Come presunto, la temporanea soluzione della vicenda Autostrade e un’ennesima finzione e inchino del Governo Conte. Chi ne esce vincente è Atlantia ed Edizione Holding. La prova è il +26% del titolo Atlantia a Milano. Conte delle prassi democristiane di un tempo declina solo le parti meno serie del non decidere e della non trasparenza, ha infelicemente risolto la partita politica e quella economico finanziaria. Ma a pagare sono gli italiani. Le nuove proposte di Autostrade e Atlantia accolte dal Governo prevedono una graduale uscita dei Benetton dal Capitale delle società che hanno come riferimento la famiglia.
Nel processo di “uscita” Atlantia lancerà un aumento di capitale per consentire a Cassa depositi e prestiti di assumere una quota di maggioranza insieme ad altri investitori istituzionali. In una fase successiva le quote restanti saranno offerte agli azionisti di Atlantia e la unità che ha in gestione le tratte italiane sarà separata e la nuova entità quotata. In alternativa Atlantia propone di vendere a Cdp e altri investitori Istituzionali il suo 88%. Il lato economico della trattativa è secondo tecnica un reverse engineering privo di senso logico: lo Stato italiano proprietario delle autostrade pagherà per acquistare quello che è già suo. A che costo poi non è dato sapere. Ma già il concetto ha dell’incredibile.
L’argomento è tutto politico ed ha al centro le liti tra M5s e il Pd e il confronto non risolto tra Di Maio e Conte. Ed è la tenuta della coalizione che ha diretto una pessima trattativa, come tutti i negoziati nazionali ed internazionali di questa instabile coalizione che, mi pare, stia arrivando al termine della sua innaturale esperienza. Il distacco della famiglia Benetton dal capitale è una finzione, un window dressing da concedere al M5s contrapposto all’altra parte della coalizione ed al ministro De Michelis. In pratica nulla vieta a dei liberi cittadini quali sono i Benetton di rientravi direttamente o indirettamente attraverso veicoli finanziari nei quale già sono o nei quali potrebbero legittimamente e liberamente far parte. Sino a che grado di parentela vige il divieto? È ipocrisia senza valore di forza legale, impossibile da mettere in pratica.
Le strade percorribili erano diverse e più semplici: lo spin-off delle tratte Italiane ed un maggior risarcimento rispetto a quello di 3,4 mld offerto ieri da Atlantia, distribuito nel tempo per esempio ma certamente senza l’intervento della Cdp. Atlantia opera in sedici paesi e gestisce e raccoglie pedaggi su 14 mila km autostrade oltre che Aeroporti in Italia e Francia. Per segmenti di business la Spagna rappresenta il 46%, l’Italia il 35% il resto è Aeroporti nazionali e non, altre Autostrade non nazionali oltre che differenti attività.
Un distacco dalle attività autostradali italiane graduato nel tempo con uno stretto controllo su pratiche di gestione rivolte alla manutenzione, tariffe ed investimenti non avrebbe certamente messo in grave pericolo la sopravvivenza della società. Le si sarebbe permesso di spostare il baricentro della attività industriale ancor più sull’estero che sul mercato domestico, di effettuare incorporazioni come appunto quella con la spagnola Abertis, permettendo il mantenimento di livelli occupazionali nel tempo.
Fabrizio Jorio Fili, 15 luglio 2020