Il capodanno Rai è il simbolo di un’Italia terminale
Un Capodanno accussì nun l’agge mai passato. Prima il congedo mattarelliano, cinque minuti striminiziti di retorica tardorisorgimentale, letta male, sbrigata con frigida indifferenza, come da uno che ha già le valigie in mano. Un discorsetto a metà fra l’elogio di big Pharma (mancava solo la scritta: questo programma è stato offerto da Pfizer) e le […]