L’Unione Europea ha deciso di rimandare le multe per le case automobilistiche che non hanno rispettato gli impegni sulla produzione di CO2, cioè sulla vendita di auto elettriche. Ma vaffanc***!
Oggi dovrebbe esserci un giornale, volgare come il sottoscritto, che dica ad Ursula von der Leyen e alla Commissione europea: “ma vaffanc***!”. Avete capito?
Scusate la volgarità, ma questa è l’unica cosa che si può dire nei confronti di chi ha distrutto l’automotive europeo. Tant’è che solo la Verità oggi scrive “Ursula frena in ritardo, l’auto è in testa a coda”. Ha perfettamente ragione la Verità. Cioè voi mi state dicendo che avete distrutto il sistema automotive europeo, poi oggi ve ne accorgete e dite “ma sì, le multe invece di farle su base annuale le facciamole su tre anni”. Troppo tardi!
Le aziende investono, soprattutto quelle dell’automotive, a cinque anni. Gli avete rotto le palle per dieci anni: verde, CO2, elettrico, nessuna neutralità tecnologica. Gli avete fatto un mazzo così. Quando le aziende automobilistiche europee sono praticamente fallite, quando voi andate in un concessionario della Fiat e trovate dentro macchine cinesi, quando vedete che il nostro indotto sta nella mer**, allora vi svegliate e ve ne uscite con un banale “ma no, adesso ci siamo sbagliati, le multe non le facciamo, o meglio le rimandiamo”.
Allora, la prima cosa che ti verrebbe da fare è di prendere a calci nel cul* i componenti della Commissione che hanno commesso questo errore tragico. E invece non è che Ursula von der Leyen ha cambiato il parrucchiere per colpa di questa vicenda. Non è che i commissari hanno smesso di prendere l’aereo di Stato. Non è che il vicepresidente Dombrovskis si è dimesso. No. L’automotive è nella melma e loro fischiettano.
dalla Zuppa di Porro
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