquistare etichette in arrivo da Abruzzo, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia, Trentino Alto Adige, Umbria e Veneto, accanto a una vasta selezione dai diversi territori dell’olio toscani. Venti tra i più noti artigiani del gusto italiani animeranno invece l’area food di Extra Lucca con le loro specialità. Ma ad arricchire la tre giorni, come da tradizione, saranno la presentazione della guida Terred’Olio 2019 e la premiazione delle Corone Maestrod’olio, che si svolgeranno sabato 9 febbraio presso il Teatro del Giglio, nel corso di una serata condotta dal padrone di casa Borella, e da Marcorè, special guest di quest’anno. Sarà un’occasione per assegnare i prestigiosi riconoscimenti e presentare le oltre cento aziende italiane recensite dalla guida che ora, visto il successo crescente registrato in questi primi sette anni (8 mila copie vendute solo nel 2018) si arricchisce di una nuova corona in bronzo e rame, disegnata ad hoc dallo scultore toscano Andrea Roggi, noto per la sua sensibilità verso i temi della natura e della terra. Il volume sarà distribuito su tutto il territorio nazionale, nelle librerie, nella grande distribuzione, nella catena degli Autogrill e negli aeroporti italiani.

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È arrivata anche in Italia la collezione di whisky Diageo ispirata a Game of Thrones, la serie televisiva che ha appassionato milioni di spettatori. A poca distanza dall’annuncio di Hbo della data di lancio dell’ottava e ultima stagione, anche Diageo fa sapere che l’intera collezione è ora disponibile in pre-order per il mercato italiano su Amazon, Vino75, whiskyshop e presto anche su altre piattaforme e-commerce. Bisognerà poi attendere la fine di febbraio per la distribuzione completa del prodotto in tutta Italia. Proseguendo la collaborazione iniziata con White Walker by Johnnie Walker, l’edizione speciale del blended whisky ispirata ai White Walkers della serie tv, Diageo e Hbo hanno creato per il gran finale otto bottiglie di whisky Single Malt, selezionati tra i più rari e pregiati, scegliendo per l’occasione le famiglie e i personaggi di Game of Thrones più iconici, assegnando ad ognuno un whisky in base al carattere che li contraddistingue.

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Montefalco Sagrantino Docg, la nuova annata si presenta alla stampa specializzata nazionale ed internazionale e agli operatori del settore. Su il sipario di “Anteprima Sagrantino 2015” che si svolgerà a Montefalco, in provincia di Perugia, dal 18 al 20 febbraio, evento promosso dal Consorzio Tutela Vini Montefalco. Tasting, visite in cantina, approfondimenti, iniziative e masterclass per un focus completo su Montefalco, le sue aziende ed i suoi produttori. È questo l’obiettivo che si intende centrare con l’evento, attraverso il coinvolgimento attivo delle cantine e della realtà produttive di Montefalco, per una panoramica completa sulla nuova annata ma anche sulle capacità evolutive del Montefalco Sagrantino Docg, sugli abbinamenti gastronomici con il coinvolgimento diretto di chef provenienti da tutta Italia, sulla corretta comunicazione all’interno di un ristorante, con il coinvolgimento dei sommelier italiani. “L’edizione di quest’anno di Anteprima Sagrantino”, dichiara Filippo Antonelli, presidente del Consorzio Tutela Vini Montefalco, “da un lato conferma la sua mission, quella di far conoscere la nuova annata, in questo caso la 2015, ad una platea qualificatissima di giornalisti di stampa specializzata, di addetti ai lavori, di operatori; dall’altro lato presenta delle importanti novità nella formula e negli aspetti di ordine tecnico, con l’obiettivo di favorire una conoscenza sempre più consapevole delle nostre produzioni vitivinicole. Il Consorzio si mette così al servizio delle aziende partecipanti, che sono e restano le vere protagoniste dell’evento. Anteprima Sagrantino è uno strumento dedicato alle nostre realtà produttive, una importante occasione di promozione e di valorizzazione del territorio nella sua interezza, attraverso un’attività di incoming di stampa nazionale ed internazionale per coltivare con sempre maggiore assiduità il binomio vino – territorio, perché Montefalco e l’Umbria in generale non sarebbero le stesse senza i nostri vini, e viceversa. Inoltre quest’anno celebriamo i 40 anni dal riconoscimento delle denominazioni Montefalco Doc e Montefalco Sagrantino Docg, istituite nel 1979, testimonianza di un lungo ed importante processo di osmosi tra vitivinicoltura e territorio da valorizzare e tutelare sempre di più, da rafforzare evento dopo evento, iniziativa dopo iniziativa”.

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I vini della Doc Sicilia, dal primo gennaio 2021, saranno garantiti anche dal contrassegno di Stato, la fascetta numerica che consentirà di tracciare tutte le fasi della vita di una bottiglia. La decisione di introdurre la fascetta rilasciata dalla Zecca di Stato è stata presa dal cda del Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia, che ha accolto le diverse richieste arrivate dai produttori. Pur essendo consapevole che l’iniziativa avrà un costo per le aziende, il cda della Doc Sicilia con questa decisione ha privilegiato gli indubbi benefici che si avranno, anche sulla base delle esperienze già avviate da tante altre Doc italiane. La scelta di programmare con largo anticipo l’adozione della fascetta per le bottiglie consentirà alle aziende di dotarsi dei macchinari necessari. Il contrassegno di Stato, obbligatorio solo per le Docg, è ormai patrimonio delle più importanti Doc italiane e consentirà di concludere il percorso dei controlli anti contraffazione, offrendo una maggiore tutela sia alle aziende sia ai consumatori. È certo che la continua crescita della produzione di bottiglie Doc Sicilia, vendute in Europa e nel resto del mondo, se da un lato è un successo che premia il valore e la quantità generata dalle aziende vinicole, dall’altro espone al rischio di contraffazioni che provocano un danno economico e di immagine ai produttori. A favore della scelta della Doc Sicilia di introdurre la fascetta sulle bottiglie c’è anche l’esperienza di altri comparti del made in Italy, come il settore dell’agroalimentare, che hanno dovuto fare i conti con episodi di contraffazione che hanno causato ingenti danni economici. Il successo del made in Italy, infatti, ha fatto sì che i consumatori abbiano avuto la necessità di essere garantiti sulla qualità e la provenienza dei prodotti acquistati. Afferma Filippo Paladino, vice presidente del Consorzio Doc Sicilia e vice presidente della Cantina Colomba Bianca: “Per le aziende l’applicazione delle fascette significa poter avere un controllo su tutto il percorso di lavorazione dell’uva, dal vigneto alla bottiglia. Ciò consente anche di valutare l’andamento dell’offerta del prodotto per mantenere ad un giusto livello la retribuzione delle uve che gli agricoltori conferiscono alle cantine. L’introduzione delle fascette può sembrare un ostacolo per le piccole aziende che devono obbligatoriamente attrezzare le loro linee di imbottigliamento con le macchine fascettatrici. Ecco perché credo che vada offerta alle aziende, attraverso i bandi Ocm investimento, una corsia preferenziale per l’acquisto dei macchinari”.

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