Altro che boom delle auto elettriche: più passa il tempo, più aumentano le brutte notizie per la religione green. Le difficoltà sono note: il mercato è fermo, c’è una naturale resistenza al cambiamento e i prezzi sono inaccessibili per la stragrande maggioranza dei consumatori. Ma queste sono solo alcune delle problematiche esistenti. È infatti impossibile riassumere brevemente i motivi all’origine di questo flop. E c’è di più. Secondo un sondaggio della McKinsey a livello mondiale, tre proprietari di auto elettriche su dieci si dicono pentiti e vorrebbe tornare a benzina o diesel. L’ennesima batosta.
La ricerca della McKinsey ha coinvolto 30 mila consumatori e 15 degli Stati più rappresentativi del mercato (in rappresentanza dell’80% delle vendite totali) ed è particolarmente impressionante il dato riguardante gli Stati Uniti, dove quasi un proprietario di elettriche su due (il 46 per cento) vuole di nuovo il termico. Come evidenziato da Motori su Motori, sono diverse le criticità segnalate a proposito di questa riluttanza, a partire dalle ricariche di corrente, considerate particolarmente scomode. Ma non solo. Ci sono le percorrenze reali limitate, ben diverse da quelle dichiarate dalle Case. E ancora, il costo dell’elettricità: difficile sostenere che si tratti di un risparmio enorme, complici i prezzi odierni.
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Philipp Kampshoff, leader del Center for Future Mobility, ha ammesso di non aspettarsi una simile fuga dall’elettrico: “Ho pensato: ‘Una volta acquirente di veicoli elettrici, resterò sempre un acquirente di veicoli elettrici’. Invece i sentimenti dei consumatori potrebbero andare di pari passo con la lenta implementazione di una rete di ricarica sostenuta dagli Stati Uniti”. L’esperto ha rimarcato che appena otto stazioni sono operative in seguito alla creazione del programma nazionale per le infrastrutture dei veicoli elettrici due anni fa. Ma ci sono speranze per un’inversione di tendenza? Il sondaggio sopra citato non porta liete novelle: il 21 per cento degli intervistati non vorrebbe mai passare a un veicolo alla spina. Tra questi, uno su tre ha citato i problemi di ricarica.
L’Occidente non è come la Cina o come l’India, i soloni dovrebbero capirlo. Pechino è il più grande venditore al mondo di automobili di qualsiasi tipo, compresi i veicoli elettrici. Il Paese è riuscito a rendere i veicoli elettrici molto più economici rispetto alle case automobilistiche negli Stati Uniti e in Europa, e ha iniziato una grande spinta alle esportazioni. Secondo BloombergNEF, nel primo trimestre in Cina le vendite di veicoli elettrici sono aumentate del 37%. In India è del 39%. Gli Stati Uniti sono rimasti indietro, in crescita solo del 4%. I numeri vorranno pur dire qualcosa, o no? La via d’uscita è nota: stop all’integralismo e si vada alla ricerca di soluzioni di buonsenso.
Franco Lodige, 6 luglio 2024
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