Commenti all'articolo Autonomie, basta col piagnisteo sud-statalista
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13 Commenti
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Rigel
24 Febbraio 2019, 9:53 9:53
Complimenti Signor Sallusti, articolo che non fa una grinza. Alla faccia del pseudo quasi tutto: giudice, sindaco, ortolano, imbonitore, ciarlatano e quant’altro che ci rifili nella foto
Igino Garbini
16 Febbraio 2019, 13:56 13:56
da Igino Garbini – Ma mettendo da parte la retorica sudista e la contrapposizione ricchi/poveri, questa DEVOLUTION padanamente corretta forse è soltanto una supercazzola acchiappaclick – A costo di essere considerato un radical chic, devo ammettere che io ho sempre avuto ammirazione per le riforme costituzionali Boschi ( oltre che per le sue forme ). La disastrosa riforma del 2001, con le ridicole competenze concorrenti tra Stato e Regioni, sarebbe stata finalmente corretta con l’abolizione del titolo V nella seconda sezione MA il referendum renziano ( di contenuto anche un pò Berlusconiano) è andato come sappiamo, e così. . . . L’argomento principale contro l’attuale deriva di padan pensiero a favore del decentramento, trova la sua forza nella considerazione che non possiamo responsabilmente rinunciare ad una SALA REGIA centralizzata per affrontare le problematiche attuali.
Mic16
16 Febbraio 2019, 9:01 9:01
Lo sviluppo del nord è stato tutto a danno del sud ed ogni giorno, tuttora, si pensa solo al nord. Sud non vuole essere “mantenuto” ma diamogli facciamolo crescere.
Alcuni esempi di egoismo nordico : assenza fi alta velocità per Calabria e Sicilia, la fu proposta per sede EMA a Milano e non a … Catanzaro, Expo a Milano e non a Palermo, la Consob a Milano e non a Napoli, ecc.ecc.
Certo le strutture ricettive,le mertro, ecc. sono li e continueranno ad essere li.
Quindi ho si faccia lo svilupo del sud e volentieri manterremo il nord.
P.S. Lo stesso discorso potremmo farlo su base personale: se io ho un reddito di ventimila euro al mese peche9 non devo avere una sanità una scuola mia migliore del povero magari una metro solo per i più ricchi ?
Giulio
15 Febbraio 2019, 22:40 22:40
Sono deluso da questa forma sull’autonomismo, perché consiste semplicemente nel fatto che le regioni potranno trattenere una quota dei soldi versati con le tasse dai loro cittadini.
Ma non c’è la sovranità fiscale, cioè le regioni non potranno decidere politiche fiscali, decidere aliquote, abolire certe tasse o alzarne altre. nessuna responsabilità di bilancio e sul debito.
Servono gli Stati Uniti d’Italia.
Andrea Salvadore
15 Febbraio 2019, 21:56 21:56
Egregio signor Sallusti le parla un siciliano di Messina che si ricorda molto bene come si rimboccarono le maniche i cittadini del Nord dopo la guerra. Lavoravano tutti nelle faniglie donne, giovani e adulti ricostruendo la patria dal disastro della guerra. Ebbero successo ma il Sud rimase fermo chiedendo l’elemosina, e la ebbero con la Cassa del Mezzogiorno con quantitá che fece impallidire il Piano Marshall.Bisogna essere incoscenti per continuare ad aiutare i sfaticati. Il grado di sviluppo di una societá é dato dalla qualitá della sua classe media che nel Sud manca, Il suo miglior ritratto lo da Carlo Levi nel suo Cristo si é fermato a Eboli, ritrqtto del 1935-36. Non c’é miglior rimedio che lo sprone dell’indigenza perché se non lavora quello il Sud rimarrá sempre una zavorra che frenerá l’Italia. Ho viaggiato molto nelle americhe e ho trovatto tanti siciliani lavorando come quelli del Nord, il veleno sta nell’ambiente e lo condiziona una classe media fondalmente corrotta.
Valter
15 Febbraio 2019, 20:47 20:47
Che dire dei nuovi masanielli Orlando e De Magistris se non ricordare il detto partenopeo “ Chiagne e fotte”, dove i due sono le prefiche che piangono e i fottuti sono i loro concittadini.
Complimenti Signor Sallusti, articolo che non fa una grinza. Alla faccia del pseudo quasi tutto: giudice, sindaco, ortolano, imbonitore, ciarlatano e quant’altro che ci rifili nella foto
da Igino Garbini – Ma mettendo da parte la retorica sudista e la contrapposizione ricchi/poveri, questa DEVOLUTION padanamente corretta forse è soltanto una supercazzola acchiappaclick – A costo di essere considerato un radical chic, devo ammettere che io ho sempre avuto ammirazione per le riforme costituzionali Boschi ( oltre che per le sue forme ). La disastrosa riforma del 2001, con le ridicole competenze concorrenti tra Stato e Regioni, sarebbe stata finalmente corretta con l’abolizione del titolo V nella seconda sezione MA il referendum renziano ( di contenuto anche un pò Berlusconiano) è andato come sappiamo, e così. . . . L’argomento principale contro l’attuale deriva di padan pensiero a favore del decentramento, trova la sua forza nella considerazione che non possiamo responsabilmente rinunciare ad una SALA REGIA centralizzata per affrontare le problematiche attuali.
Lo sviluppo del nord è stato tutto a danno del sud ed ogni giorno, tuttora, si pensa solo al nord. Sud non vuole essere “mantenuto” ma diamogli facciamolo crescere.
Alcuni esempi di egoismo nordico : assenza fi alta velocità per Calabria e Sicilia, la fu proposta per sede EMA a Milano e non a … Catanzaro, Expo a Milano e non a Palermo, la Consob a Milano e non a Napoli, ecc.ecc.
Certo le strutture ricettive,le mertro, ecc. sono li e continueranno ad essere li.
Quindi ho si faccia lo svilupo del sud e volentieri manterremo il nord.
P.S. Lo stesso discorso potremmo farlo su base personale: se io ho un reddito di ventimila euro al mese peche9 non devo avere una sanità una scuola mia migliore del povero magari una metro solo per i più ricchi ?
Sono deluso da questa forma sull’autonomismo, perché consiste semplicemente nel fatto che le regioni potranno trattenere una quota dei soldi versati con le tasse dai loro cittadini.
Ma non c’è la sovranità fiscale, cioè le regioni non potranno decidere politiche fiscali, decidere aliquote, abolire certe tasse o alzarne altre. nessuna responsabilità di bilancio e sul debito.
Servono gli Stati Uniti d’Italia.
Egregio signor Sallusti le parla un siciliano di Messina che si ricorda molto bene come si rimboccarono le maniche i cittadini del Nord dopo la guerra. Lavoravano tutti nelle faniglie donne, giovani e adulti ricostruendo la patria dal disastro della guerra. Ebbero successo ma il Sud rimase fermo chiedendo l’elemosina, e la ebbero con la Cassa del Mezzogiorno con quantitá che fece impallidire il Piano Marshall.Bisogna essere incoscenti per continuare ad aiutare i sfaticati. Il grado di sviluppo di una societá é dato dalla qualitá della sua classe media che nel Sud manca, Il suo miglior ritratto lo da Carlo Levi nel suo Cristo si é fermato a Eboli, ritrqtto del 1935-36. Non c’é miglior rimedio che lo sprone dell’indigenza perché se non lavora quello il Sud rimarrá sempre una zavorra che frenerá l’Italia. Ho viaggiato molto nelle americhe e ho trovatto tanti siciliani lavorando come quelli del Nord, il veleno sta nell’ambiente e lo condiziona una classe media fondalmente corrotta.
Che dire dei nuovi masanielli Orlando e De Magistris se non ricordare il detto partenopeo “ Chiagne e fotte”, dove i due sono le prefiche che piangono e i fottuti sono i loro concittadini.