Appunti sudamericani

Auto elettrica, la Cina si pappa il litio boliviano

Ogni giorno uno sguardo esclusivo sul mondo americano e sudamericano

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Brasile: record all times di disboscamento in Amazzonia

La deforestazione nell’Amazzonia brasiliana è aumentata del 61,8% a febbraio rispetto allo stesso periodo del 2022. Secondo i dati del “deforestation alert system” dell’Istituto Nazionale per la ricerca spaziale (INPE), 322 km2 di vegetazione autoctona sono stati devastati il mese scorso. Oltre a superare in modo significativo i 199 km2 distrutti nello stesso mese del 2022, questa è la più alta devastazione mai registrata a febbraio da quando il Brasile misura la deforestazione dell’Amazzonia.

Presidenziali 2024: Maduro dice che se ne frega del riconoscimento internazionale

Il dittatore del Venezuela ha detto ieri che non gli interessa il riconoscimento delle presidenziali del prossimo anno, in cui si candida per un terzo mandato di sei anni, fino al 2030. “Non ci interessa cosa pensa l’imperialismo, o cosa pensano le oligarchie in Venezuela”, ha detto in un’intervista trasmessa alla televisione di stato a reti unificate. “Non ci interessa se le riconoscono o no”. “Non ci è mai importato che dicessero: ‘No, il presidente del Venezuela è Guaidò’. Non è stato presidente per un’ora, non un secondo”, ha detto Maduro, attaccando l’opposizione argentina e definendo Putin un ‘grande guerriero’. Il capo delegazione della dittatura durante i colloqui con l’opposizione in Messico, il presidente del parlamento chavista Jorge Rodriguez, ha insistito ieriche qualsiasi accordo sulle elezioni nel 2024 dipenderà dalla revoca di tutte le sanzioni internazionali contro il Venezuela. L’opposizione sta cercando certe assicurazioni, tra cui la possibilità di candidarsi per i principali leader dell’opposizione. “Le elezioni presidenziali arriveranno, la gente voterà, la gente sceglierà e noi continueremo!”, ha concluso Maduro ieri. Frode annunciata?

La Cina “si pappa” il litio boliviano

Il governo di La Paz ha firmato un contratto per la produzione diretta di questa risorsa nelle gigantesche saline di Uyuni e Coipasa. Il litio boliviano interessa agli Usa ma è già stato consegnato alla Cina da La Paz. A trent’anni dalla fine della Guerra Fredda, la disputa sulle risorse naturali si confronta con i poteri per il controllo delle nuove tecnologie, in questo caso batterie agli ioni di litio per quasi tutto, a partire dalle auto elettriche. Ci sono 21 milioni di tonnellate di litio in questi due laghi salati che ricevono le acque del bacino chiuso dell’altopiano, le più grandi riserve del mondo. Laura Richardson, capo del comando meridionale dell’esercito degli Stati Uniti, ha dichiarato la scorsa settimana che il suo Paese sta osservando con preoccupazione come le potenze “avversarie” stiano sfruttando le riserve del “triangolo di litio” sudamericano: Bolivia , Argentina e Cile. La Richardson ha anche citato l’estrazione dell’oro da parte dei cinesi che collaborano con cooperative boliviane per lavorare nei fiumi della regione amazzonica, dove stanno danneggiando la terra e l’acqua con un uso eccessivo di mercurio. In questo contesto, intanto, i russi avanzano nella costruzione di una centrale nucleare nella città di El Alto. Evo Morales ha subito reagito con aspre critiche alla Richardson, affermando che l’America Latina ha cessato di essere una “colonia” degli Stati Uniti.

Paolo Manzo, 14 marzo 2023


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