Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha esordito punzecchiando il co-conduttore David Parenzo per le sue dichiarazioni nei confronti delle forze dell’ordine sul caso dei manifestati a cui sono stati chiesti i documenti durante le commemorazioni di Navalny. “Allora ragazzi, oggi è accaduta una cosa molto molto grave. Un una trasmissione che va in onda di mattina, in un orario abbastanza bizzarro per una trasmissione di attualità, e che si chiama “L’aria che tira” è successa una cosa molto molto grave e vedo già le forze di polizia che reagiscono. Parlo seriamente questa volta. Non è solo goliardia o divertimento come spesso facciamo qui alla Zanzara. C’è un conduttore televisivo, anche abbastanza importante, che di nome fa David e di cognome Parenzo il quale ha messo in dubbio il fatto che le persone identificate per strada dalla polizia, mentre omaggiavano il signor Navalny, possano essere comunicati all’ambasciata russa. Un attacco diretto alla polizia di Stato o a chi ha fatto quei controlli e, infatti, ci sono sindacati di polizia che già si sono mobilitati. Dei sindacati di polizia hanno detto “ma come ti permetti di dire che dei poliziotti possano comunicare o il ministero degli internazionali”. Rivolgendosi al co-conduttore David Parenzo, Cruciani ha continuato: “Piantedosi dovrebbe prenderti e farti una bella sgrullata, un bel rimprovero in diretta. Come ti permetti di pensare che i funzionari di polizia possano passare dei nomi all’ambasciata russa?”
Cruciani ha poi affrontato il caso di un’ascoltatrice della trasmissione che, intervenendo in diretta, ha rivolto invettive contro Navalny: “Seconda cosa, secondo voi va espulsa dall’Italia una signora, ieri ospite della nostra trasmissione, che ha detto che Navalny deve bruciare all’inferno? Secondo voi, questa cittadina russa, ma anche italiana, deve essere espulsa dal nostro paese come dicono alcuni? È una follia. Non deve essere espulso nessuno. Può avere anche le opinioni più estreme e non deve essere espulso. Non ci deve essere nessun controllo su questa signora che si chiama Olga di nome e Ignatieva di cognome.”
Infine, Cruciani ha commentato la sentenza della corte di Milano sull’omicidio di Carol Maltesi: “Terza cosa, per fortuna la corte d’appello di Milano ha condannato all’ergastolo l’assassino della pornoattrice, passata anche qui alla Zanzara, fatta a pezzi e nascosta per mesi in un frigorifero dal suo assassino ex compagno. Incredibilmente, in primo grado aveva preso 30 anni. Hanno riconosciuto gli aggravanti e gli hanno dato l’ergastolo. Io dico evviva però non illudetevi amici miei perché uscirà, non tra 10 anni magari, ma magari tra 20 anni questo sarà libero dopo aver fatto a pezzi una ragazza.”