Per Huxley siamo solo una “calca di pecore umane che vivono soggiogate dalle cieche leggi delle abitudini”. Huxley, dalle sue pagine, ci invita a questo: a elevarci dalla “dissenteria quotidiana dell’effimero, vera rovina della nostra epoca”.
Solo così potremo arginare il pericolo di un mondo nuovo sempre più simile al nostro: un mondo non di schiavi terrorizzati dalle punizioni di un regime totalitario, ma una società di ebeti rimbambiti da piaceri cafoneschi.
Gian Paolo Serino, 24 settembre 2020