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Day by Day: un apiario al centro di Roma e il Chianti che vola in Russia

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Pochi sanno che nel centro storico di Roma, in cima a un edificio storico come Palazzo Della Valle, in corso Vittorio Emanuele II, nella sede di Confagricoltura, c’è un allevamento di api attivo dal 1980. E qui la Fai-Federazione Apicoltori Italiani, impegnata su questo versante, ha un presidente come Raffaele Cirone che vuole mettere a disposizione della città questa esperienza: “Presto potrà tradursi in una operosa e costruttiva collaborazione, perché i nostri alveari insieme a quelli di tanti altri soggetti attivi su Roma, impegnati con l’allevamento urbano delle api, costituiscono un patrimonio al servizio della collettività. Tema, questo del biomonitoraggio della città eterna, che abbiamo peraltro avuto modo di portare anche all’attenzione dell’Arma dei Carabinieri con la quale è già attiva una specifica convenzione”. In ballo c’è un “progetto condiviso e finalizzato non solo a misurare il tasso di inquinamento, ma anche a migliorare il servizio di impollinazione delle tante risorse vegetali che la nostra città offre”. In fondo è questo il vero mestiere dell’ape.

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Il Verdicchio è uno dei vini amati dal nuovo commissario tecnico della Nazionale di calcio italiana, Roberto Mancini, da vero marchigiano. E la Doc Verdicchio dei Castelli di Jesi quest’anno celebra il suo cinquantesimo anniversario. Mezzo secolo di storia che ha caratterizzato la viticoltura marchigiana, dando vita ad uno dei più grandi vini bianchi d’Italia rappresentato da 400 produttori e 2.200 ettari distribuiti su un territorio di 25 comuni (23 in provincia di Ancona e 2 in quella di Macerata). Verdicchio in testa, con un vino ambasciatore delle Marche nel mondo, con la missione di esaltare la grande versatilità con una produzione esclusivamente imbottigliata all’origine: è questa la vocazione di Montecappone, l’azienda vinicola della famiglia Mirizzi (già proprietari della storica enoteca Bomprezzi a Roma, in zona Tuscolana) che quest’anno festeggia cinquant’anni. Vigne situate sulle colline e sui Castelli di Jesi, dove da tre generazioni si producono vini che sono un’autentica espressione del territorio e che rispondono a requisiti imprescindibili come l’accurata selezione delle uve sul vigneto, le basse rese per ettaro e la vinificazione senza ossigeno, senza mai perdere di vista l’importanza della sostenibilità ambientale. Montecappone attualmente si estende su quasi 35 ettari, coltivati principalmente a Verdicchio e Montepulciano secondo i principi della lotta integrata, esprimendo una produzione che si aggira sulle 180 mila bottiglie l’anno, vendute per il 40 per cento all’estero, soprattutto in Usa, Giappone, Danimarca, Olanda, Belgio, Svizzera e Germania. Una quindicina le etichette aziendali, tra bianchi, rossi, rosati, bollicine e vini dolci, realizzate sotto la supervisione dell’enologo Lorenzo Landi: prime fra tutte, Utopia (Castelli di Jesi Verdicchio Classico Riserva Docg) e Federico II A.D.1194 (Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore). Ma nella produzione bianchista della cantina ci sono anche Madame (Marche Igt Passerina), Monsieur (Offida Docg Pecorino), Tabano (Marche Igt Bianco), La Breccia (Marche Igt Sauvignon) e altri tre Verdicchi, tra cui Muntobe (Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore). Completano la gamma, tre rossi (Tabano e Utopia, entrambi Marche Igt Rosso, e Rosso Piceno), due bollicine Spumante Passerina Brut e Spumante Sauvignon Igt, il rosato Pergolesi A.D. 1710 Marche Igt e i due vini dolci Ákinos Marche Igt Bianco e Résio Verdicchio dei Castelli di Jesi Passito da uve botritizzate. Nel 2015, inoltre, Gianluca Mirizzi ha creato l’omonima azienda, firmando una personalissima linea di vini e di oli che si sintetizza in Ergo ovvero un Cru di Verdicchio più tradizionale, carico di colori, come si produceva anticamente, con aromi di frutta matura, e nel neonato Metodo Classico da uve Verdicchio, un Millesimato Extrabrut con 24 mesi di permanenza sui lieviti. Accanto ai vigneti, Montecappone possiede anche 13 ettari di oliveti.

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Il Consorzio Vino Chianti vola in Russia, per “Solo Italiano – Simply Italian Wine Russia”. Un doppio appuntamento tra Mosca e Pietroburgo, rispettivamente il 4 e il 6 giugno per consolidare la presenza di una denominazione che si sta facendo sempre più strada nei gusti dei consumatori russi. Nel 2017, fonte Nomisma, l’export italiano del vino è cresciuto di ben il 35 per cento e con questa spinta il Consorzio presieduto da Giovanni Busi si prepara ad un altro viaggio fuori Europa, dopo il successo recente della missione in un altro grande mercato, quello cinese. Un evento che va ben oltre il format della fiera o dell’esposizione, ma che predilige il contatto diretto con i professionisti ed esperti internazionali del settore. Ci saranno seminari e delle degustazioni guidate seguiti dal walk-around tasting. Ci sarà il meglio del made in Italy, con etichette e aziende di altre regioni, e il Consorzio avrà la sua sezione Chianti con 26 aziende che presenteranno i loro vini in maniera più organica e omogenea.

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Il Cantiere Internazionale d’Arte dedica l’edizione numero 43 al tema “Vita Morte Meraviglie”. Dal 12 al 29 luglio, la rassegna ideata da Hans Werner Henze proporrà 65 appuntamenti, diffusi tra Montepulciano e la Valdichiana Senese. Il direttore artistico Roland Böer, coadiuvato dal coordinamento artistico di Giovanni Oliva, ha ideato un cartellone che annovera opera lirica, teatro, danza, concerti sinfonici, musica da camera, performance, arti figurative ed eventi speciali. Oltre alla città poliziana, sono coinvolti i comuni di Cetona, Chianciano Terme, San Casciano dei Bagni, Sarteano, Sinalunga, Torrita di Siena, Trequanda. La cooperazione tra artisti prestigiosi e giovani talenti caratterizza l’evento sostenuto da Mibact, Regione Toscana, Comune di Montepulciano e Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano. Alice Pasquini è l’artista che ha realizzato l’immagine ufficiale del Cantiere: street artist italiana tra le più apprezzate nel mondo, il New York Times ne ha tracciato un profilo lusinghiero, affermando che “le sue opere si distinguono per il calore e per i soggetti tratti dalla vita reale.”

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Canottaggio protagonista: dal Tamigi allo specchio d’acqua della Fontana dei Delfini all’interno del Parco della Reggia di Caserta. Non è la stessa cosa, ma i magnifici “otto” di Oxford e Cambridge tengono molto a questa sfida, singolare e spettacolare, che si gioca allo sprint sui 350 metri di un percorso inserito in un contesto storico e ambientale unico al mondo. E hanno risposto entusiasticamente al nuovo invito, rinforzando gli equipaggi con atleti olimpionici di comprovato spessore. La Reggia Challenge Cup 2018 è al suo quarto appuntamento: si svolgerà dall’8 al 10 giugno con un corollario di gare riservate ai master, ai giovani e agli atleti del Comitato Italiano Paralimpico. Tre giorni di canottaggio ad altissimo livello, una serie sociale e un contorno di pubblico straordinario a conferma che i beni culturali, gestiti con lungimiranza e competenza, possono rappresentare un moltiplicatore di sviluppo e turismo.

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