Nicola Porro

Nicola Porro

Nicola Porro è romano di nascita, pugliese di famiglia, milanese per lavoro. È il vicedirettore de Il Giornale. È un liberale, liberista e decisamente libertario. Ha studiato dai gesuiti, al Massimo di Roma. Si è laureato in economia alla Sapienza ed è stato anche a Harvard, ma non ha preso Master. Anche dalla Bocconi è uscito senza attestati.

Tutte le mattine dal 2015 cucina una Zuppa di Porro, lettura irriverente dei giornali. Gestisce un sito Nicolaporro.it e una pagina Youtube. E’ in onda su Canale 5 con Matrix e su Rete4 con Quarta Repubblica in prima serata.

Ha lavorato per chiunque lo pagasse. All’inizio degli anni Novanta collabora con L’Opinione, di lì a breve andrà al Ministero degli Esteri con Antonio Martino che lo chiama come suo portavoce. Poi, un giorno, su una Peugeot 105 senza targa anteriore, arriva alla Lucchini di Brescia. Lì si ferma fino a che non arriva una telefonata dal Foglio di Giuliano Ferrara.

Per un periodo si occuperà solo del Foglio Finanziario: quattro pagine zeppe di numeri e articoli brevi. Poi, migrazioni in ordine sparso e non cronologico: Corriere Economia, Il Mondo, direttore di CLASS CNBC, Mediaset, conduttore di “In Onda” su La7 con Luca Telese. Il suo blog si chiama “Zuppa di Porro”. Ha due figli e una moglie. Nicola è anche imprenditore; è molto legato al vino e all’olio che produce in Puglia nella tenuta di famiglia che si chiama Rasciatano.

Dal luglio 2013 al giugno giugno 2016, ha ideato e condotto Virus – il contagio delle idee. In onda in prima serata su Rai2

Dall’autunno del 2016, conduce Matrix su canale 5

Dall’autunno del 2017 al giugno del 2018, ha condotto 105 Matrix, su Radio 105 dalle 19 alle 20 tutti i giorni.

Dall’autunno del 2018, conduce Quarta Repubblica su Rete4

Non ha mai ricevuto premi giornalistici.

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Legge, Legislazione e Libertà (Friederich von Hayek)

La società aperta è un bene fragile A volte va chiusa Friederich von Hayek ci ha spiegato cosa è l’ordine spontaneo. In economia, riguarda essenzialmente i prezzi: che sono il «risultato di azioni umane ma non di progetti umani». Insomma, come per il linguaggio, altra fissazione degli austriaci, non c’è qualcuno che si è seduto […]

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La rivolta di Atlante (Ayn Rand)

Snowden ha letto bene Ayn Rand… Ad un certo punto il giovane informatico viene interrogato, da quello che poi sarà il suo istruttore alla Cia. «Altre influenze?». Edward Snowden dice sorridendo: «Star Wars ma soprattutto Ayn Rand». E il boss dei servizi segreti cita una delle frasi mitiche di Atlas Shrugged (il romanzo di Ayn […]

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Gli economisti e il problema della casa (a cura di Massimo e Matteo Baldini)

Il caso Airbnb? L’aveva già risolto von Mises… Una parte della sinistra, vi verrà da ridere, resta proprio di sinistra. E ogni tanto Matteo Renzi, quando gli conviene come oggi strizzare l’occhio a destra, si reinventa conservatore Non abbiamo bevuto, abbiate pazienza. Un emendamento del Pd, partito di cui è segretario proprio Renzi, ha proposto […]

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Nicola Porro: “Campo Dall’Orto in Rai? Come se mi mettessero alla Nasa”

Intervista di Libero del 24 ottobre 2016 Intervistare un giornalista offre delle comodità: l’essenzialità dell’interlocutore, telegrafico poiché mediamente stressatissimo (per vocazione professionale); la scarsissima ambiguità delle risposte, quasi trascrivibili in tempo reale; la (sua) scelta delle parole, auspicabilmente sapiente. Nicola Porro, conduttore di Matrix e vicedirettore de Il Giornale, è un giornalista. E senza avventurarsi nel concetto di “sapienza”, […]

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La disuguaglianza fa bene. Intervista a Nicola Porro

Intervista al Conservatore del 23 ottobre 2016 Nicola Porro: vicedirettore del quotidiano nazionale Il Giornale, conduttore del programma televisivo Matrix su canale cinque, creatore di un blog dal nome molto suggestivo, “La zuppa di Porro”, e, da un paio di anni a questa parte, impegnato ogni mattina sulla propria pagina Facebook nella rassegna stampa sulle […]

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Contro lo Stato massimo (Sergio Ricossa)

Questo un regime? Ma va, pensate agli anni Settanta Si sente dire in giro, sempre con maggiore insistenza, che ci stiamo avvicinando a un regime. Lungi da noi giustificare alcune scelte, per così dire culturali, dell’attuale presidente del Consiglio. È riuscito a piazzare in Rai il conte Mascetti, che si intende praticamente solo con Paolo […]

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La matematica dell’incertezza (Marco Li Calzi)

L’econometria e la dittatura della probabilità Il padre della scuola austriaca, Menger, definiva l’economia “scienza della scelta”. E quest’ultima è fatta da miliardi di individui che si pongono di fronte a diverse opzioni, verificano ciò di cui possono privarsi e ciò di cui non possono fare a meno e decidono con un’analisi di costi e […]

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Le ragioni della Libertà (Dario Antiseri)

Non si giudica la “Brexit” a botta calda E ora cosa succede? Tutti si chiedono cosa avverrà sui mercati, dopo la scelta inglese di uscire dall’Unione europea. La risposta delle Borse e della sterlina erano attese: le une e l’altra si sono svalutate un bel po’. È stata la reazione a botta calda. Eppure i […]

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L’arte di persuadere se stessi (Raymond Boudon)

Il metodo individualista di Boudon L’ individualismo metodologico è alla base del pensiero liberale. Non possiamo dirci liberali in economia e nelle scienze sociali, senza passare per questa lente di ingrandimento dei fenomeni che ci circondano. Banalmente gli economisti austriaci, ritengono che l’economia dovrebbe dedicarsi allo studio delle scelte degli individui e non della predizione […]

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Il carattere della libertà (a cura di Serena Sileoni)

Albert Jay Nock e il mestiere del vero profeta L’apertura di un bel libretto di saggi in onore di Aldo Canovari, editore di Liberi Libri, titolato Il carattere della libertà, ci consegna una perla di Albert Jay Nock. Si tratta di un orgoglioso autodidatta, anarco-libertario americano, uno dei pochi a criticare il New Deal in […]

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I comunisti non hanno vinto (Luigi Barzini jr)

Barzini, l’uomo che capì i rischi del comunismo Il premier Renzi ha accostato i nomi di Enrico Berlinguer e Pietro Ingrao a coloro che avrebbero gradito il cambio dell’attuale Costituzione. Ci interessa poco la questione referendaria. Ma ci chiediamo: è mai possibile che due esponenti belli tondi del Pci possano oggi essere considerati delle icone? […]

la grande bugia verde

SEDUTE SATIRICHE