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Day by Day: Roma da Nathan al ’68 e il Festival di Sky Arte a Palermo

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“Roma città moderna. Da Nathan al Sessantotto”, mostra in corso alla Galleria d’Arte Modena di Roma, prolunga il suo percorso “in movimento” fino al prossimo 2 dicembre, anche grazie al successo di critica e pubblico. Per non parlare dell’interesse che si registra nei confronti del miglior sindaco romano di tutti i tempi, Ernesto Nathan. La mostra si arricchisce di nuove opere mentre continua la serie di iniziative collegate all’esposizione con l’intento di ricostruire, attraverso le arti e la cultura del periodo, un’immagine a tutto tondo della città di Roma, da sempre polo d’attrazione di culture e linguaggi diversi. Ai tanti e importanti artisti già presenti, si aggiunge un’opera esemplare di Fausto Pirandello, Il remo e la pala (1933) in prestito speciale dal Museo del Novecento di Milano. La tela è una delle “storie sospese fra realtà e mito”, caratteristiche della produzione degli anni Trenta, quando l’artista porta a maturazione spunti cézanniano-cubisti, suggestioni simboliste, primitiviste e metafisiche e un uso del colore precisato a confronto con i “tonalisti” della Scuola Romana. Entrano in mostra anche due nuovi capolavori del futurismo romano, La corrida (1929-30) di Enrico Prampolini e Aeropittura (1934) di Osvaldo Peruzzi, oltre che una nuova opera di Giulio Turcato, Avventuristico (1962), altro suo capolavoro che potrà essere ammirato accanto al suo Comizio (1950), dipinto eccellente per descrivere il passaggio dell’artista dalla figurazione all’astratto, fra gli anni Cinquanta e Sessanta. A queste opere sarà contrapposto Bacio indelebile (post 1960) di Tomaso Binga in modo da rafforzare la pagina dell’arte sperimentale degli anni Sessanta della mostra. Per i mesi di ottobre-novembre 2018 continua, inoltre, la serie degli Incontri in mostra e L’opera della domenica, oltre alle Giornate speciali di cultura contemporanea e ai Film d’artista degli anni Sessanta di Franco Angeli, Gianfranco Baruchello, Luca Maria Patella, Mario Schifano, trasmessi a ciclo continuo all’interno della biblioteca per tutto il periodo di apertura della mostra. La mostra, a cura di Claudio Crescentini, Federica Pirani, Gloria Raimondi e Daniela Vasta, è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Organizzazione Zètema Progetto Cultura. Gli eventi sono stati resi possibili grazie alla collaborazione con Accademia di Belle Arti di Roma, Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale e Istituto Luce-Cinecittà.

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In occasione del centenario della nascita di Giuliano Briganti, Santa Maria della Scala di Siena, nei locali della Biblioteca Giuliano Briganti, presenta un altro progetto espositivo dedicato al grande storico dell’arte dal titolo “Dalla maniera alla veduta. Il percorso di una vita”. Lo scopo dell’esposizione, visibile da lunedì 8 ottobre a giovedì 13 dicembre, è quello di presentare, attraverso libri, fotografie ed incisioni, gli argomenti di maggiore interesse dello studioso. Il visitatore avrà la possibilità di ammirare, pertanto, non solo i testi autografi di Giuliano Briganti ma anche alcuni libri antichi a lui appartenuti come “Le Vite di Giorgio Vasari” del 1568, “Le Vite di Giovan Pietro Bellori” nell’edizione del 1728, “L’Etruria Pittrice di Marco Lastri” del 1791/95 e da due antichi strumenti ottici: lo Specchio Claude e la Camera obscura portatile, in prestito dal Museo dei Mezzi di Comunicazione di Arezzo, usati da numerosi maestri della pittura di paesaggio e di veduta. Se si osserva la ricca bibliografia di Briganti, si può notare come già in giovanissima età, egli avesse abbastanza chiara l’idea del suo percorso di studioso. Inizialmente, grazie ai suggerimenti dell’amico e mentore Carlo Ludovico Ragghianti, e sostenuto attivamente da Roberto Longhi, si indirizza verso il pittore Pellegrino Tibaldi e il manierismo, come argomento per la sua tesi di laurea, discussa il 22 giugno del 1940. Lo stesso anno pubblica un primo scritto su Vanvitelli e poco dopo sui pittori italiani del Seicento, per arrivare al suo primo libro “Il Manierismo e Pellegrino Tibaldi” (Cosmopolita 1945), al “Barocco strana parola” (Paragone 1950) e al catalogo della mostra I Bamboccianti. Pittori della vita popolare del Seicento (Roma 1950). Per tutto il sesto decennio del Novecento, affronta i temi Dalla maniera alla veduta soffermandosi a lungo anche sulla corrente dei Bamboccianti che, insieme all’arte di Pietro da Cortona (e seguaci), farà luce su molteplici aspetti della tendenza figurativa cosiddetta “barocca”. Per quasi un ventennio Briganti segue un intimo fil rouge di studi, che lo condurrà alla pubblicazione di corposi volumi: “La Maniera Italiana” (1961), “Pietro da Cortona o della pittura Barocca” (1962), “Gaspar van Wittel e l’origine della veduta settecentesca” (1966), “I vedutisti” (1969), “I Bamboccianti. Pittori della vita quotidiana a Roma nel Seicento” (1983), quest’ultimo in collaborazione con Laura Laureati e Ludovica Trezzani. Libri (tutti parte del percorso espositivo) tutt’ora pietre miliari per lo studio di quel periodo della storia dell’arte che abbraccia tre secoli (XVI-XVII) di produzione. In ogni suo scritto affiora, in modo evidente, la sua personalità: dalla padronanza linguistica a quella storica, dalle sue qualità di conoscitore a quelle più intimamente introspettive. La Storia dell’Arte di Briganti vede gli artisti come attori protagonisti di periodi culturali, nei quali si intrecciano le vicende dell’Italia e dell’Europa. E’ storia di emozioni che si rispecchiano nelle loro opere e nel loro stile che diviene tratto indiscusso e riconoscibile. L’occasione del centenario della nascita di Briganti permette di far emergere un patrimonio collettivo di notevole interesse con il quale il visitatore potrà inoltre interagire direttamente, avendo la rara opportunità di sfogliare, accompagnato dal personale della biblioteca e della fototeca, alcuni preziosi volumi e rare fotografie antiche.

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Sky sceglie Palermo per il Festival di Sky Arte e porta sul territorio una serie di iniziative dedicate alla città. Il capoluogo siciliano, Capitale Italiana della Cultura per il 2018 e sede della biennale europea d’arte nomade contemporanea Manifesta 12, ospiterà il 12 e il 13 ottobre attività, incontri, proiezioni e concerti in alcuni dei luoghi più significativi e suggestivi della città. A Palermo, centro creativo e culturalmente vivace, Sky sarà presente anche con appuntamenti sportivi e iniziative sociali legate all’ambiente. Una due giorni immersiva che vedrà il coinvolgimento sul territorio di alcuni tra i protagonisti della scena artistica, musicale e sportiva italiana, con eventi aperti a tutti e a titolo gratuito. Il cuore delle numerose iniziative sparse per la città sarà la Kalsa, quartiere arabo a due passi dal mare, autentico e affascinante nel suo duplice aspetto di quartiere popolare ma che conserva ancora testimonianze di sfarzo, in un mix di vicoli suggestivi, ricchissimi palazzi nobiliari, spazi pubblici recuperati al degrado e ritornati a far parte di eventi molto seguiti della vita culturale della città. Tre le spettacolari location la chiesa di Santa Maria dello Spasimo. La sera di venerdì la navata centrale ospiterà il concerto di Brunori Sas, un omaggio a “Com’è profondo il mare” di Lucio Dalla. Nell’evento, ideato in esclusiva per Palermo, il cantautore reinterpreterà il primo album da autore di Dalla in una terra in cui il mare è, oggi, simbolicamente al centro dell’attenzione. Nella giornata di sabato numerosi proiezioni e incontri con volti del canale, ospiti e personaggi legati al mondo dell’arte e della musica si terranno proprio nello Spasimo o al Teatro Garibaldi. Tra gli altri anche Manuel Agnelli, Ambra Angiolini, Isabella Ragonese, Oliviero Toscani, Carlo Lucarelli, Tea Falco. Infine, l’Orto Botanico sarà il luogo ideale per assistere a un incontro dedicato all’intelligenza delle piante con lo scienziato di fama mondiale Stefano Mancuso e i Deproducers, un collettivo di musicisti che con il progetto Botanica, co-ideato e co-prodotto con Aboca, raccontano la magia del mondo vegetale. Tra i partner del Festival, la radio ufficiale Virgin Radio e ArtTribune. Il programma completo e tutti i dettagli per accreditarsi gratuitamente ai numerosi eventi previsti nella due giorni, si possono consultare sul sito www.festivalskyarte.com.

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Dal 12 al 18 ottobre, in occasione dei Brera Design Days, gli spazi di Refin Studio di via Melone ospiteranno il progetto fotografico In Cartoons di Lucia Baldini, promosso da Baleri Italia e ispirato alla collezione Cartoons di Luigi Baroli, Compasso d’Oro 1994. Contestualmente alla mostra, l’azienda presenterà anche una nuova versione di Cartoons, alta 150 cm e disponibile in una selezione più ampia di colori. Baldini è una fotografa toscana che da anni lavora nel mondo delle arti e dello spettacolo: dal suo incontro con Cartoons è nato un progetto che ha portato il rinomato paravento in un viaggio alla scoperta di Firenze e di chi quotidianamente vive la città. I protagonisti sono professionisti di settori differenti, persone che con le loro attività rappresentano modelli positivi e la vera identità del territorio (dal direttore di ricerca della Normale di Pisa allo scrittore pluripremiato, dall’artista riconosciuto a livello internazionale alle donne impegnate nella ricerca contro il cancro). Ogni scatto racconta dell’incontro tra Cartoons e un diverso personaggio, ritratti insieme nell’ambiente più emblematico per lo stesso. Cartoons diventa così un ospite con cui ognuno è chiamato a interagire liberamente, raccontandosi anche attraverso questo versatile oggetto di design. Omaggio al padre di Cartoons, uno scatto con lo stesso Luigi Baroli, che si aggiunge ai volti toscani e alle loro storie. Lavorare trasversalmente su mondi paralleli per creare, grazie ad un fil rouge comune, un racconto inedito, è il modus operandi di Baldini, riscontrabile anche in altri suoi lavori (come Tangonalìa o il percorso di 12 anni insieme a Carla Fracci). “Cartoons l’ho scoperto nel bel negozio di Firenze dell’architetto Gabriella Vetrugno, Adele Interiors Design. Per questo ho pensato fosse bello far partire il viaggio con Cartoons proprio da questa città”, afferma Baldini: “Il progetto In Cartoons è stato esso stesso un viaggio, in cui Cartoons è stato un compagno complice e ludico”. Ventotto gli scatti esposti in occasione dei Brera Design Days presso Refin Studio, con un allestimento a cura di Parisotto+Formenton Architetti che mette in relazione le foto di Lucia Baldini con lo spazio progettato da Sottsass Associati, curiosamente nello stesso anno in cui Cartoons ha ricevuto il premio Compasso d’Oro, e alcuni pezzi della collezione 2018 Baleri Italia, in un dialogo di rimandi tra arte, architettura e design. Lo showroom milanese di Ceramiche Refin si conferma spazio poliedrico, fautore di iniziative culturali cariche di progettualità e stimoli per professionisti del settore; un luogo pensato e dedicato all’incontro tra il prodotto e i progetto, che incentiva lo stabilirsi di sinergie e nuove collaborazioni. Baleri Italia, promotrice dell’iniziativa che coinvolge uno dei prodotti più rappresentativi per l’azienda e per la storia del design italiano, presenterà contestualmente alla mostra anche una nuova versione di Cartoons.