“Auto cinesi ci invadono”. Buongiorno Ursula che scopre i danni dell’elettrico

Il green deal voluto da Timmermans e soci avvantaggia i cinesi. E adesso von der Leyen se ne lamenta

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“Buongiorno”. Non mi verrebbe da dire altro leggendo l’ultima dichiarazione di Ursula von der Leyen. Anzi: potrei dire “buongiorno Ursula”, visto che il Presidente della Commissione europea si accorge solo oggi che la produzione di auto cinesi rappresenta un pericolo per l’industria e per il mercato occidentale, in particolare quello europeo. Non solo. La von der Leyen dice anche che i prodotti sovvenzionati cinesi, come per esempio le auto elettriche o l’acciaio, stanno inondando il mercato europeo e allo stesso tempo la Cina continua a sostenere massicciamente il suo settore manifatturiero.

Ecco, questa dichiarazione di Ursula von der Leyen rappresenta, se vogliamo, tutta l’ipocrisia dell’attuale Unione europea. Durante tutta la legislatura, sia i sovranisti, sia gli identitari, sia i conservatori, ma più che altro tutte le persone di buonsenso, hanno fatto notare l’enorme pericolo che rappresentava il green deal europeo promosso dal commissario Timmermans e dall’attuale Commissione europea, il pericolo che rappresentava per gli interessi delle nazioni europee e il pericolo che rappresentava per l’ingresso massivo nel nostro mercato massiccia dei prodotti cinesi. I cinesi non potevano che godere del green deal europeo, non solo nel settore dell’automobili elettriche, che se vogliamo è solo il caso più eclatante. Anche nel settore delle rinnovabili gli esempi possono essere molteplici.

Chiunque denunciasse queste evidenze veniva sostanzialmente accusato di essere negazionista climatico, di non avere la necessaria attenzione alle tematiche green, di avere una visione protezionista e quant’altro. Però adesso, a un mese dalle elezioni, guarda caso Ursula von der Leyen si rende conto della realtà. Il punto qual è? Il punto è che paiono essere delle dichiarazioni francamente spot, ad uso e consumo delle elezioni, più che dichiarazioni realmente ragionate.

Quello che dice Ursula von der Leyen è assolutamente vero ed è sotto gli occhi di tutti che la Cina sta sovvenzionando con fondi pubblici il proprio mercato, il proprio settore automobilistico delle componenti e delle rinnovabili per poi esportarle con una concorrenza sleale. Ma la colpa è anche nostra: noi europei siamo l’unico continente in cui nel 2035 per colpa dell’Unione Europea verranno terminate le produzioni di motori endotermici, quindi dei motori diesel e benzina. Francamente, non mi stupirei se tra qualche anno venisse fuori -dopo il Qatargate- un China Gate, ovvero se scoprissimo che da parte di alcuni mondi europei vi siano stati degli interessi non sempre trasparenti nei confronti del governo cinese.

Perché altrimenti non si spiegherebbero determinate decisioni che sono state prese in questa legislatura. Decisioni suicide per il nostro mercato, per le nostre industrie, per le nostre classi operaie, per la nostra sicurezza nazionale ed europea. Il fatto che Ursula von der Leyen a fine legislatura, dopo che per tutti questi anni ha approvato le misure che hanno generato questa situazione, dica “beh c’è un pericolo con la Cina” è francamente un qualcosa di molto ipocrita.

Francesco Giubilei, 6 maggio 2024

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