Politiche green

Auto elettrica, fregatura doppia: quanto crolla il valore per rivenderla usata

Auto elettrica © Kaique Rocha, Toshe_O e AleksandarNakic tramite Canva.com

L’Ue conferma la sua folle politica sulla sostenibilità green, con l’auto elettrica al centro di questa evoluzione, ma non fa i conti con l’oste. E non parliamo solo della grave crisi del settore, di cui gli scioperi a Volkswagen e l’addio di Tavares a Stellantis sono solo le punte dell’iceberg. E neppure dei noti problemi di infrastruttura per le macchine a batteria. Parliamo del valore delle auto elettriche una volta che arrivano nei garage di chi può permettersele, con punte fino al -70% rispetto al prezzo d’acquisto.

Se la vendita di questi mezzi “green” non decolla un motivo c’è. Anzi più di uno. Il costo elevato alla vendita e una rete di stazioni di ricarica insufficientemente sviluppata rappresentano gli ostacoli maggiori per un’adozione più ampia. L’Italia, così come il resto d’Europa, mostra una crescita misurata in questo ambito, con una penetrazione di mercato che fatica a salire al di sopra del 4% a livello nazionale, un dato che palesemente non si avvicina alla media continentale che si attesta intorno al 14%.

A dispetto di questa situazione, emerge un’interessante dinamica nel settore delle auto elettriche di seconda mano. Questo segmento, pur essendo in una fase iniziale, inizia a muoversi e per chi vuole comprare un mezzo usato si presentano anche delle offerte interessanti. Ad esempio, come riporta Corriere Motori, la piattaforma Autoscout24 evidenzia oltre 8.000 annunci per auto elettriche anche se, secondo i dati forniti dall’Aci, il volume di trasferimenti di proprietà di auto elettriche rimane esiguo, rappresentando solo lo 0,8% del totale transazioni registrate a ottobre.

Il problema è se si guarda l’altro lato della medaglia. Ovvero la storia letta dalla parte di chi vende l’auto usata dopo averla pagata una cifra consistente ed averla usata per qualche anno. Un concessionario al Corriere ha fatto sapere infatti che “i prezzi bassi” sul mercato delle usate “sono giustificati da una svalutazione di circa il 40% in due anni che arriva in 4 anni anche al 70%. Parliamo di auto del 2021 con meno di 40 mila chilometri che oggi vengono offerte anche a un terzo del loro prezzo iniziale di listino”. Capito? Io compro una elettrica a 40mila euro, la uso qualche anno, faccio pure pochi chilometri e mi ritrovo a rivenderla a un terzo del prezzo iniziale. Ha senso?

Un’analisi più approfondita rivela che la maggior parte delle auto elettriche usate in Italia viene esportata, con oltre l’80% delle vendite che beneficiano i concessionari dei paesi del nord Europa, come la Danimarca e l’Olanda. Questi paesi si distinguono per una maggiore sensibilità ecologica e politiche di incentivazione più efficaci, che si traducono in un tasso di adozione delle auto elettriche nettamente superiore rispetto all’Italia. Questa tendenza è alimentata da generosi incentivi statali che hanno permesso agli acquirenti italiani di accedere a sconti significativi, fino a 11.000 euro, rendendo tali vetture particolarmente vantaggiose per l’acquisto all’estero.