Commenti all'articolo Auto aziendali, il suicidio fiscale spiegato in 4 punti
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alfonso
4 Novembre 2019, 11:56 11:56
Ringraziamo le politiche di SX con a capo tutti quelli che NON sono stati eletti dai cittadini italiani e che ci vogliono tutti uguali per mantenere in vita la farraginosa e costosa macchina del palazzo. Questi NON ELETTI ci vogliono uguali di fronte ai loro benefici (quelli permangono anche a sinistra) ma ridotti con le pezze ai pantaloni affinché la nazione possa continuare a sostenere i costi delle LORO poltrone. Una norma insostenibile che non ha nessun motivo di esistere visto l’auto aziendale, IN AZIENDA, la danno esclusivamente a chi fa un sacco di chilometri all’anno in lungo e in largo a cercare fatturato. A quelli che sono per l’equiparazione verrebbe da dire di provare anche a loro a farsi 50.000kmn all’anno sempre in giro, lontano dalla famiglia e senza le proprie abitudini! L’auto è un bene strumentale, e molto spesso premia le capacità, non si capisce ora un’azione massiva di tale entità. Certo è che anche questa mossa sarà con assoluta certezza una delle tante che contribuiranno a far cadere un governo non voluto da nessuno che tutto fa tranne che pensare ad una crescita.
Massimiliano
3 Novembre 2019, 16:21 16:21
Ciao a tutti, proprio cosi.
Per fare un esempio concreto sono un dipendente che lavora come ISF, per un azienda farmaceutica e ho appunto un’auto aziendale.
Le nostre auto vengono prese in Leasing aziendale , es ARVAL, e concesse a noi ” non per scelta”, ma perché siamo costretti dall’azienda, in uso promiscuo. Per quest’uso io pago un canone auto abbastanza elevato e in più la tassa “Prodi”, perché introdotta da Prodi credo nel 2006. In totale già paga in trattenute dallo stipendio una cifra importante circa 130 euro mensili, sia come canone auto che come “uso privato”.
Considerando che su circa 50.000 km all’anno nel 2018 ho percorso per uso privato solo 3863 km, credo che pago gia abbastanza per un auto che non sarà mai mia e che uso quasi totalmente per lavorare. Questa è una vera ingiustizia e non credo che possa essere considerato un benefits.
Giuseppe
2 Novembre 2019, 19:50 19:50
Lavoro in una grande azienda, dove ci sono colleghi venditori con le sw aziendali ad uso promiscuo = carburante gratis e noi che la macchina ce la dobbiamo comprare e per lavoro usiamo le auto utilitarie aziendali in pool. Anche noialtri andiamo dai clienti ma con la macchina sociale, trovo ingiustificabile tale diversità di trattamento. L’azienda per risparmiare tanti soldi potrebbe estendere l’uso delle auto in pool anche a loro.Quindi ben venga la modifica della tassazione alle auto aziendali.
Davide V8
1 Novembre 2019, 18:08 18:08
Premesso che aumentare le imposte sulle auto (il succo è questo) è sbagliato (per i motivi che cita ma anche per altri, in primis perchè la lotta al trasporto privato è ideologicamente socialista e sbagliata), mi sento di aggiungere un paio di dati e considerazioni. – -Il dato delle flotte aziendali in realtà è minore, a quanto mi risulta. Siamo intorno al 18% in Italia. Abbiamo poi noleggio a breve termine (9% circa), case e concessionari (15% circa – molte delle quali finiscono con l’essere km 0) – che non sono realmente flotte aziendali. -I privati sono intorno al 57%. Sicuramente i privati scendono e le flotte salgono. -Il punto, però, è che questo fenomeno è in gran parte riconducibile a distorsioni varie, fiscali in primis, che penalizzano il privato e premiano relativamente altri, come appunto nel caso delle flotte. Perchè il privato che si compra la sua auto deve pagare più imposte di chi passa dall’auto aziendale, o da noleggi vari? Per me, questa distorsione non è una buona cosa, ed eliminarla è una buona idea. Andrebbe fatto, però, senza aumentare l’imposizione complessiva. Lei dice che le flotte crescono e sono sempre più importanti. Vero, ma accade proprio per un regime relativamente di favore, che penalizza insensatamente il privato. Anzi, la proprietà privata. A parità di tassazione e regole… Leggi il resto »
Ringraziamo le politiche di SX con a capo tutti quelli che NON sono stati eletti dai cittadini italiani e che ci vogliono tutti uguali per mantenere in vita la farraginosa e costosa macchina del palazzo. Questi NON ELETTI ci vogliono uguali di fronte ai loro benefici (quelli permangono anche a sinistra) ma ridotti con le pezze ai pantaloni affinché la nazione possa continuare a sostenere i costi delle LORO poltrone. Una norma insostenibile che non ha nessun motivo di esistere visto l’auto aziendale, IN AZIENDA, la danno esclusivamente a chi fa un sacco di chilometri all’anno in lungo e in largo a cercare fatturato. A quelli che sono per l’equiparazione verrebbe da dire di provare anche a loro a farsi 50.000kmn all’anno sempre in giro, lontano dalla famiglia e senza le proprie abitudini! L’auto è un bene strumentale, e molto spesso premia le capacità, non si capisce ora un’azione massiva di tale entità. Certo è che anche questa mossa sarà con assoluta certezza una delle tante che contribuiranno a far cadere un governo non voluto da nessuno che tutto fa tranne che pensare ad una crescita.
Ciao a tutti, proprio cosi.
Per fare un esempio concreto sono un dipendente che lavora come ISF, per un azienda farmaceutica e ho appunto un’auto aziendale.
Le nostre auto vengono prese in Leasing aziendale , es ARVAL, e concesse a noi ” non per scelta”, ma perché siamo costretti dall’azienda, in uso promiscuo. Per quest’uso io pago un canone auto abbastanza elevato e in più la tassa “Prodi”, perché introdotta da Prodi credo nel 2006. In totale già paga in trattenute dallo stipendio una cifra importante circa 130 euro mensili, sia come canone auto che come “uso privato”.
Considerando che su circa 50.000 km all’anno nel 2018 ho percorso per uso privato solo 3863 km, credo che pago gia abbastanza per un auto che non sarà mai mia e che uso quasi totalmente per lavorare. Questa è una vera ingiustizia e non credo che possa essere considerato un benefits.
Lavoro in una grande azienda, dove ci sono colleghi venditori con le sw aziendali ad uso promiscuo = carburante gratis e noi che la macchina ce la dobbiamo comprare e per lavoro usiamo le auto utilitarie aziendali in pool. Anche noialtri andiamo dai clienti ma con la macchina sociale, trovo ingiustificabile tale diversità di trattamento. L’azienda per risparmiare tanti soldi potrebbe estendere l’uso delle auto in pool anche a loro.Quindi ben venga la modifica della tassazione alle auto aziendali.
Premesso che aumentare le imposte sulle auto (il succo è questo) è sbagliato (per i motivi che cita ma anche per altri, in primis perchè la lotta al trasporto privato è ideologicamente socialista e sbagliata), mi sento di aggiungere un paio di dati e considerazioni. – -Il dato delle flotte aziendali in realtà è minore, a quanto mi risulta. Siamo intorno al 18% in Italia. Abbiamo poi noleggio a breve termine (9% circa), case e concessionari (15% circa – molte delle quali finiscono con l’essere km 0) – che non sono realmente flotte aziendali. -I privati sono intorno al 57%. Sicuramente i privati scendono e le flotte salgono. -Il punto, però, è che questo fenomeno è in gran parte riconducibile a distorsioni varie, fiscali in primis, che penalizzano il privato e premiano relativamente altri, come appunto nel caso delle flotte. Perchè il privato che si compra la sua auto deve pagare più imposte di chi passa dall’auto aziendale, o da noleggi vari? Per me, questa distorsione non è una buona cosa, ed eliminarla è una buona idea. Andrebbe fatto, però, senza aumentare l’imposizione complessiva. Lei dice che le flotte crescono e sono sempre più importanti. Vero, ma accade proprio per un regime relativamente di favore, che penalizza insensatamente il privato. Anzi, la proprietà privata. A parità di tassazione e regole… Leggi il resto »