Ci sarà anche Arnold Schwarzenegger alla Reggia di Venaria, dove dal 13 settembre e fino al 10 marzo del prossimo anno andrà in scena la mostra “Ercole e il suo mito”. L’esposizione è stata ideata per illustrare la figura dell’eroe mitologico greco attraverso un’articolata selezione di oltre settanta opere, tra ritrovamenti archeologici, gioielli, opere d’arte applicata, dipinti e sculture e molto altro, dall’antichità classica al Novecento. La rassegna acquista un particolare significato alla luce dei lavori di restauro in corso della “Fontana d’Ercole”, fulcro del progetto secentesco dei Giardini della Reggia, un tempo dominata dalla statua dell’Ercole Colosso del 1670. Il percorso alla Venaria si aprirà con una sezione che ripercorrerà l’origine del mito in epoca pagana, con una serie di ritrovamenti archeologici di grande pregio e raffinatezza, come vasi, anfore, coppe, realizzate nella regione greca dell’Attica tra il 560 e il 480 a.C., provenienti dall’Antikenmuseum di Basilea, che raffigurano diverse imprese canoniche dell’eroe: tra queste spiccano la monumentale anfora del Pittore di Berlino, una delle massime espressioni della ceramica ateniese e l’hydria attribuita al Gruppo dei Pionieri. Chiuderà l’esposizione una curiosa sezione che, ricostruendo un foyer cinematografico tipico degli anni cinquanta e sessanta del secolo scorso, testimonierà il rifiorire dell’interesse sul mito di Ercole, con i grandi film, cosiddetti del “peplo”, prodotti a Cinecittà e poi ancora recentemente a Hollywood, che videro impegnati attori quali Giuliano Gemma e Schwarzenegger, oltre alla trasposizione in disegni animati di Walt Disney.
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L’Anicav, l’Associazione nazionale industriali conserve alimentari vegetali, ha incontrato il ministro delle politiche agricole Gian Marco Centinaio, al quale sono state illustrate le criticità e i problemi strutturali del comparto del pomodoro da industria al fine di definire insieme un percorso che porti all’efficientamento e al rilancio dell’intera filiera pomodoricola. È stato posto l’accento sull’importanza di un settore che, con un fatturato totale di 3,1 miliardi di euro e una quota di export pari a 1,6 miliardi di euro, rappresenta una delle punte di eccellenza dell’industria agroalimentare italiana. Quest’anno, in Italia, sono stati messi a coltura 60.626,80 ettari di pomodoro da industria, con una riduzione del 5,9 per cento rispetto al 2017. Il calo si registra nel bacino centro sud, con particolare riguardo agli areali foggiano e toscano, con una contrazione degli ettari investiti dell’8 per cento e nel bacino nord con una flessione di poco meno del 5 per cento. Naturalmente la produzione finale dipenderà dalla resa agricola. Molti i temi posti all’attenzione: i continui attacchi sull’origine del pomodoro, con la “leggenda” del pomodoro cinese sulla tavola degli italiani, la “questione caporalato”, il problema delle contraffazioni alimentari, le problematiche ambientali e le politiche protezionistiche, minacciate o già messe in atto, da alcuni stati. “L’agenda sottoposta al ministro Centinaio è molto fitta”, spiega Antonio Ferraioli, presidente di Anicav, “e grande attenzione è stata data alla necessità di definire una governance interprofessionale del pomodoro da industria che, oltre a favorire il processo d’integrazione di filiera valorizzando il prodotto, potrà assicurare un’attenta programmazione ed una condivisa pianificazione, e, nel contempo, garantire il rispetto delle regole e degli accordi raggiunti.” Dopo l’Oi Pomodoro del nord, si rende, infatti, indispensabile la costituzione di un’organizzazione interprofessionale anche per il centro sud, per la quale si è in attesa del riconoscimento da parte del ministero. “Inoltre”, prosegue Ferraioli, ”è stato posto l’accento sull’esigenza di valorizzare le produzioni di qualità, come il pomodoro pelato simbolo del made in Italy nel mondo, per il quale è stato avviato l’iter per l’ottenimento del marchio di tutela Igp che potrà spingere verso una crescita dei consumi e una ripresa del mercato.”
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Perché il leader di corsa al Tour de France indossa una maglia gialla? Chi ha inventato il deragliatore? Cos’è la galleria del vento? Che ruolo ha svolto l’abbigliamento femminile nell’evoluzione della bicicletta? A queste 3 e ad altre 97 curiosità risponderà, dal prossimo 25 settembre. il libro “Storia del cislismo in 100 oggetti” (Rizzoli illustrati), che, grazie allo sguardo originale dell’autrice Suze Clemitson, metterà in scena la storia del ciclismo da un’angolazione diversa:una sorta di dietro le quinte focalizzato su memorabilia, curiosità, accessori, aneddoti lontani dai circuiti di gara. Ogni oggetto sarà accompagnato da un’immagine dai primi prototipi di velocipedi nell’Ottocento al campionissimo Coppi vittorioso al Tour de France del 1949.
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Un brand come quello di illycaffè, azienda leader globale nel segmento del caffè di alta qualità, è pronto anche quest’anno ad animare Barcolana con i grandi nomi del fine dining italiano. Il 10 ottobre a Trieste ritorna infatti Barcolana Chef, lo spin-off gourmand della storica regata, che coinvolge ogni anno i migliori chef in un evento tra vela e cucina. Antonia Klugmann, Caterina Ceraudo, Matteo Metullio, Alfio Ghezzi, Luigi Taglienti, Claudio Sadler, Pino Cuttaia, Eugenio Boer e Giancarlo Morelli sono i 9 illy chef ambassador invitati a partecipare alla due giorni che in occasione dei 50 anni della regata si presenta con un nuovo format. Ospitati da Matteo Metullio all’Harry’s Piccolo & Bistrò che proporrà un piatto realizzato insieme agli chef Davide De Pra e Alessandro Buffa, i 9 ambassador e il pasticcere Antonio Tufano prepareranno per la città e gli ospiti della regata piatti ispirati al tema dell’acqua in uno show cooking aperto al pubblico nella suggestiva piazza Unità d’Italia. Acquistando un pacchetto di 9 piatti degustazione sarà cosi possibile assaggiare tutte le loro creazioni e contribuire alla charity di Barcolana chef che devolverà il ricavato della vendita dei piatti stellati all’ospedale pediatrico Burlo Garofolo di Trieste. Una volta spenti i fornelli e chiuso le cucine, l’11 ottobre gli chef diventeranno velisti per un giorno sfidandosi, assistiti da skipper professionisti, in una regata nella regata, in preparazione alla gara ufficiale prevista per il 14 ottobre. Barcolana Chef è solo uno dei momenti che vedono attivamente coinvolto illycaffè nel sostegno della manifestazione. L’azienda infatti, ha contribuito anche quest’anno alla realizzazione del manifesto dell’evento firmato che per questa edizione porta la firma di Marina Abramovich e un messaggio di unità e collaborazione per la salvaguardia del pianeta.
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Nasce Arteparco, un progetto che vuole portare l’arte contemporanea all’interno di uno dei luoghi naturali più antichi e suggestivi d’Italia: il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Ogni anno un artista sarà invitato a confrontarsi con le Foreste Vetuste del Parco, dichiarate nel 2017 patrimonio dell’Unesco, rendendole così non solo cornice ma parte stessa dell’opera che, realizzata interamente con materiali ecologici, si trasformerà seguendo i ritmi e le condizioni dettate dall’ambiente, dichiarando la sua appartenenza allo spazio verde. Il progetto Arteparco è ideato dall’agenzia di comunicazione Paridevitale che lo ha realizzato insieme all’Ente Parco e al Comune di Pescasseroli, e sviluppato in collaborazione con Bmw Italia, azienda che si distingue per il suo consolidato impegno rivolto alla sostenibilità e alla protezione ambientale, e Sky Arte, il primo canale televisivo dedicato all’arte in tutte le sue forme. Bmw metterà a disposizione le sue e-Bike offrendo ai visitatori la possibilità di avvicinarsi all’opera nel Parco in un modo alternativo. La prima edizione sarà inaugurata sabato primo settembre con l’installazione site-specific Animale – Vegetale (Il Cuore) dell’artista-designer Marcantonio. “Il parco da sempre si contraddistingue a livello internazionale per il suo impegno rivolto alla conservazione di specie vegetali e faunistiche: la natura stessa qui è un’opera d’arte che va protetta e salvaguardata con la stessa cura che rivolgiamo ad una scultura del Bernini o al Colosseo”, afferma Antonio Carrara, presidente del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, “e siamo felici che i nostri visitatori con questo progetto abbiano la possibilità di scoprire nella cornice stupefacente delle nostre montagne un’opera che condivide i nostri valori e la nostra visione”. Marcantonio, la cui ricerca da sempre indaga le connessioni tra uomo e natura, ha immaginato la scultura come parte integrante della natura: Animale – Vegetale (Il Cuore) si sviluppa infatti intorno ad un albero del bosco, e l’opera trae ispirazione dalla natura, da cui nasce concettualmente e fisicamente. “Forse amiamo gli alberi perché ci ricordano molti sistemi, come ad esempio le nostre vene, le nostre conoscenze, il nostro sistema nervoso, o le possibilità della nostra vita, in cui ogni diramazione e ogni scelta portano ad uno scenario diverso”, racconta Marcantonio. “Il concetto di ‘animale vegetale’ è un tema su cui sto lavorando: amo il mondo animale e il mondo vegetale e fantastico su una loro commistione. Durante l’evoluzione la cellula vegetale e quella animale si sono sviluppate diversamente ma in realtà ciò che le differenzia è solo un corpuscolo, il cloroplasto. Per il resto sono uguali. Il mondo vegetale è più antico del nostro e molti degli alberi del parco sono più vecchi di noi, continuano a produrre l’ossigeno che alimenta la nostra vita. Perché non dar a questo parco il nostro cuore? Un cuore che, come vene ha i rami di un albero, anche per ricordarci che vegetale e animale sono un tutt’uno”.