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Renzi salvo sulle banche grazie alle “provvidenziali” assenze nazarene: bella apertura di campagna elettorale…

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Con rare eccezioni, ieri le tv hanno omesso di spiegare la cosa. Stamattina, sui giornali, lo fanno meritoriamente solo poche testate: La Verità, con un eccellente articolo di Claudio Antonelli, La Stampa e Il Fatto (con minore evidenza Libero e altri quotidiani, dove bisogna cercare qualche riga nel corpo degli articoli di cronaca parlamentare).

Di che si tratta? Ieri era in programma l’atto finale della famigerata Commissione sulle banche. In mattinata, era saltata la proposta di Pierferdinando Casini di una “relazione condivisa”: e sarebbe stata – diciamocelo – una presa in giro, cioè un mero “verbale-patchwork” delle proposte di tutti, una specie di puro e semplice resoconto. Dunque, alle 12, il Pd è stato costretto a presentare la sua relazione di maggioranza e a metterla rischiosamente ai voti.

Ma – ecco il punto – il centrosinistra è entrato nell’Aula della Commissione senza numeri, senza maggioranza: presenti a sinistra solo 19 commissari su 40. Alle opposizioni sarebbe bastato schierare i suoi 19 per umiliare Renzi (e Casini, neo candidato Pd), e costringere la sinistra a una figuraccia senza precedenti: una Commissione d’inchiesta nemmeno capace di approvare un documento conclusivo.

Immaginatevi la scena: Renzi è già da settimane in caduta nei sondaggi. Questo sarebbe stato il colpo definitivo. La fine della campagna elettorale.

E invece? E invece tre parlamentari di Forza Italia e una del gruppo Gal (Senato, centrodestra) non si sono presentati. Nei corridoi (e nell’immancabile intervista a Casini su La Stampa di stamattina, per giustificare tutti…), a posteriori, iniziava il festival delle scuse: Tizio non è stato ricandidato, Caio era in campagna elettorale…

La sostanza è purtroppo semplice e chiara: un’ennesima prova tecnica di Nazareno, un’ennesimo aiutino al Pd da destra. Poveri elettori di centrodestra, desiderosi di vincere e battere la sinistra: se potessero vedere e sapere come si comportano i loro dirigenti…