Politiche green

Auto green, la Germania trova l’intesa con l’Ue. Cosa significa per l’Italia

Via libera all’accordo tra Germania e Unione Europea sull’uso futuro degli electrofuel. Ecco cosa significa per l’Italia

Politiche green

L’Unione Europea ha detto ufficialmente sì all’electrofuel, un carburante sintetico prodotto attraverso un processo di elettrolisi dell’acqua, che permetterà ai veicoli di essere registrati con motori a combustione interna anche dopo il 2035, sempre se rispetteranno le norme sui combustibili a emissioni neutre.

Il loro svincolo dalle direttive green deriverebbe proprio dalla loro neutralità climatica, grazie alla sintetizzazione dell’anidride carbonica insieme all’idrogeno ed all’energia elettrica prodotta direttamente dalle fonti rinnovabili. L’accordo, però, non è arrivato in sede comunitaria, con tutti i 27 Paesi membri, ma solamente tra Bruxelles e Berlino, come annunciato su Twitter dal commissario europeo per l’ambiente, Frans Timmermans. “Lavoreremo ora per far adottare quanto prima gli standard di Co2 per la regolamentazione delle automobili”.

Oltre ad essere “climaticamente neutri”, gli e-fuel sono pure di facile stoccaggio, anche se si nasconde pur sempre un elemento negativo, che – come tutte le transizioni ecologiche – spetterà a carico delle tasche dei cittadini. Il costo di questi carburanti sintetici sarà pari a 10 euro per un solo litro, ed è per questo che Giorgia Meloni ha tentato, in sede europea, di convincere Berlino a seguire la strada del biocarburante. Ipotesi poi naufragata.

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Ora, però, ad uscirne indenne è ancora la Germania, mentre l’Italia si trova letteralmente all’angolo. Lo ha ribadito anche il deputato e responsabile del Dipartimento Energia di Forza Italia, Luca Squeri: “L’accordo tra Germania e Ue sull’uso dei carburanti sintetici, con l’esclusione dei biocarburanti, è semplicemente intollerabile. È un’intesa destinata a danneggiare non solo l’Italia ma tutta l’Europa. Il governo continui la battaglia, sacrosanta, per la neutralità tecnologica, perché rischiamo di pagare a carissimo prezzo l’ambientalismo folle della sinistra europea”.

Bruxelles ha quindi superato l’ultimo ostacolo per il via libera al regolamento Ue, che vieta la vendita di auto benzina e diesel dal 2035. La minoranza di blocco per fermare tutto, infatti, deve essere costituita da quattro Stati membri, e dopo l’accordo della Germania con i vertici comunitari, ecco che Italia, Polonia e Bulgaria non potranno arginare la nuova ondata green da sole. L’entrata in vigore del regolamento arriverà con la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.